Tritarifiuti dissipatore in cucina perché utilizzarlo. Il dissipatore alimentare, detto più comunemente “tritarifiuti”, è fondamentalmente un sistema di smaltimento dei rifiuti organici (l’umido per intenderci) che viene applicato allo scarico del nostro lavandino da cucina e funziona con la comune corrente domestica. La sua funzione è quella di tritare i rifiuti di origine organica, rifiuti che verranno successivamente smaltiti direttamente dal sistema fognario.
Il tritarifiuti domestico è composto da un cilindro di dimensioni variabili al cui interno è presente un sistema di sminuzzamento che trasforma gli scarti alimentari in una poltiglia facilmente disperdibile attraverso le nostre tubature domestiche e il condotto fognario.
Il sistema di sminuzzamento dei rifiuti è tarato per materiali di scarto morbidi o semi-morbidi. Pertanto bisognerà assolutamente evitare di buttare nel nostro tritarifiuti i noccioli della frutta o eventuali ossa di scarto come quelle del pollo.
Forse a causa di alcune pellicole cinematografiche dell’orrore, oggigiorno il tritarifiuti viene visto con molta diffidenza se non addirittura come una bestia famelica sempre in agguato. Ma la verità è che il tritarifiuti è un dispositivo ASSOLUTAMENTE SICURO che può essere adoperato in tutta serenità anche da bambini. Anche i nostri animali domestici possono sentirsi totalmente al sicuro in presenza di questi dispositivi. Infatti, nel corso degli anni, i dissipatori alimentari sono stati sempre più arricchiti con nuovi sistemi di sicurezza per impedire ogni sorta di incidente domestico. Dal più classico doppio tasto d’avvio, fino al blocco in caso di rilevamento di mani o zampe nel canale del cilindro, il tritarifiuti si può definire a oggi come uno degli strumenti più sicuri e meno soggetto a incidenti domestici.
Con l’avvento della “Raccolta differenziata” nelle nostre case sono anche comparsi quei piccoli bidoncini per la raccolta dell’umido/organico
Pur aiutando nel nobile compito di facilitare la raccolta differenziata, questi piccoli bidoncini marroni sono anche un grande problema a causa del cattivo odore che emanano a causa del loro contenuto, senza contare la perdita di liquame in caso di smaltimento del sacchetto una volta a settimana. Insomma, possono essere un vero e proprio problema a lungo andare.
Una possibile soluzione per questi sgradevoli inconveniente è sicuramente l’acquisto di un tritarifiuti domestico. Grazie a esso, infatti, non sarà più necessario raccogliere tutto l’umido domestico in un solo sacchetto, ma ci si potrà sbarazzare dei rifiuti organici OGNI giorno e a ogni pasto, evitando così la presenza di cattivi odori o pestilenziali perdite dal bidoncino dell’umido.
La procedura come già anticipato è molto semplice. Basterà inserire nel tritarifiuti i residui organici compatibili da smaltire, avviare il dissipatore alimentare e far scorrere l’acqua del rubinetto fino al completamento dell’operazione per far defluire il tutto nelle fognature.
Potremo così dire addio non solo al bidoncino dell’umido, ma anche ai rispettivi sacchetti con consistente risparmio alla fine dell’anno.
Come già anticipato, grazie al tritarifiuti, i rifiuti organici domestici potranno essere completamente a zero. Ciò significa un significativo risparmio sull’acquisto dei sacchetti per lo smaltimento e anche sulla tassazione per lo smaltimento dei rifiuti (TARI) grazie alle agevolazioni per chi si munisce di tritarifiuti nella propria abitazione.
Con i rifiuti organici vi è decomposizione, e con la decomposizione avremo cattivi odori, insetti e perdite di liquidi nauseabondi. Se poi avremo anche animali domestici come cani o gatti, bisognerà ogni volta fare attenzione che i nostri piccoli amici non vadano a rovistare o addirittura a rovesciare il bidoncino.
La presenza di un tritarifiuti eliminerà in un sol colpo tutte queste problematiche visto che non dovremo più tenere l’umido in casa (o sul balcone/giardino) in attesa del giorno previsto per la raccolta differenziata porta a porta, ma potremo eliminare praticamente tutti i nostri rifiuti organici man mano che verranno prodotti a ogni pasto.
Come si può ben immaginare, l’unico contro del dissipatore alimentare si traduce in maggiori consumi di acqua e di energia elettrica per la corretta messa in funzione dell’apparato.
Ogni volta che bisognerà azionare il tritarifiuti, per far si che la poltiglia creata dall’apparato non sia troppo asciutta, sarà necessario azionare il miscelatore del lavandino e far scorrere dell’acqua, pratica che può portare a un aumento dei consumi di acqua, se fatta in maniera sconsiderata.
Anche il fatto che il tritarifiuti sia collegato alla corrente elettrica può far lievitare i consumi, ma in realtà questo tipo di consumo sarà praticamente impercettibile visto che ogni accensione non durerà più di un paio di minuti e con wattaggio molto basso.
Fonte: arredoitaliano.it
Foto di: rasera.it