Soma d’aj cucina povera piemontese

Soma d'aj cucina povera piemontese

Soma d’aj cucina povera piemontese. Buon martedì cari lettori che seguite Cucina con Nonna Ariella, ogni tanto bisogna tornare alle origini, alle buone ricette di una volta molto semplici ma colme di gusto, la merenda vi siete mai chiesti come i contadini facevano la merenda? Come i bambini? Chi scrive ricorda fette di pane casereccio imburrate e spalmate con zucchero mentre i grandi avevano fette di pane abbrustolito, quello don giorno prima, spalmate con ingredienti poveri come la soma d’aj che letteralmente significa ”soma d’aglio”, merende che erano un emblema della cucina povera, in questo caso quella piemontese.

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La soma d’aj è una semplicissima preparazione della cucina povera tradizionale piemontese. Emblema della cucina povera e semplice di un tempo, consiste in fette di pane strofinate con aglio e condite con olio di oliva, sale e pepe. Tutto qui. È facile capire perché una volta fosse considerata la merenda del contadino. In dialetto piemontese il termine soma indica un carico, quello trasportato in genere in groppa agli animali nelle campagne, aj  è invece l’aglio. Letteralmente soma d’aj significa quindi “carico di aglio”, per sottolineare l’abbondanza dell’ingrediente più saporito della ricetta.

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Storicamente preparata con fette di pane delle pagnotte rustiche, la soma d’aj è perfetta da gustare con un buon calice di vino piemontese, come un bel Barbera d’Asti.

Come tutte le ricette semplici e schiette della cucina contadina, la soma d’aj ha generato diverse varianti. Una delle più note è quella diffusa nel Monferrato, nel Biellese e nel Canevasano, che aggiunge alla preparazione delle fettine di lardo o di altri salumi saporiti. In altre zone troviamo invece versioni che prevedono anche l’uso di pomodori maturi.

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Sapori antichi di ricette elaborate da gente semplice che non avevano molto però di quel poco sapevano fare ben uso, senza spreco alcuno, sfamandosi con prodotti che quasi nella totalità dei casi erano frutti del loro lavoro di contadini, prodotti che curavano nel loro orto, con passione e amore, gente rustica che amava la propria terra e da essa traeva il nutrimento.

Fonte: ricettegourmet

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