Coniglio in umido tradizione emiliana

Coniglio in umido tradizione emiliana

Coniglio in umido tradizione emiliana. Buongiorno da Nonna Ariella, le carni del coniglio vengono considerate alimento ipoallergenico, perché le sue proteine causano difficilmente allergie alimentari. Infatti viene utilizzata nella preparazione degli omogeneizzati presenti nella dieta dei bimbi, inoltre  ha un considerevole contenuto di aminoacidi di facile assimilazione. Il suo sapore e odore forte dipende dal fatto che il coniglio, più di altri animali, trasferisce nella carne il sapore di ciò di cui si è cibato per questo motivo quando si deve preparare si consiglia prima di cucinarlo, di lasciarlo marinare per una notte intera nel vino bianco, erbe aromatiche e aceto, per eliminare il retrogusto selvatico.

La ricetta che presentiamo oggi, coniglio in umido tradizione emiliana, è nella tradizione pasquale dell’Emilia Romagna, oltre al coniglio in porchetta oppure coniglio alla cacciatora cotto nel vino; la ricetta può prestarsi anche come piatto unico se si serve con la polenta.

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Ingredienti per 4 porzioni:

  • 1 coniglio a pezzi
  • 3 foglie di salvia
  • 1 rametto di timo
  • 2 foglie di alloro
  • 1 rametto di maggiorana
  • 100 grammi di pancetta a cubetti
  • Mezzo bicchiere di vino rosso
  • 400 grammi di funghi misti surgelati
  • Brodo vegetale q.b.
  • Sale e Pepe q.b.
  • Olio evo q.b.
  • 400 grammi di polenta precotta

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Preparazione:

  1.  In un tegame metti a soffriggere pancetta e aglio con un filo d’olio per un paio di minuti.
  2. Nel frattempo lava e trita le erbe aromatiche e l’aglio.
  3. Aggiungi il coniglio e il trito appena realizzato.
  4. Fai rosolare il coniglio su tutti i lati.
  5. Sfuma con il vino e, quando sarà evaporato, aggiungi i funghi ancora surgelati.
  6. Aggiusta di sale e pepe e prosegui la cottura per un’ora circa.

  7. Se necessario aggiungi del brodo vegetale caldo.
  8. Nel frattempo prepara la polenta seguendo le indicazioni sull’etichetta. 

  9. A cottura ultimata, servi il coniglio accompagnato da funghi e polenta (tagliata a fette e abbrustolita sulla piastra)

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Per esaltare il sapore di questa deliziosa pietanza accompagnatela con un calice di vino Merlot classico: il sapore che distingue queste coltivazioni è rotondo e aromatico, con retrogusto dolce e corposo. Grazie alla presenza di note speziate che vanno dal caffè al cedro, il Merlot si presenta come un vino profondo e solido, che si propone al palato in maniera equilibrata e mai spigolosa.

Una buona continuazione da Nonna Ariella.

Fonte: macelleria.scelteperte.it

Foto di youtube.com (chef Massimo Spallino)

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