Risotto con luganega zafferano e raspadura tipico primo piatto lombardo. Buona serata da Nonna Ariella, la ricetta che presentiamo è particolare della zona lodigiana e la raspadura è, secondo la tradizione, è servita come antipasto o comunque come entrée, accompagnata da salumi, ma anche da noci o funghi. Può essere utilizzata per guarnire la polenta e i risotti, in questo caso essendo un primo piatto la raspadura si unisce con luganega e zafferano, un piatto corposo e molto saporito e apprezzato specialmente nei mesi autunnali e invernali.
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Ingredienti per 4 porzioni:
- 240 grammi di riso Carnaroli
- 200 grammi di luganega
- 1 cipolla bianca piccola
- 1/2 bicchiere di vino bianco
- brodo vegetale
- 2 bustine di zafferano
- 100 grammi di grana grattugiato
- 150 grammi raspadüra
- 60 grammi di burro
- olio evo
- sale
- pepe nero
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Preparazione:
- Per preparare il risotto con luganega, zafferano e raspadüra tipico primo piatto lombardo, iniziate a togliere il budello dalla luganega e tagliatela a pezzetti. In una padella scaldate un filo d’olio e aggiungete la luganega, lasciandola rosolare fino a quando i pezzetti saranno ben dorati. Tenete da parte.
- In una casseruola scaldate due cucchiai d’olio, aggiungete la cipolla tritata finemente e fatela imbiondire. Unite il riso e fatelo tostare, quindi sfumate con il vino bianco. Aggiungete un mestolo di brodo vegetale (che avete preparato in precedenza) bollente, abbassate la fiamma e procedete alla cottura del risotto, unendo poco brodo alla volta quando il precedente si è assorbito. A cinque minuti dalla fine della cottura del riso, aggiungete lo zafferano stemperato in poco brodo e mescolate.
- Dopo un paio di minuti unite i pezzetti di luganega. A fine cottura togliete la casseruola dal fuoco, unite il grana, il burro e aggiustate di sale e pepe. Mantecate per bene, coprite con un coperchio e lasciare riposare per un paio di minuti.
- Suddividete nei singoli piatti, completate con le sfoglie di raspadüra e servite subito il risotto con luganega, zafferano e raspadura, tipico primo piatto lombardo, ben caldo.
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Curiosità: non tutti sanno però che “Raspadura” è un termine dialettale tipico lodigiano, con origini molto antiche. La tradizione racconta che la nascita della Raspadura risale ai tempi in cui le prime forme di grana lodigiano non perfettamente stagionate venivano fatte raschiare dal padrone.
La Raspadura è un formaggio grana, con 6 mesi di stagionatura, presentato in sottilissime sfoglie raschiate con un particolare coltello. È un prodotto leggero ed estremamente profumato, dolce al palato e adatto a innumerevoli abbinamenti culinari.
Sposiamo questo tipico primo piatto lombardo, in particolare della zona lodigiana, con un vino come il Bardolino: l’acidità è perfettamente bilanciata con i tannini morbidi ed eleganti. Colore: Di colore rosso rubino scarico. Profumo: Al naso intenso sentore di frutta rossa fresca, eucalipto. Gusto: Al palato si presenta con una buona rotondità, ma con una acidità finale persistente, sinonimo di freschezza di questo vino.
Una buona serata da Nonna Ariella.
Fonte: cucchiaio.it
Foto di cascinalassi.it