La cotivazione dell’asparago utilizzata nel Mediterraneo dagli Egizi e in Asia Minore 2000 anni fa. Mentre non sembra che gli antichi Greci coltivassero gli asparagi, i Romani invece già dal 200 a.C. avevano dei manuali in cui minuziosamente se ne espone la coltivazione. L’asparago fu appunto citato da Teofrasto, Catone, Plinio e Apicio; in particolare questi ultimi due ne descrissero accuratamente non solo il metodo di coltivazione, ma anche quello di preparazione (Fonte: Wikipedia).
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Ingredienti per 4 porzioni:
- 1 chilo di asparagi
- 3 uova sode sgusciate e tritate finemente
- 4 cucchiai di olio evo
- 2 cucchiai di succo di limone
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Preparazione:
- Raschiare gli asparagi per eliminare la parte esterna del gambo e lavarli accuratamente.
- Riunirli in n unico mazzo o in mazzetti individuali.
- Metterli ritti nell’apposita pentola o in una che li contenga di misura in altezza, coprirli con acqua fino alla parte del gambo e farli cuocere coperto per circa 10-15 minuti.
- Mentre cuociono gli asparagi, preparare la salsa con le uova sgusciate e tritate finemente, non frullate, perché si devono vedere i pezzetti di tuorlo e dell’albume.
- Condire con l’olio evo emulsionato con il succo di limone.
- Disporre gli asparagi in un vassoio e condirli con la salsa.
- Vanno serviti ben caldi.
- Per la variante della salsa:
- La salsa può essere preparata nel frullatore con gli stessi ingredienti, ma il risultato è dverso.
- In questo caso, versare la crema in una salsiera e servirla a parte con gli asparagi ben caldi.
- Per una marcia in più per la salsa: si può aggiungere alla salsa 1 cucchiaino di pasta di acciughe o due acciughe sotto sale, dissalate, diliscate e tritate.
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Per questa pietanza è buona cosa accompagnarla con del Rosso di Montepulciano le cui caratteristiche sono quelle tipiche del Sangiovese, suo vitigno di base. L’intensa colorazione, la complessità dei profumi con note olfattive fruttate di amarena e fragole, sensazioni floreali di viola e lievi sfumature minerali ed erbacee.
Un buon proseguimento dalla vostra Nonna Ariella.
Fonte: Wikipedia
Foto di Yvonne Huijbens da Pixabay