Frittelle tradizionali cucina povera contadina padovana

Nella regione veneta c’è una antica tradizione contadina che durante le feste del Carnevale allieta la festa di piccini e adulti, le frittelle o fritoe (nel dialetto veneto) che pongono fine alla festa per aprire la Quaresima, dolci molto ricchi e abbastanza nutrienti in vista delle rinunce quaresimali di allora, dolci che hanno una preparazione abbastanza lunga ma divertente da effettuare tramandando anche la ricetta alle proprie figlie e perché no anche ai propri figli, ovvio che ogni cuoca poi arricchiva le frittelle con qualche ingrediente personale, la ricetta che postiamo mi è stata tramandata dalla mia nonna materna, nonna Tonia, e ogni anno volente o nolente si prepara con dedizione anche per commemorare il suo ricordo; ma per Nonna Ariella, le frittelle tradizionali cucina povera contadina padovana sono buone sempre e per le feste natalizie sono una delizia da gustare con parenti e amici, procediamo con ingredienti e preparazione.

Ingredienti:

  • 10 uova
  • 2 etti di burro
  • mezzo chilogrammo di uvetta passita
  • un chilo di zucchero
  • 2 aranci
  • 1 limone
  • 1 bustina di lievito
  • 1 bustina di vanillina
  •  1 litro di latte intero temperatura ambiente
  •  mezzo litro di anice o altro liquore tipo rhum
  • farina bianca quanto basta
  • un pizzico di sale
  • un cucchiaino di bicarbonato di sodio (per evitare bruciori di stomaco)
RICETTA TRADIZIONE VENETA FRITTELLE
FRITTELLE DELLA CUCINA POVERA TRADIZIONE PADOVANA

Preparazione:

-Il burro deve essere fuso a bagnomaria
– l’uvetta messa a bagno in acqua tepida per almeno un paio d’ore, dopo lavarla e asciugarla, passarla nella farina bianca e setacciarla per eliminare i residui di farina
– grattugiare le bucce di arance e del limone

In un recipiente con bordi alti(in quanto il composto lieviterà e non poco!)  mettere le uova sbattendole ben bene, aggiungere lo zucchero sempre rimestando energicamente, unire la farina e incorporare le bucce di limone e arance grattugiate, il liquore scelto e la bustina di lievito, la bustina di vanillina, il cucchiaino di bicarbonato di sodio, l’uvetta infarinata e il litro di latte, rimestate il tutto energicamente, aggiungere un pizzico di sale.

Se il composto è troppo liquido aggiungete farina bianca, se invece al contrario risulta troppo denso aggiungete del latte che ovviamente non deve essere freddo ma a temperatura ambiente, il composto sarà perfetto se mettendo un cucchiaio di legno al centro esso starà in piedi! una volta finito mettete da parte il recipiente con la pastella così definita e lasciate riposare almeno una notte intera, il volume non si raddoppierà ma quasi.

In una padella per frittura con bordi alti versate mezzo litro d’olio per friggere, appena l’olio comincerà a sobollire con un cucchiaio fate scendere il composto, aiutandovi con un dito, per farlo scivolare, , vedrete la frittella andare giù e poi risalire immediatamente formando una specie di pallina che avrà come delle piccole codine, mettete la frittella sulla carta assorbente per asciugarla dall’eccesso di olio fino a farne una montagnetta che spolvererete con zucchero normale.

Vini consigliati: per queste straordinarie frittelle ogni vino rosso o bianco purché dolce va bene, come lo spumante,  per esempio: Passito, Bonarda amabile, Sangue di Giuda e tanti altri!

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