Pak-choi all’orientale

Pak-choi all'orientale

Pak-choi all’orientale. Buongiorno da Nonna Ariella, il cavolo cinese o pak choi ha origini molto antiche, infatti coltivato in Cina fin dal V secolo a.C. arriva in Europa solo nel XVIII secolo per opera dei missionari. Essendo molto resistente alle rigide temperature invernali la sua coltivazione si sta diffondendo molto largamente in tutto il Nord Europa e ha moltissime ricette per come apprezzarlo, fra queste il pak-choi all’orientale, la sua realizzazione: prima sbollentato i cavoli e poi li abbiamo grigliati per qualche minuto, aromatizzandoli con rosmarino e semi di sesamo. Per accompagnarli abbiamo preparato una salsa a base di salsa tamari (un condimento giapponese a base di salsa di soia), limone, mirin (un sakè dolce) e bergamotto. 

Ingredienti per 4 porzioni:

  • 150 grammi di salsa tamari
  • 30 grammi di succo di limone
  • 20 grammi di mirin
  • 8 grammi di amido di mais
  • 2 pak-choi
  • bergamotto o limone
  • zucchero
  • rosmarino
  • olio evo
  • sesamo

Preparazione:

  1. Per la ricetta del pak-choi all’orientale, dividete i pak-choi a metà per il lungo, incidetene la base e scottateli in acqua bollente per 2-3 minuti, tenendo le foglie fuori dell’acqua. Scolateli, ungeteli bene con olio e grigliateli per 2 minuti per lato.
  2. Portate a bollore la salsa tamari con 50 g di acqua, il succo di limone e il mirin. Stemperate l’amido di mais con poca acqua e aggiungetelo alla salsa, con un cucchiaino di zucchero e un pizzico di scorza di bergamotto grattugiata finemente.
  3. Proseguite la cottura per 1-2 minuti mescolando. Tostate in una padella 3 cucchiai di semi di sesamo e distribuiteli sui pak-choi, insieme con foglioline di rosmarino. Servite la salsa a parte.

Questo contorno perfetto è per qualsiasi piatto orientale, ma anche di cucina italiana, come del pollo oppure del salmone o tonno alla griglia. Pak-choi saltato in padella e condito con salsa di soia e sesamo e si consiglia di abbinarlo al vino Pinot grigio: con un carattere generoso che sviluppa opulenza e sapore caratteristici. Strutturato, rotondo e lungo in bocca, presenta aromi complessi di sottobosco, a volte leggermente affumicati o floreali. 

Buona continuazione da Nonna Ariella.

Fonte: lacucinaitaliana.it

Foto di youtube.com (in cucina con Tanini)

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