Cevapcici, dall’ Oriente a Trieste passando per i Balcani

Questo saporito secondo a base di carne tritata, aromatizzato con una miscela di spezie e con la cipolla, ha radici prettamente medio-orientali. Sì perché questo piatto ha origini lontane, nei paesi musulmani prima per diffondersi poi nei Balcani ed arrivare a Trieste, Udine e Gorizia. Un solo nome, un piatto saporito ma ricette diverse a seconda della zona di provenienza e della cultura religiosa di chi lo prepara: già perché la cultura religiosa, sin dalla notte dei tempi, ha trovato posto in cucina!
La tradizione di polpettine di carne da cucinare alla brace è turca, ed è giunta nei Balcani dopo l’occupazione Ottomana della Serbia e delle terre limitrofe. Successivamente questa tradizione si è spostata ancora più a nord. A seconda del paese di provenienza le polpette possono contenere carne di montone, agnello, vitello, manzo, o maiale. Nei paesi di origine musulmana si facevano e si preparano tuttora con carne di montone o agnello, nei Balcani vista la presenza di ampi pascoli si usa in prevalenza più la carne di manzo e vitello, mentre più si sale verso l’Austria la composizione delle polpette si arricchisce di carne di maiale. A Trieste si trovano spesso di carne di maiale o di carne mista di maiale e manzo.
Trovare questo piatto di origini così lontane a Trieste non deve stupire: questa è una terra di confine, che ha visto tanti passaggi e tanti popoli diversi, è una città che accoglie usi e tradizioni di altre genti con grazia ed eleganza, arricchendo ogni spunto ricevuto e dando un tocco personale a ciò che viene da lontano. Così vale pure per questo piatto di carne. Ma i cevapcici non sono solo carne, ingredienti fondamentali sono cipolla e spezie, questi due elementi conferiscono un sapore particolare alla carne. Le spezie utilizzate sono diverse a seconda della zona ma la paprika è onnipresente, conferisce sapore, aroma ma anche quel bel colore rossastro che contraddistingue queste “polpette”. Poi c’è chi aggiunge maggiorana, chi molto pepe, chi poco pepe, poco importa: la cucina è democratica, ad ognuno il diritto di farsi i cevapcici suoi!
Una nota a parte merita l’etimologia del termine: la parola cevap ha la stessa radice araba della parola kebab che è un termine turco che indica la carne alla griglia. Infine qualche consiglio per gustarli al meglio: vanno mangiati caldi, appena preparati, accompagnati, se si è dotati di parecchio coraggio, da cipolla fresca cruda. La salsa di accompagnamento consigliata per questo antico piatto è l’ajvar. L’ajvar è una salsa in uso nei Balcani costituita da peperoni, melanzane e peperoncini: a seconda della quantità di quest’ultimo ingrediente la salsa può essere dolce, piccante o molto piccante.

  • Preparazione: 15 Minuti
  • Cottura: 15 Minuti
  • Difficoltà: Bassa
  • Porzioni: 2 porzioni
  • Costo: Economico

Ingredienti

  • 200 g Carne bovina (chianina macinata)
  • 200 g Carne di suino (macinata)
  • 100 g carne di agnello (macinata)
  • 1 cipolla (piccola)
  • 2 spicchi Aglio
  • 2 cucchiai Vino bianco secco
  • 2 cucchiai Prezzemolo (tritato)
  • q.b. Olio extravergine d'oliva
  • q.b. Sale
  • 4 falde peperone (grigliato)
  • 4 cucchiai mayonese
  • 1 cucchiaio Senape rustica (rotisseur)
  • 3 cucchiai Paprika

Preparazione

  1. Tritare molto finemente uno spicchio d’aglio e la cipolla.

  2. In una boule mescolare la carne trita, unire la cipolla e l’aglio tritate, un cucchiaio di prezzemolo tritato, la paprika, il vino ed un cucchiaio di olio. amalgamare bene il tutto e far riposare.

  3. Nel frattempo spellare le falde dei peperoni grigliati e metterli nel mixer assieme ad un cucchiaio di olio evo,  una punta d’aglio ed il prezzemolo avanzato, tritare grossolanamente. Salare.

  4. Far rosolare la salsa di peperoni una decina di minuti in modo che ritiri dalla sua acqua.

  5. Riprendere il nostro macinato e formare dei cilindretti stringendo nel palmo della mano il ripieno. A questo punto si possono grigliare o passare in padella.

  6. Cuocere in padella con poco olio evo devono formare una bella crosticina, girare di tanto in tanto e salare a piacere.

  7. Servire caldi con la salsa di peperone e la salsa con mayonese e senape. Uno tira l’altro !

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Pubblicato da cookinprogress

Il mio nome è Monica e mi piace cucinare, autodidatta curiosa dal forte istinto. Ci si prova senza prendersi troppo sul serio...

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