ACQUADELLE FRITTE (LATTERINI)

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L’acquadella, o latterino, è un piccolo pesce diffuso in particolare nel mar Adriatico, fa parte di quei tesori del mare che vengono definiti con l’aggettivo “pesce povero”. Oggi lo preparerò in maniera molto semplice, un fragrante e gustoso piatto di acquadelle fritte, un fritto adatto anche a noi che seguiamo la dieta del gruppo sanguigno.

L’acquadella ha caratteristiche organolettiche e nutritive di tutto rispetto. La carne è apprezzabile, buona, dal sapore leggermente amarognolo. Contiene notevoli quantità di calcio, preziose nell’età dello sviluppo e per prevenire osteoporosi o altre patologie degenerative delle ossa.

Mi piace paragonare questi piccoli pesciolini alle ciliege… uno tira l’altro e non sono mai abbastanza.

Questo alimento non è menzionato sul libro dal dottor Mozzi per nessun gruppo, quindi è da testare.

Questa che ti propongo è una ricetta molto semplice e velocissima, d’altronde la cucina casalinga deve essere così: svelta, buona ed economica. Questo piatto possiede tutti e tre i requisiti.

Dall’inizio della primavera e fino al termine dell’estate possiamo trovare le acquadelle fresche, dopodichè li troveremo soltanto surgelati.
Diciamolo chiaramente, la cottura ideale e migliore per questo pesce è la frittura.

Secondo me che il fritto faccia male è solo un mito da sfatare, come lo è che il latte fa bene alle ossa, il cioccolato fa ingrassare, una mela al giorno toglie il medico di torno o che bisogna bere due litri d’acqua al giorno…ecc

Mi sono documentata su questo processo di cottura ed ho scoperto che ci sono parecchi studi sulla questione. E’ venuto fuori che alcune verdure mantengono le loro proprietà non bollite, ma fritte: proprio questo tipo di cottura produce una maggiore quantità di acido oleico e componenti antiossidanti che aiutano a prevenire, nel lungo periodo, il cancro, il diabete e la perdita della vista.

Friggere, dunque, non è diabolico. Se in quantità moderata, la frittura non solo non nuoce alla salute, e nemmeno alla bilancia se si seguono alcuni accorgimenti:

  • usare olio extra vergine di oliva;
  • non usare per due volte consecutive lo stesso olio;
  • immergere completamente l’alimento da friggere (quindi in tanto olio);
  • l’olio deve essere caldissimo;
  • fare assorbire l’olio in eccesso su carta assorbente.

Detto questo va da sé che non dobbiamo metterci a friggere tutti i giorni, io lo ritengo uno sgarro da potermi concedere una volta ogni tanto.

Cucina Con Cinzia la tua acquadelle fritte!

 

ACQUADELLE FRITTE (LATTERINI)

 

  • 500 gr di aquadelle (o latterini)
  • 4 cucchiai farina di quinoa
  • 1 litro olio evo
  1. Lava le aquadelle sotto l’acqua corrente dentro uno scolapasta.

  2. Metti ad asciugare sopra un canovaccio pulito e tampona delicatamente con un panno assorbente per asciugarli il più possibile.

  3. Un piccolo trucco per ottenere una infarinatura uniforme consiste nel mettere la farina all’interno di un sacchetto del tipo di quelli utilizzati per congelare i cibi, quindi mettere all’interno i pesciolini e la farina quindi agitarlo delicatamente in modo che le aquadelle si ricoprano uniformemente di farina.

  4. Per togliere la farina in eccesso svuota il sacchetto in un colapasta asciutto sopra un piatto e agita leggermente.
  5. A questo punto non ti resta che “friggere” i pesciolini in una padella alta con abbondante olio extra vergine di oliva caldissimo. Per verificare che sia caldo abbastanza, basta mettere dentro uno stecchino di legno, se si formano intorno tante bollicine l’olio è in temperatura.

  6. Oppure un sistema infallibile è il termometro. Un bel termometro a spillo e non puoi sbagliare per nessuna ragione al mondo, la temperatura corretta di frittura si aggira sui 180°.
  7. Quando i pesciolini sono ben dorati puoi toglierli dall’olio e passarli su della carta assorbente da cucina in maniera tale da fargli perdere tutto l’olio in eccesso.
  8. Sala solo a fine cottura, altrimenti il sale, richiamando all’esterno l’umidità del pesce, riduce la croccantezza.

I Consigli di Cinzia: Se non vuoi friggere i pesciolini mettili in forno, sopra un foglio di carta forno senza sovrapporli, a 200° fino a doratura.

 

Le acquadelle fritte vanno consumate ben calde per essere apprezzate al meglio, magari accompagnate da qualche fettina di limone.
Io le ho servite in delle simpatiche barchette ad un buffet insieme a insalata russa, patatine di daikon, torta a spirale di verdure, tofu croccante e crackers con farina di piselli. Tutto inusuale…. ma è stato un successone.

acquadelle fritte
acquadelle fritte

 

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