Il ragù dei poveri

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Lo chiamano da sempre il ragù dei poveri perché si fa con gli avanzi della pelle di maiale, ovvero le cotiche, pezzi di scarto nelle macellerie, spesso date in regalo. E’ un pezzo molto grasso, perciò vi consigliamo di non abusarne, ma è ottimo per cucinare un ragù dei poveri per condire tagliatelle, mezzani, spaghetti e con i pezzi di maiale si possono fare delle braciole. Primo e secondo piatto insieme a costo zero.  E’ una ricetta tradizionale di Napoli, che si tramanda di generazione in generazione.

Una tradizione della domenica

Nostra nonna Ida ci raccontò che, in tempi di guerra, cucinava spesso per la sua famiglia di 7 fratelli e sorelle questo primo piatto sostanzioso e super-economico. Il segreto per un buon ragù dei poveri? La pentola di coccio in terracotta e il “peppiare/pippiare” (verbo del dialetto napoletano per indicare una cottura lenta con quel “plop-plop” di bollicine, la durata varia dalle 2 alle 3 ore).  Il ragù dei poveri lo facciamo spesso anche noi, soprattutto la domenica. Inoltre, potete fare con la pelle di maiale delle belle braciole da condire come vi piace. Nostra nonna metteva aglio, uvetta e pinoli nell’imbottitura. Noi abbiamo cambiato qualcosa.

Tempo di preparazione: 30 minuti

Tempo di cottura: 3 ore

ragù dei poveri-pasta con le cotiche

Il ragù dei poveri, ovvero con le cotiche di maiale

INGREDIENTI

– 1 rocchettino di spago per braciole

-4 cotiche

-1 passata di pomodoro

– 1 cipolla rossa

-1/2 bicchiere di vino bianco

-200 gr di mortadella

-200 gr di formaggio a fette

-erba cipollina

-1 ciuffo di prezzemolo

-1 aglio

-olio

PREPARAZIONE

Per prima cosa prendete le cotiche e passatele sulla fiamma viva per far bruciare i residui di peluria della pelle di maiale. Poggiate le fette di cotiche su un tagliere e iniziate a farcirle con una fetta di mortadella, uno strato di formaggio, aglio tritato, prezzemolo tritato (se volete anche uvetta e pinoli). Avvolgete il rotolo di cotica su se stesso a formare una braciola e chiudetela all’estremità con dello spago. Intanto, tritate una cipolla rossa e ponetela in un tegame con due cucchiai di olio.

Il ragù dei poveri è il trionfo di gusto ed economia

Adagiate le braciole di cotiche, appena realizzate, nel tegame, spolverizzandole con l’erba cipollina e coperte dalla passata di pomodoro,  facendo rosolare sul fuoco, a fiamma bassa, con un coperchio per ben 3 ore. Ogni tanto sollevate il coperchio e girate lentamente le cotiche per evitare che brucino. Sfumate con mezzo bicchiere di vino bianco. Aggiungete un cucchiaio di acqua se vedete che il sugo si asciuga troppo. A cottura ultimata avrete un ragù cremoso e saporito pronto per condire la pasta.

IL SUGGERIMENTO DI VALERIA

Una volta bollita e scolata la pasta, versatela direttamente nel tegame con il ragù dei poveri e rimestate bene. Servite una manciata di pasta e sopra adagiatevi la braciola di cotica. Primo e secondo piatto a costo zero pronto da gustare con parenti o anche in beata solitudine!

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