Petti di anatra alla diavola. Per poter gustare veramente la carbe di questo volatile è importante marinarla per almeno 24 ore, non è un passaggio da sottovalutare: in questo modo il petto d’anatra si ammorbidisce e assorbe tutti i sapori che poi ci restituirà generoso a ogni boccone! Per la marinatura della carne saranno quindi necessari: olio extra vergine, aromi, spezie (non dimenticate le bacche di ginepro) e un elemento acido, come vino, aceto, birra o succo di limone per poi procedere alla cottura come vogliamo in questo caso: Petti di anatra alla diavola.
Ingredienti per 4 porzioni:
- 2 petti d’anatra
- 5 dl di vino rosso
- 100 grammi di polpa di pomodoro
- 100 grammi di olive nere denocciolate
- 1 dl di brodo ristretto
- 50 grammi di burro
- 1/2 cipolla
- 2 foglie d’alloro
- sale e pepe
Preparazione:
- In un tegame lasciate fondere 25 grammi di burro, aggiungete l’alloro e i petti d’anatra, cuoceteli per 15 minuti salandoli alla fine. Toglieteli dalla padella e teneteli da parte in caldo.
- Preparate la salsa: insaporite nel fondo di cottura dei petti d’anatra la cipolla tritata finemente e, dopo 5 minuti, unite le olive e la polpa di pomodoro. Appena sale il bollore versate il vino e lasciate che si riduca della metà. Poi versate il brodo, fate riprendere il bollore, ritirate e frullate tutto con il mixer a immersione.
- Versate il frullato in un tegame, ponete sul fuoco, regolate sale e pepe, unite il restante burro mescolando con un frullino. Ritirate.
- Disponete i petti d’anatra alla diavola con la loro salsa sul piatto da portata e servite ben caldo a tavola.
Questa sfiziosa pietanza si sposa alla perfezione con il vino Sassella di Aldo Rainoldi: è rosso rubino intenso. Al naso dominano profumi di ciliegie, di noce e di susine sotto spirito. Al palato il tannino è morbido con un ottimo equilibrio tra freschezza e mineralità, il finale è speziato e fruttato. Provare per credere.
Una buona continuazione da Nonna Ariella.
Fonte: cucchiaio.it
Foto di passionegourmet.it