Mostarda come utilizzarla in cucina

Mostarda come utilizzarla in cucina

Mostarda come utilizzarla in cucina. Buon weekend a tutti da Nonna Ariella, oggi parliamo di mostarda e delle differenze nella preparazione delle sue varianti, un alimento che risale agli antichi romani che la producevano con il mosto dell’uva con il miele per preservarne la frutta, nel 500 a opera degli speziali sembra che ne cambiassero gli ingredienti aggiungendo alle mele la senape dando quella piccantezza che conosciamo oggi.

Ne esistono diverse ricette, quella più rinomato è quella veneta, infatti la chiamano mostarda veneta, grazie alle mele cotogne, frutta che cresce rigogliosa in Veneto, poi c’è quella di Cremona realizzata con  frutti assortiti canditi interi oppure tagliati in grossi pezzi che vengono messi a macerare nello sciroppo di zucchero e glucosio a cui si aggiunge alla fine l’essenza di senape.

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La mostarda tipica della Lombardia prevede invece l’aggiunta di mandorle candite, mentre quella piemontese chiamata anche “cognà” viene realizzata con mosto d’uva, pere, mele cotogne e nocciole tostate; la mostarda mantovana è realizzata  con mele cotogne o mele campanine, eventualmente anche con pere, con i frutti tagliati a fettine sottili, rispetto alla Vicentina; la mostarda bolognese è composta di mele e pere cotogne, arancia e frutta miste; mentre la mostarda di Voghera è composta da frutta candita e sciroppo: il metodo era già diffuso tra i monaci prima del 1397 per conservare la frutta. In quell’anno infatti Gian Galeazzo Visconti scrisse una lettera al podestà di Voghera lodandone la bontà.

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La mostarda viene utilizzata in cucina  tra i contorni che meglio accompagnano bolliti o arrosti, arriva dopo il secondo per arricchire un tagliere di formaggi e viene utilizzata anche come ripieno di buonissimi primi piatti, come in ravioli, tenendo presente sempre il sapore più o meno piccante di questa confettura, In abbinamento alla carne, la mostarda più adatta è sicuramente quella piccante e dal gusto pungente. Il sapore di questa salsa si lega con il cotechino, la carne di gallina, il biancostato e la lingua: tutti pezzi che fanno parte delle carni che si preparano come bollito.

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Tuttavia, è buonissima anche con carni dal gusto più deciso come il petto d’anatra, l’oca oppure il pollo. Spesso alcuni abbinano la mostarda anche al salmone o al pesce crudo, alimenti che sulla tavola delle feste non mancano mai; inoltre, nel menù delle feste di Natale proprio non può mancare il cappone farcito con una delicata mostarda di mele.

E per quanto riguarda la “cognà” piemontese è una specialità tipica delle Langhe, a base di mosto d’uva e frutta autunnale, ottima per accompagnare le carni bollite, tra cui il bollito misto alla piemontese, i formaggi e la polenta.

Fonte: Galbani.it

Foto di fruttidellaterra.it

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