Torta d’erbi salata tradizione lunigiana. Buongiorno daNonna Ariella, nella tradizione culinaria lunigianese, la torta d’erbi era ed è una torta stagionale, quindi gli ingredienti variavano in base all’epoca dell’anno. Di solito venivano impiegati porri e cavoli nel periodo invernale; borragine e bietole all’inizio della primavera; zucche e patate all’inizio dell’estate. Il momento migliore per la torta d’erbi era sicuramente la primavera, quando i campi cominciavano a germogliare in un tripudio di piante ed erbe selvatiche anche in autunno comunque si trovano erbe selvatiche. Oggi di solito, le erbe selvatiche vengono sostituite da bietole, cipolle, porri, zucche, spinaci, patate.
Tenuto conto di tutto ciò, la ricetta proposta è una delle molte varianti possibili. Alcune ricette possono includere zucche e spinaci, una manciata di riso per far asciugare meglio le erbe. Altre non prevedono il burro o usano il pecorino invece del parmigiano o ancora prevedono l’aggiunta di latte nell’impasto. In alcuni casi anche uova e ricotta, ma così già ci discostiamo dalla tradizione. Altri infine rosolano le verdure, ma la cottura a crudo è preferita.
Ingredienti:
per la farcia:
- 400 grammi di patate
- 300 grammi di cipolle
- 300 grammi di zucchine
- 200 grammi di porri
- 200 grammi di Coste (bietole)
- 30 grammi di burro (opzionale)
- 150 grammi di formaggio grana
- 2 cucchiai d’olio
- 1 manciata di riso
per la sfoglia:
- 500 grammi di farina 00
- 330 ml di acqua tiepida
- 9 grammi di sale fino
Preparazione:
- Una volta lavate, si tritano per bene le verdure e si mettono in un colapasta. Si aggiunge un cucchiaino di sale per togliere l’acqua e si lasciano riposare per 15 minuti circa. Dopo averle strizzate molto bene, si mettono le verdure in una terrina per essere impastate con parmigiano e olio.
- A parte viene preparato l’impasto con farina, acqua e sale. Dall’impasto compatto si ottiene poi una sfoglia da dividere in due. Una più grande come base e una più piccola come copertura.
- Si mette la sfoglia più grande su una teglia da forno unta, si dispone il ripieno a crudo (un dito di altezza circa) e si copre che la seconda sfoglia rimboccando quindi i bordi.
- Dopo aver bucato la torta con un forchetta qua e là, bagnare appena la mano e passarla sulla torta e fare lo stesso con un po’ d’olio.
- Si mette infine in forno caldo, prima a 200 gradi, poi a scendere fino a 150 gradi per circa 40/45 minuti.
Può essere consumata sia come antipasto, sia come accompagnamento aperitivo, ottima anche come contorno al piatto centrale, e si consiglia di abbinarla al vino Taif Zibibbo Terre Siciliane Fina: al naso è decisamente aromatico, con note di glicine bianco, melone, pesca, mandarino, salvia, semi di finocchio. In bocca è avvolgente, caldo e fresco allo stesso tempo, dalla grande corrispondenza col naso e abbastanza lungo.
Una buona continuazione da Nonna Ariella.
fonte: terredilunigiana.com
Foto di: visitlunigiana.it