Formaggi e miele confetture marmellate i vari abbinamenti

Formaggi e miele confetture marmellate i vari abbinamenti

Formaggi e miele confetture marmellate i vari abbinamenti. Buon pranzo da Nonna Ariella, quando al ristorante chiediamo un tagliere di formaggi, al nostro tavolo vediamo arrivare una tavolozza di colori. Tante ciotoline dalle sfumature e dai profumi diversi, contenenti marmellate, confetture e miele da abbinare ai formaggi! A quel punto iniziamo a provare tutti i tipi di accostamento, senza sapere realmente quale sia quello giusto. Ecco i nostri consigli per diventare dei veri esperti!

I formaggi: ognuno di loro ha delle proprie caratteristiche organolettiche, dovute a diversi fattori, come la tecnica utilizzata per la produzione e il tipo di latte utilizzato (poiché costituisce la materia prima per la produzione di questo alimento). I diversi tipi di latte (vaccino, caprino, di pecora, bufalino) hanno delle consistenze diverse. Di conseguenza, anche l’aroma risulta diverso: quello di capra risulta pungente, mentre quello di pecora ha una leggera nota piccante, con un profumo che rievoca vagamente il fienile.
Infine, la stagionatura e la conservazione contribuiscono alla struttura fisica e al sapore che, col passare del tempo, diventa sempre più intenso.

Gli abbinamenti tra formaggi e miele, marmellate e confetture si possono ottenere seguendo la strada della “concordanza” o della “contrapposizione”. Vale a dire, che se cerchiamo di accostare sapori simili parliamo di “concordanza”; mentre si parla di “contrapposizione” quando le caratteristiche di un alimento creano un contrasto con quelle dell’altro, evitando che si impongano.

Bisogna pensare alla degustazione come un vero e proprio sentiero attraverso i sensi. Si comincia, quindi, con i formaggi più delicati fino ad arrivare a quelli più corposi. Tra un assaggio e l’altro, possiamo sorseggiare anche un buon calice di vino, per rinfrescare le papille gustative.

leggi anche >>>>>>> James Puckle brevetta la prima mitragliatrice il 15 maggio 1718

Si può partire degustando una ricotta, dal sapore fresco e delicato, da abbinare al miele di castagne che presenta, invece, un sapore più amarognolo. Anche una confettura di cipolle rosse o di frutti di bosco (mirtilli, more) può andare bene.

Il secondo formaggio da gustare potrebbe essere un brie, un formaggio francese a pasta molle, con crosta fiorita. In questo caso, abbiamo molti abbinamenti a disposizione: una composta di fragole all’aceto balsamico oppure una confettura di fichi o di mele.

Procedendo con un formaggio caprino, possiamo abbinarlo a un miele di eucalipto, di rosmarino o di timo (dal colore marrone, profumo marcato e dal gusto gradevole), oppure una conserva di fragole. Questo tipo di accostamento, per la teoria della contrapposizione, si sposa bene anche con altri formaggi pungenti, come la feta e il provolone.

leggi anche >>>>>>> Coltivare una pianta di arance in vaso

Il pecorino stagionato ha un sapore molto particolare, intenso, quasi piccante. Perciò si accompagna bene con un miele di lavanda o con una confettura di zucca.

Il parmigiano è uno dei migliori formaggi d’Italia e forse del mondo: è prodotto con latte di vacche, parzialmente scremato, e sottoposto a cottura e stagionatura per 18-24 mesi. Quando è maturo, ha crosta liscia e untuosa, color paglierino. Durante la stagionatura aumentano le sue caratteristiche: fino a 12-18 mesi, è possibile percepire la presenza dei latticini (come burro, yogurt e latte) e il suo sapore è dolce ma, allo stesso tempo, vagamente acido; oltre i 30 mesi è stravecchio, risulta più asciutto e il sapore è corposo, con un retrogusto di frutta secca. Il parmigiano giovane si può abbinare a un miele di castagno o a una marmellata di pomodori; mentre quello stagionato con qualcosa di più dolce, come una confettura di fichi o, per concordanza, una salsa al radicchio.
Il grana, invece, può andar bene con una confettura di pere aromatizzata allo zenzero.

leggi anche >>>>>>>> Pasta per la pizza sei consigli utili

L’asiago, originario dell’altopiano di Asiago, è un formaggio a pasta dura e cotta. Ha un gusto delicato, leggero e fresco, che trova largo impiego in cucina. Anche in questo caso, possiamo utilizzare delle salse ottenute con delle verdure saporite, come il radicchio o i carciofi; oppure una conserva di noci e fichi.

Il caciocavallo dà il meglio di sé accompagnato da una confettura di cipolle rosse: con il loro sapore dolce riescono a mitizzare i tratti più decisi di questo formaggio.

La fontina è una specialità della Valle d’Aosta, dalla pasta morbida e dolce. È un buon formaggio da tavola, e non può mancare tra gli antipasti. Si può accompagnare con una fresca confettura di mele.

Il taleggio è un prodotto caseario già conosciuto nel Medioevo. La sua pasta è sottile e morbida, il suo sapore dolce e leggermente aromatico. Da accompagnare con una marmellata di arance o di mandarini.

Vi sono, poi, i formaggi erborinati, come il gorgonzola, che si caratterizzano per la naturale presenza di muffe. Il gorgonzola è un formaggio morbido, che richiede una stagionatura che varia dai tre ai sei mesi; la sua qualità si riconosce dalla pasta che deve essere chiara, di un colore paglierino, screziata di verde. Il suo profumo deve essere accentuato e il suo gusto piccante, anche se è possibile trovare dei gorgonzola più dolci. Si abbina a un miele di acacia e si presta benissimo alla preparazione di molte ricette.

Speriamo di aver chiarito alcuni dubbi che possono venirci ib mente ascoltando i consigli degli esperti del settore.

Una buona continuazione da Nonna Ariella.

Fonte: galbani,it

Verificato da MonsterInsights