La frittura di paranza della Costa Toscana

La frittura di pesce è sempre una buona occasione per sedersi a tavola, è uno di quei piatti che fa festa sia che lo si mangi da soli e, ancor meglio, in compagnia. Lungo la Costa Toscana è una frittura diffusa e prelibata, ben diversa dalla solita frittura di calamari e gamberi, spesso decongelati e stopposi. La paranza è una frittura fresca, il pescato del giorno. Prende il nome di paranza da una tipica barca da pesca usata per la pesca a strascico ed è composta da pesci di piccolo taglio. Veramente deliziosa, basta un velo di farina ed un buon olio a temperatura per avere una frittura eccellente, saporita e croccante. La fortuna di vivere a 1 chilometro dalla Costa è anche quella di poter reperire e cucinare del buon pesce fresco. Se non l’avete mai provata ve la consiglio, è vero, c’è la lisca, ma i pesciolini ben fritti possono essere gustati in un sol boccone.

Per preparare un’ottima frittura di paranza occorre veramente poco, oltre la materia prima, farina, semola, olio di arachide e sale.

Nel video mi sono ripresa mentre friggo i pesciolini , triglie, naselli, acciughe, cicale. Dopo averli puliti deliscandoli ma lasciando la testa ai pesciolini, li passo, pochi per volta in farina e semola di grano duro, li scuoto e poi li tuffo in olio bollente. Bastano pochi minuti ed il fritto è pronto. Da mangiare caldissimo.

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Pubblicato da cookinprogress

Il mio nome è Monica e mi piace cucinare, autodidatta curiosa dal forte istinto. Ci si prova senza prendersi troppo sul serio...

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