Le triglie non sono tra i miei pesci preferiti, e qua so già che qualcuno storcerà il naso leggendo la mia affermazione…, le trovo troppo liscose ed il loro sapore “terroso” non mi appassiona, ma quando Carlo mi ha portato a casa le trigliette pescate e già pulite e sfilettate, bè ho pensato di farle alla Livornese, un classico davvero semplice e buono. Livorno è una città di mare dall’incredibile tradizione culinaria legata al pesce. E le triglie ne sono un ottimo esempio, tanto che già Pellegrino Artusi ne La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene ne parlava, sottolineando come il periodo migliore per l’utilizzo di questo pesce fosse tra settembre e ottobre. Eppure, la storia delle triglie alla livornese è indissolubilmente legata anche alla sua comunità ebraica che insegnò e influenzò la cultura locale con l’utilizzo dei pomodori in cucina.
Ingredienti
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600 g Triglie (sfilettate)
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400 g Polpa di pomodoro
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1 spicchio Aglio
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1 mazzetto Prezzemolo
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q.b. Peperoncino
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q.b. Olio extravergine d'oliva
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q.b. Sale
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2 bicchieri olio di arachide
Preparazione
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Sciacquare i filetti di triglia e asciugarli con carta assorbente. Scaldare l’olio di arachide e friggere i filetti per pochi minuti
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Asciugare le triglie su carta assorbente e preparare il sughetto di pomodoro
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Far rosolare un trito di aglio, prezzemolo (abbondante) e peperoncino. Aggiungere la polpa del pomodoro e far andare, salare. Il sugo dovrà ritirarsi leggermente e non essere acquoso.
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Sistemare in una pirofila le triglie e cospargere con il sugo in modo da coprirle. Lasciare riposare per un paio d’ore prima di servire. Più riposano più saranno saporite!
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