pane con esuberi di lievito madre

pane con esuberi di lievito madre

pane con esuberi di lievito madre

Questo pane con esuberi di lievito madre, nasce dall’esigenza di consumare il lievito che abbiamo rinfrescato da qualche giorno e che per qualche motivo non abbiamo potuto usarlo.
Quante volte puo’ succedere?
Quindi non tutte le volte è necessario rinfrescare per poter fare il pane, l’importante è che il lievito madre non sia acido, pena la resa finale.
Questo pane con esuberi di lievito madre ha in piu’ una sosta di due giorni in frigorifero.
La ricetta è la mia, ma questa volta l’esecutrice è stata la mia amica Mari, quindi anche le foto sono le sue…. Grazie Mari!!!
Mettiamoci a lavoro con
500 gr di farina 0
75gr di esubero di lievito madre liquido
325 gr di acqua
1 cucchiaino di sale
1 cucchiaino di miele

Prepariamo l’impasto del nostro pane con esuberi di lievito madre: mettiamo la farina nella planetaria, aggiungiamo meta’ dell’acqua dove faremo sciogliere il lievito, il miele e cominciamo ad impastare con la foglia in modo grossolano, uniamo piano il resto dell’acqua e continuiamo fino a che avremo una massa ben amalgamata.
Togliamo la foglia ed inseriamo il gancio e passiamo piano piano all’incordatura dell’impasto aggiungendo il sale. Ci vorranno circa 20′. Facciamo riposare la massa per circa 20′. Ribaltiamola sull’asse infarinata e cominciamo a fare in giro di pieghe, aiutandosi con un tarocco, riportando la pasta al centro, premendo delicatamente, rigiriamola sottosopra a formare una palla. Copriamo a campana con una ciotola, per 30′. Ripetere questo tipo di pieghe altre 2 volte, facendo riposare sempre 30′ la pasta fra una piega e l’altra.

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Mettiamo ora l’impasto del nostro pane con esuberi in una ciotola capiente con coperchio ermetico dove riposera’ un’oretta, dopodiché lo metteremo in frigo per 2 giorni.
Riprendiamo la ciotola e lasciamo a temperatura ambiente per circa un’ ora.
Ribaltiamo la massa sull’asse infarinata, stendiamola in un rettangolo e proseguiamo alla formatura del pane, come si vede da foto, portando al centro i lembi arrotolandolo delicatamente fino ad ottenere la forma desiderata.

pieghe pane

Trasferiamo la nostra pagnotta, in un cestino abbondantemente infarinato con la chiusura verso l’alto. Copriamo con un canovaccio pulito e mettiamo a lievitare per circa 2-3 ore, a secondo della temperatura che avremo in casa.
Accendiamo il forno a 250′, inseriamo un pentolino con dell’acqua al suo interno e lasciamoci dentro una leccarda che nel frattempo si scaldera’. A temperatura, togliamo la leccarda e molto velocemente, ma in modo delicato ribaltiamovi il nostro pane con esuberi, massaggiamolo e  pratichiamo dei tagli a nostro piacimento con una lametta o un taglierino ben affilato, tagli precisi, veloci e profondi almeno 7-8mm. Inforniamo ed abbassiamo il forno a 200′, facciamo cuocere per circa 30′ togliendo il pentolino dell’acqua dopo i primi 10′ di cottura. Abbassiamo di nuovo il forno a 180′ per 20′. Gli ultimi 10′ di cottura, lo faremo con spiffero, cioè aprendo leggermente lo sportello del forno.
Lasciamo raffreddare il nostro pane con esuberi di lievito madre, leggermente inclinato, dentro il forno sempre con lo sportello semiaperto.

pane mari (FILEminimizer)

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16 Risposte a “pane con esuberi di lievito madre”

    1. per liquido, si intende un lievito idratato al 100%. esempio: rinfreschi 50 di lievito con 50 di farina e 50 di acqua.il solido rinfreschi usando meta’ acqua…

  1. L ho fatto sabato con la farina di semola una meravigliaaaaaaaaa
    e` la seconda ricetta ke provo.RIUSCITA.Grazie x le vostre ricette siete bravissime.

  2. Ho avuto la pasta madre per due mesi circa poi ho dovuto eliminarla per mancanza di tempo,volevo sapere se si può rinfrescare anche ogni sei giorni,per evitare di dover fare il pane ogni tre giorni.
    Le forme che vengono prodotte e pubblicate invitano a recuperare da qualche spacciatore un pò di pasta madre e cominciare di nuovo con la mia produzione.Grazie

    1. ciao daniela, mi dispiace per la tua pm :/ io ti consiglio di trovare uno ” spacciatore” piu’ vicino a te, non so se sei iscritta gia’ al gruppo della pasta madre su fb ( https://www.facebook.com/groups/lapastamadre/) li’ trovi sicuramente qualcuno. poi ti consiglio di tenere la pm liquida che ha bisogno di meno attenzioni rispetto alla solida. provato io, puo’ stare anche una settimana-10 giorni senza rinfrescare. fammi sapere e chiedi ancora se hai bisogno 🙂

  3. Salve vorrei iniziare con la pasta madre ma come si fa…io sn della provincia di Caserta…ke differenza c’è tra qlla liquida e qlla solida???grazie mille

  4. Ciao ho appena letto la tua ricetta e mi è piaciuta perche’ cosi’ recupero gli avanzi di PM . Volevo sapere una cosa, la sosta in frigo per 2 giorni a cosa serve? è necessaria ?
    grazie mille!

    1. ciao emanuela, vedi che la ricetta ha solo 75 gr di esubero su 500 gr di farina. nell’inverno non ti basterebbe una giornata per farlo, in estate la cosa è diversa: con queste temperature sicuramente ce la faresti. perchè non impasti adesso, visto che hai dell’esubero, fai le pieghe come scritto, lasci partire la lievitazione ed appoggi in frigo, lo riprendi domani, dopo aver fatto acclimatare un’oretta, formi e quando ha lievitato in forma cuoci. la sosta in frigo è utile quando si ha poco tempo per stare dietro agli impasti, in frigo avviene una maturazione dell’impasto e non una vera e propria lievitazione, che come sai necessita di piu’ calore…

  5. sempre io, anche di qua… 🙂
    non riesco a capire dalle foto come si forma il pane…mi mancano due lembi che non so da dove saltano fuori… aiuto!!!

    1. ahahahah luisa!!! rimboccalinell’impasto, poi la chiusura tanto va in alto e quando lievita non lo vedi piu’ 🙂

      1. Il problema è che i lembi li vedo nella tua foto…ma non riesco a capire da dove di escono…riesci a rispiegare per una zuccona?..grazie…

        1. ciao luisa, devi stendere in un rettangolo e poi cominci a formare dalla parte piu’ vicina a te, mettendo al centro il lati, proseguendo fino alla fine, comunque sia tu forma come è meglio per te, ognuno alla fine ha il suo metodo 🙂

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