Zuppa di ostriche per la vigilia di Natale

Zuppa di ostriche per la vigilia di Natale. Approdata dal New England alla nostra gastronomia italiana, questo delizioso e delicato primo piatto: zuppa di ostriche per la vigilia di Natale non dovrebbe mancare sulla nostra tavola in quanto antichissima tradizione anche se totalmente infondata, anche dal punto di vista religioso, il non mangiare carne alla Vigilia di Natale. Possiamo quindi dire che il menu della Vigilia sia a base di pesce per tradizione ma non per credo religioso.

Ingredienti per 4 porzioni:

  • 18 ostriche
  • 250 grammi di patate
  • 120 grammi di carote
  • 90 grammi di burro
  • 1 litro di latte
  • costa di sedano
  • cipolla
  • prezzemolo
  • farina
  • sale
  • pepe

Preparazione:

  1. Per preparare la zuppa di ostriche per la vigilia di Natale, aprite le ostriche, a freddo, con lo speciale coltello; togliete i molluschi dai gusci e conservateli insieme con la loro acqua.
  2. Mettete in una casseruola le patate e le carote, mondate e a pezzetti; unite una costa di sedano tritata con mezza cipolla. Coprite con g 125 di acqua bollente, incoperchiate e cuocete per circa 15′, o finché le verdure saranno tenere.
  3. Unite allora il latte, salate, pepate e portate al bollore. A parte, impastate g 30 di burro morbido con altrettanta farina.
  4. Unite l’impasto al liquido in ebollizione, mescolate perché si stemperi bene e fate cuocere a calore moderato per circa 2′, finché la zuppa si sarà leggermente ispessita.
  5. Sciogliete, in un tegame a parte, g 60 di burro e unitevi le ostriche con il loro liquido. Cuocete a calore moderato finché i bordi dei molluschi cominceranno ad arricciarsi leggermente.
  6. Versate allora le ostriche con il loro fondo nella zuppa ben calda preparata a parte e servitela, cospargendola di prezzemolo tritato.
  7. Si possono accostare benissimo crostini di pane croccanti e ben tostati.

A questa zuppa di ostriche per la vigilia di Natale va consigliato l’abbinamento vino Muscadet le cui caratteristiche sono: pesca nettarina, melone, leggera nota floreale e iodata. In bocca buona sapidità, per via retro nasale ritorno di erbe aromatiche, mentuccia su tutte. Alcol leggermente un po’ troppo in evidenza.

Una buona continuazione da Nonna Ariella.

Fonte: lacucinaitaliana.it

Foto di macayran da Pixabay

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