Buddha bowls cosa sono? 

Buddha bowls cosa sono? 

Buddha bowls cosa sono?  Buongiorno da Nonna Ariella, colorate, sfiziose e sempre diverse: sono le Buddha bowls, un piatto che sta conoscendo una popolarità sempre maggiore nelle cucine italiane, sia come piatto unico per una cenetta dal gusto leggero che come pasto take away in ufficio.

Le Buddha Bowl (o “bowls”, al plurale) sono dei piatti unici freddi serviti in una ciotola, da cui appunto il nome inglese “bowl”. Hanno fatto la loro apparizione in grande stile nelle cucine del nostro Paese meno di una decina d’anni fa e, solo negli ultimi due o tre anni, sono diventate davvero popolari. Le Buddha bowl presentano infatti tantissimi vantaggi:

  • sono semplici e veloci da preparare: molto spesso, per una buona Buddha bowl non è necessaria nemmeno la cottura, ma basta tagliare i vari ingredienti, disporli nella ciotola e condirli a piacere;
  • possono essere adatte per chi preferisce alimenti vegetariani e, con le dovute accortezze, anche vegani o crudisti. Le Buddha bowl sono perfette per un’alimentazione che favorisce gli ingredienti dal gusto leggero come verdure, legumi e frutta;
  • si possono portare anche fuori di casa senza timore che si rovinino o che sporchino. Basterà riporle in un contenitore adatto e chiuso ermeticamente fino al momento del pasto;
  • sono perfette per tutti i gusti, nel senso letterale della parola. C’è chi le preferisce a base di sole verdure, chi invece ci mette del pesce, crudo o cotto, ma anche della carne; altri poi le mangiano con ingredienti dolci, come snack per la merenda o la colazione.

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Insomma, c’è davvero l’imbarazzo della scelta!

Il nome “Buddha bowl” è un riferimento ai pasti bilanciati dei monaci buddhisti: si dice infatti che Buddha portasse sempre con sé, viaggiando da un paese all’altro, una ciotola in cui mangiare cibi vegetariani, seguendo l’alimentazione equilibrata e armoniosa del monaco. Il termine poi è impiegato anche come sinonimo per indicare altri piatti molto simili, ma provenienti da cucine anche assai diverse, tra le quali:

  • il Buddha’s delight, ossia la “delizia di Buddha”, altrimenti nota in cinese come “luóhàn zhāi” o “lo han jai”. Si tratta di un piatto a base vegetariana, condito con salsa di soia e altre spezie, e generalmente con una componente liquida o semiliquida: una sorta di zuppa o comunque un piatto misto molto acquoso. È molto diffuso oggi come cibo vegetariano offerto dai ristoranti cinesi;
  • il poke bowl o poké, un piatto presente da sempre nella cucina delle Hawaii (il nome significa “tagliato a pezzi” in hawaiano) ma con forti contaminazioni orientali, da cui la confusione con le Buddha Bowl. È composto da una base di riso e pesce crudo e va condito con alghe, frutta secca e altre spezie. Attualmente è molto diffuso nei fast food americani e, da un paio d’anni, anche nel nostro Paese.

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Ma come sono fatte, nel concreto, le Buddha Bowl? In linea di principio si tratta di un insieme di verdure, cereali e legumi, con altri ingredienti aggiuntivi a piacere come frutta secca o semi vari, ma anche frutta di stagione, alghe e funghi, carne, pesce, formaggi o uova.

A questo punto potreste pensare: ma allora si tratta soltanto di un’insalatona alla maniera italiana? Sì e no. Gli ingredienti possono anche essere identici in buona parte o del tutto, ma ci sono alcune differenze fondamentali nella preparazione:

  • innanzitutto, la Buddha bowl vera e propria contiene prevalentemente (e, potendo, soltanto) ingredienti crudi: già l’utilizzo del riso, impiegato molto spesso come base, è considerabile come una variante;
  • la Buddha bowl, come vedremo meglio più avanti, ha degli ingredienti di categorie fisse e in percentuali precise (almeno nella sua versione più standard). Occorre, per esempio, che almeno metà del piatto sia composto di verdure, cotte o crude, e che un quarto sia a base di legumi;
  • la Buddha bowl è pensata per essere monoporzione. È possibile, naturalmente, prepararne anche una quantità molto abbondante, però non va tutto disposto in un’unica ciotola, ma in tante piccole scodelle monoporzione;
  • gli ingredienti delle Buddha bowl non devono essere mescolati e conditi preventivamente, ma vanno disposti nelle singole ciotole separati gli uni dagli altri (da una parte la tal verdura, dall’altra i legumi ecc.). Sarà poi ciascun commensale a mescolare il tutto e, se lo desidera, ad aggiungere salse e condimenti;
  • preferibilmente, la Buddha bowl non dovrebbe contenere carne e, in base alle preferenze, neanche alimenti di origine animale. Ciascuno, poi, può creare tutte le varianti che preferisce, adattando la preparazione alla propria maniera di cucinare.

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Insomma ogni giorno qualcosa da imparare in cucina c’è, quindi oggi sappiamo che cosa sono le Buddha bolws, in cucina tutto si deve assaggiare per capire anche le tradizioni non italiane e aprire la mente a nuove rivoluzioni culinarie.

Una buona continuazione da Nonna Ariella.

Fonte: galbani.it

Foto di  JaimeAP da Pixabay

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