buongiornoooooo!!!rieccomi qui a scrivere dopo un periodo di pausa causa viaggi e feste e parenti e cibo e…Non ne posso più,Ahahah!!visto che sono bloccata con la schiena ne approfitto per rimettere in sesto il blog e farvi vedere i famosi purciddruzzi!!ogni famiglia ovviamente ha la sua ricetta e qui dalle mie parti cambia da paese a paese,è stupendo provarne sempre un o diverso ogni anno!questo che vi faccio vedere è “il classico”,per le varianti ci si vede l’anno prossimo!!ihihihij
per 1 kg di purciddruzzi:
- 1kg di farina di semola
- scorza di due arance grattuggiate
- succo di 2 arance
- scorza di un’arancia a pezzetti
- un pizzico di sale
- cannella fresca tritata a volontà
- 200 g di olio d’oliva
- 1 bicchiere di anice
per la mielatura:
- miele in quantità industriale
- zuccherino,mandorle tritate,pinoli o quello che più vi piace
allora come prima cosa scaldare l’olio con le scorze a pezzi dell’arancia
nel frattempo unire alla farina la cannella,la scorza grattugiata,il sale e l’anice
poi unire l’olio e sgranare per bene
per ultimo aggiungere il succo
impastare per almeno 10 minuti,scanalando bene per far sentire all’impasto la forza delle mani
si tramanda che l’impasto va passato da una persona all’altra perché deve avere varie “mani” lavorative :-)….Non chiedetemi perché ma io so così da generazioni di matrone salentine!!!
quindi dopo aver impastato per circa 20 minuti,creare dei cordoncini come quando si vogliono fare gli gnocchi,ma non troppo grandi…tagliarli di circa 2 cm e se volete passateli sul dorso di una forchetta o sulla grattuggia
se volete potete stendere l’impasto e creare dei rombi con il taglia pasta x i ravioli,ma i purciddruzzi sono solo i tozzettini 🙂
una volta finito l’impasto si passa alla frittura rigorosamente in olio di semi di girasole….devono risultare dorati
ora si passa alla mielatura,che in alcune famiglie si fa il giorno stesso,in altre dopo un paio di giorni e consiste nello sciogliere il miele in pentola e man mano aggiungere i purciddruzzi pochi per volta e metterli direttamente nel piatto da servire.
quindi guarnire con quello che più ci piace e se siete miele dipendenti come me,aggiungerne altro e via….magari
