Dolci natalizi tradizionali laziali antico pangiallo di Palestrina

Dolci natalizi tradizionali laziali antico pangiallo di Palestrina

Il pangiallo di Palestrina è un derivato del pangiallo romano, un dolce che veniva utilizzato, ed ha origine, nell’antica Roma e più precisamente durante l’era imperiale. Era, infatti, un’usanza di quei tempi distribuire questi dolci dorati, durante la festa del solstizio d’inverno, in modo da favorire il ritorno del sole. Il tipico pangiallo romano, ha subito numerose trasformazioni durante i secoli a causa dell’espansione dei confini territoriali e dell’incremento nella comunicazione tra le varie regioni italiane. Vedasi il pangiallo di Palestrina.Tradizionalmente il pangiallo veniva ottenuto tramite l’impasto di frutta secca, miele e cedro candito, il quale veniva in seguito sottoposto a cottura e ricoperto da uno strato di pastella d’uovo. Fino a tempi molto recenti nella preparazione del pangiallo le massaie romane mettevano i noccioli della frutta estiva (prugne e albicocche) opportunamente essiccati e conservati, in luogo delle costose mandorle e nocciole.

Oggi vi proponiamo la ricetta, in modo tale da anticipare la realizzazione dell’antico pangiallo di Palestrina, per assaggiarne la delizia e bontà, eventualmente proporlo per le feste natalizie che si stanno avvicinando a grandi passi, un dolce prelibato da offrire ad amici e parenti in occasione degli auguri, accompagnato da un buon bicchiere di vino dolce.

Illustriamo ingredienti e preparazione:

Ingredienti per 10 porzioni:

  • 375 g di uvetta
  •  375 g di zucchero
  • 375 g di miele
  • 1 arancia
  • 1 limone
  • 375 g di mandorle
  • 375 g di nocciole
  • 150 g di pinoli
  • 375 g di gherigli di noci
  • 100 g di buccia d’arancia candita
  • 100 g di cioccolato fondente
  • 300 g circa di farina

Preparazione:

Lasciate ammorbidire l’uvetta in una ciotola d’acqua tiepida per trenta minuti. Strizzatela e asciugatela su carta da cucina. In una casseruola mettete lo zucchero, il miele, le bucce grattugiate del limone e dell’arancia, ponete sul fuoco e portare a bollore.

Quindi aggiungete prima le mandorle spellate e tostate e, dopo alcuni minuti, le nocciole anch’esse sgusciate e tostate, mescolate con cura. Unite infine i pinoli, le uvette, le noci, la buccia d’arancia candita tritata, il cioccolato fondente tritato e la farina setacciata. Mescolate bene fino a quando il composto risulterà ben amalgamato e cuocete per tre-quattro minuti.

Suddividete l’impasto in dieci porzioni, infarinatele e modellatele con le mani bagnate a forma di piccoli panetti. Eliminate la farina superflua, disponete i panetti sulla placca del forno, fateli asciugare per alcune ore. Cuoceteli a 170° per venti minuti, ritirateli e con un coltellino bagnato rifinite subito i contorni.

Fate riposare i piccoli pangialli per alcuni giorni, tagliateli a fettine e serviteli con un vino dolce. Si conservano per dodici mesi avvolti in carta pergamena.

Fonte: Wikipedia-IlCucchiaodargento

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