Biscottini svedesi di Santa Lucia. Panini dolci con uvetta e zafferano, la cui forma ricorda quella di un paio di occhi. Santa Lucia, molto venerata in Svezia, è infatti protettrice della vista. La tradizione vuole che vengano preparati la notte tra il 12 e il 13 dicembre, invocando la luce per scacciare il buio delle lunghe notti invernali. Però si consumano anche durante tutto il periodo dell’avvento; la presenza dello zafferano che colora di giallo le focaccine trasformandole in piccoli soli o piccole fiammelle che aiutano a cacciare le tenebre.
Ingredienti:
- 100 grammi di burro
- 3 dl di latte (o in alternativa metà latte e metà acqua)
- 550 grammi di farina bianca
- 85 grammi di zucchero
- 3 bustine di zafferano
- 1 bustina di lievito
- mezzo cucchiaino di sale
- uvetta q.b.
- 1 uovo per spennellare la superficie
Preparazione:
- Sciogliete il lievito in un po’ di latte. Nel frattempo mettete in un pentolino, a fuoco basso, il burro e il latte rimanente che si deve solo intiepidire (attenzione quindi a non farlo bollire).
- A questo punto versate il composto nella terrina dove avete precedentemente messo il lievito, aggiungete lo zucchero, lo zafferano e il sale. Mescolate bene.
- Aggiungete l’uovo e la farina, che va versata un po’ per volta, utilizzate un setaccio per non creare grumi.
- Impastate bene il tutto e lasciate lievitare a temperatura ambiente per almeno mezz’ora.
- L’ uvetta ammorbidita si può mettere già mentre si impasta o può essere aggiunta alla fine proprio sulle punte delle code a forma di esse.
- Variabile e a piacere è la quantità di zafferano.
- Una volta data la forma ai biscotti e aggiunta l’uvetta, lasciateli posare sulla teglia da forno imburrata (o su carta forno) per almeno un’ora e mezza.
- Prima di infornarli spennellateli con un composto di uovo sbattuto con un po’ di acqua. Cuocete in forno preriscaldato a 240 °C per 5-7 minuti, fino a doratura. Dopo la cottura lasciateli raffreddare nella teglia.
Un po’ di storia: perché c’è il detto: “Santa Lucia è il giorno più corto che ci sia”? In effetti il 13 dicembre il sole tramonta prima del 21 dicembre, ma anche l’alba giunge in anticipo e dunque le ore di luce rimangono superiori a quelle del solstizio. Fino a 440 anni fa effettivamente il 13/12 era il giorno più corto dell’anno, ma ora non è più così: quella di San Lucia non è la notte più lunga che ci sia, nonostante la rima venga benissimo. Prima dell’introduzione del calendario gregoriano, nel 1500, era vicina al solstizio d’inverno, ma con il nuovo calendario c’è una differenza di poco più di una settimana. Bisogna aspettare il 21, quest’anno per la notte con la maggiore durata dell’anno, la notte del solstizio d’inverno.
Una buona continuazione da Nonna Ariella.
Fonte qbquantobasta.it
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