Stinco di maiale con crauti

Stinco di maiale con crauti

Stinco di maiale con crauti. Buon inizio settimana cari lettori che seguite Cucina con Nonna Ariella, oggi vi proponiamo una ricetta molto sostanziosa, decisamente invernale, una idea per il pranzo di Natale o il cenone di Capodanno? Ebbene sì! Oltretutto diciamo anche la verità, è un secondo economico e con i chiari di luna che attualmente viviamo non + un motivo indifferente, un piatto rustico che ci arriva dal passato, perfetto. Diciamo che il costo medio per questo prodotto è di circa euro 10,28 quindi non è necessario spendere capitali per le feste natalizie e preparare piatti gustosissimi che piacciono a tutti,

Ingredienti per 4 porzioni:

  • 1,8 kg di stinco di maiale
  • 4 rametti di rosmarino
  • 3 ciuffi di salvia
  • 2 spicchi di aglio
  • 2 foglie di alloro
  • 1 cucchiaio da tavola di bacche di ginepro
  • olio evo q.b.
  • 150 ml di vino bianco secco
  • sale q.b.
  • pepe nero q.b.

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Ingredienti per i crauti:

  • 600 grammi di foglie di cavolo cappuccio mondate
  • aceto bianco q.b.
  • vino bianco secco q.b.
  • alloro
  • semi di cumino
  • sale q.b.

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Preparazione per lo stinco di maiale:

  1. Per preparare lo stinco di maiale al forno per prima cosa laviamo e asciughiamo lo stinco e successivamente cospargiamo la superficie con sale e pepe. In un sacchetto per alimenti adagiamo lo stinco e versiamo qui la marinatura con salvia, rosmarino, alloro, ginepro, vino bianco e olio. Chiudiamo il sacchetto e facciamo marinare la carne per 2 ore.
  2. Adagiamo poi la carne in un tegame con un giro di olio e facciamola rosolare bene da tutti i lati.
  3. Una volta pronto lo stinco, trasferiamolo in una teglia da forno, aggiungiamo la marinatura con gli aromi.
  4. Copriamo con la carta stagnola e cuociamo in forno statico preriscaldato a 200 gradi per un’ora.
  5. Togliamo la stagnola e inforniamo ancora per altri 40 minuti. Sforniamo e serviamo caldo lo stinco la forno.

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Preparazione per i crauti:

  1. Per la ricetta dei “crauti” stufati, riducete le foglie del cappuccio a sottilissime listerelle, ponetele in una casseruola e irrorate il tutto con mezzo bicchiere di aceto bianco, mezzo bicchiere di vino e gr. 150 di acqua.
  2. Salate e unite anche 2 foglie di alloro e mezzo cucchiaino di semi di cumino.
  3. Portate all’ebollizione, coprite e fate stufare a fiamma moderata per 45′.
  4. Trascorso questo tempo, scoprite, fate consumare l’eventuale liquido sovrabbondante, quindi servite subito, ben caldo, come accompagnamento allo stinco di maiale.

Visto che si tratta di un piatto ricco, dal sapore intenso è ideale optare per i vini di corpo, quali il Chianti, il Barbera oppure il Nero D’Avola, ma anche il Pinot nero può rivelarsi la soluzione perfetta.

Chianti: di colore rosso rubino intenso con riflessi granati, il Chianti Classico DOCG in bocca si presenta di buona tannicità, asciutto, sapido e vellutato. Speziato anche al naso, floreale, balsamico quando molto invecchiato, non nasconde profumi di frutti di bosco.

Barbera: colore rosso rubino con ombre brillanti; gusto intenso e complesso con sorprendenti note fruttate, speziate e floreali; presenza di tannini e acidità, ma in misura non eccessiva.

Nero D’Avola: si presenta alla vista di un gradevole rosso rubino, più o meno intenso a seconda delle tipologie del vigneto, della sua giacitura e dell’invecchiamento, ha un gusto con sentori di bacca, di ciliegia, prugna, nelle migliori zone presenta note speziate e balsamiche.

Pinot nero: il vitigno Pinot nero, vinificato in rosso, origina vini poco ricchi in colore, trasparenti, poco tannici e di spiccata acidità, caratterizzati da sfumature fruttate (ribes, mora, lampone, ciliegia, fragola) e floreali (rosa, violetta) da giovani, e note più fini e complesse con l’invecchiamento (cuoio, sottobosco, tabacco e spezie).

Sta a voi la scelta secondo i vostri gusti!

Una buona continuazione dalla vostra Nonna Ariella

Fonte: La Cucina Italiana

Foto di Jason Goh da Pixabay 

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