Risotto veneto con verza e luganega

Risotto veneto con verza e luganega

Risotto veneto con verza e luganega. Buon weekend amici di Cucina con Nonna Ariella, la cucina veneta è ricchissima di ricette per tutti i gusti dalle più leggere a quelle un poco più pesanti, come quella presentata oggi, è però indiscutibile l’utilizzo di prodotti genuini con i quali le nostre nonne preparavano pranzi e cene, non dimentichiamo che il dolce tiramisù ha origini venete quindi è tutto dire.

Luganega: anche detta luganiga o luganica o lucanica, è il nome tradizionale attribuito in Lombardia, Veneto e altre regioni padano-alpine a un insaccato fresco di carne di suino, assimilabile alla categoria delle salsicce, la differenza sta che la luganega è lunga e più stretta della salsiccia, inoltre nella sua versione classica trentina l’impasto della luganega è composto solo di suino e spezie e viene insaccato in budello di vitello, che è più resistente e robusto. Le spezie vengono inserite in dosi variabili da produttore a produttore.

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Ingredienti per 4 persone:

  • 320 g di riso per risotto (Carnaroli o Vialone)
  • 10 foglie medie di verza
  • 1 scalogno
  • 2 luganeghe
  • 2 litri di brodo vegetale o di carne
  • sale e pepe q.b.
  • salsa di soia
  • burro
  • formaggio grattugiato
  • vino bianco

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Preparazione:

  1. Mettete a bollire il brodo preparato il giorno prima, non salato.
  2. Tagliate le verze a striscioline e poi a quadretti, 2 foglie a porzione, più una per la pentola.
    Tenetene una da parte per la decorazione alla fine.
  3. Sbucciate e tritate lo scalogno grossolanamente e cuocetelo in padella per circa 4 minuti con un cucchiaio di brodo, salate e pepate quanto basta.
  4. Tostate il riso in una pentola con olio e salate.
  5. Bagnate con il vino bianco e un goccio di soia e poi aggiungete il brodo un po’ alla volta per portarlo a cottura, a metà cottura ho aggiungete le verze.
  6. Bucate con una forchetta le luganeghe e rosolatele in padella per  far uscire parte del grasso.
    Poi spellatele e riducetele a pezzetti.
  7. A cottura ultimata mantecate il riso con burro e formaggio, mantenendolo piuttosto cremoso.
  8. Incorporate la salsiccia sbriciolata e alla fine decorate con una macinata di pepe e della verza a julienne cruda.

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Certamente non è  tra i primi piatti più leggeri ma è un piatto digeribile, poi sapendo che il riso nasce nell’acqua ma deve morire nel vino accompagnatelo con un buon Amarone dal colore granato, dall’odore caratteristico, accentuato e dal sapore pieno, caldo e vellutato.

Buon proseguimento dalla Vostra Nonna Ariella.

Foto di Dgraph88 da Pixabay i 

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