I maltagliati alle ortiche sono un gustosissimo tipo di pasta fresca fatta a mano, con ortiche raccolte nei campi e senza uova. Realizzare la pasta è molto facile e veloce, inoltre prima di prepararla potrete godere di una rilassante passeggiata in campagna. Io l’ho condita semplicemente con salvia e burro di mandorle, ma è ottima anche con qualsiasi altro tipo di condimento.
L’ortica è una pianta erbacea spontanea e perenne, di facile reperibilità, infatti si può raccoglie al bordo di prati, sentieri e strade, purché non trafficate. Le sue foglie sono ricche di proprietà anantinfiammatorie, diuretiche e rimineralizzanti.
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- DifficoltàFacile
- Tempo di preparazione35 Minuti
- Tempo di riposo30 Minuti
- Tempo di cottura10 Minuti
- Porzioni2
- Metodo di cotturaFornello
- CucinaItaliana
- StagionalitàPrimavera
Ingredienti per la pasta
Maltagliati alle ortiche
Ingredienti per il condimento
Strumenti
Maltagliati alle ortiche
Passaggi
Maltagliati alle ortiche
Innanzitutto lavate bene le ortiche, avendo la precauzione di utilizzare un paio di guanti per non urticarvi le mani, poi immergetele in acqua bollente salata e cuocetele per circa 5 minuti, dopodiché scolatele e passatele sotto acqua fredda corrente, quindi stizzatele.
Di seguito versate le farine in una ciotola e aggiungete un pizzico di sale fino, inoltre dopo aver frullato le ortiche insieme a qualche cucchiaio d’acqua, mescolatele alle farine.
Ora unite l’acqua rimasta, poca alla volta e amalgamate, poi sposate il composto sulla spianatoia e impastate, fino ad ottenere un panetto liscio ed omogeneo, quindi ponetelo nella ciotola, coprite con un piatto e lasciate riposare per circa mezz’ora. Nel frattempo fate soffriggere la salvia con due cucchiai d’olio.
Trascorso il tempo necessario, riprendete l’impasto e stendetelo fino ad ottenere una sfoglia di pochi millimetri.
Dopo aver portato a bollore abbondante acqua salata, tagliate la sfoglia a pezzi irregolari, aiutandovi con una rotella.
Immergete la pasta nell’acqua bollente e fate cuocere per 5/6 minuti, poi scolate. Infine condite con il burro di mandorle sciolto con un poco di acqua di cottura, la salvia soffritta e una spolverata di lievito alimentare.
Impiattate e buon appetito!!
Conservazione e note
La pasta fresca si conserva per due giorni in luogo fresco e asciutto, coperta con un canovaccio.
La quantità d’acqua suggerita è indicativa, perché il suo assorbimento dipende molto dal tipo di farina usata, perciò è preferibile non aggiungerla tutta in una volta.
In questo caso, dell’ortica vanno consumate solo le foglie apicali, più tenere e giovani presenti in primavera, prima della fioritura.
Dosi variate per porzioni