Coniglio in padella alla reggiana

Coniglio in padella alla reggiana

Coniglio in padella alla reggiana. Se scorriamo le pagine della gastronomia italiana, nei grandi pranzi aristocratici il coniglio non figurava mai perché ritenuto carne inferiore di fronte a quella di altri animali più pregiati. Il coniglio arrosto appartiene al filone della cucina tradizionale reggiana. 

Una cosa è certa il coniglio deve essere messo in concia: spezzarlo e lasciarlo per almeno 2 ore sotto l’acqua corrente. Preparare una concia con la salvia, il rosmarino, alcune bacche di ginepro, sale, pepe, aceto e vino bianco secco in modo da coprire i pezzi di coniglio. Insaporire per almeno 12 ore in questa concia, che toglierete bene quando porrete il coniglio in una padella con un po’ d’olio.

Ingredienti per 8 porzioni:

  • 1 kg e 300 grammi di coniglio in pezzi
  • 100 grammi di pancetta o lardo
  • 30 grammi di burro
  • un bicchiere di vino bianco secco
  • 4 foglie di salvia
  • 2 rametti di rosmarino
  • 1 spicchio d’aglio
  • olio evo
  • sale
  • pepe

Preparazione:

  1. La ricetta del coniglio in padella alla reggiana è molto semplice. Per prima cosa tritate salvia e rosmarino e tagliate la pancetta a cubetti. In un largo tegame lasciate fondere il burro e insaporitevi lo spicchio d’aglio, metà pancetta e metà degli aromi.
  2. Aggiungete i pezzi di coniglio lavati e asciugati, la restante pancetta tritata, il restante trito d’erbe, due cucchiai d’olio, sale e pepe. Fate dorare bene la carne da ogni lato, ci vorranno circa 4-5 minuti a fiamma vivace.
  3. Spruzzate la carne con il vino, fatelo evaporare e proseguite la cottura per circa 30-40 minuti a fiamma bassa e tegame coperto, mescolando spesso. A fine cottura trasferite il coniglio in padella alla reggiana sul piatto da portata caldo e servitelo.

A questa pietanza così saporita e tradizionale si consiglia di abbinare il vino Valpolicella: rosso rubino, invecchiamento granato: delicato, gradevole, mandorla amara, rosa, sottile, vinoso; amarognolo, armonico, di corpo, secco, fresco, sapido, piacevolmente tannico, vellutato, vivace; la sua struttura armoniosa e di personalità sottolinea l’eleganza nella sua versione “Classica”, e rafforza il corpo nelle tipologie “Superiore” e “Ripasso”.

Una buona continuazione da Nonna Arella.

Fonte: cucchiaio.it

Foto di modenatoday.it

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