Frittura di pesce, vino bianco fresco ed il mare. Cosa chiedere di più nella bella stagione? Per quanto il fritto non sia salutare e sia poco digeribile, si può provare a renderlo un pò più “healthy” o salutare e meno pesante per la digestione. Il fritto di pesce lo friggo sempre in friggitrice, quella bianca grande che mi ha regalato l’Adelina. La uso solo per questo, poi la pulisco e sgrasso bene, l’asciugo all’aria e al sole e la ripongo. Ci vogliono circa 2,5 lt di olio per friggere ma la riuscita è già per metà garantita. Aggiungo una nota: l’unico pesce che friggo sempre al padellino è l’acciuga. La regina. Alcuni consigli per friggere un buon fritto chiaro, dorato e croccante in friggitrice.
Il mio vademecum per friggere il pesce è questo:
Olio per friggere buono (io mi trovo bene con Zucchi) o olio di arachide. Temperatura 175°.
Pulire il pesce, squamarlo e sciacquarlo bene ed asciugarlo.
Usare semola di grano duro per infarinare il pesce o un misto farina/semola , renderà la frittura più croccante.
Una volta infarinato, il pesce deve essere scosso per perdere la panatura in eccesso.
Immergere il pesce in friggitrice quando l’olio è ben caldo.
Partire con il pesce di dimensioni maggiori (se avete un pò di paranza come triglie, aguglie, merluzzetti, soglioline), poi calamari e per ultimi gamberi (che necessitano meno di 1 minuto di frittura).
Asciugare bene su carta assorbente e poi servire ben calda.
Le verdure che si vogliono aggiungere (cipolla, cimette di cavolfiore, zucchina, carota, melanzana, fiori di zucca, zucca) – tranne la patata- andranno infarinate e passate nell’ uovo sbattuto prima di essere fritte in olio.
La salvia fritta a me piace molto e quando è stagione ed ha delle belle fogliolone la passo nella farina e la friggo per pochi secondi.