Il polline

Questa polverina di colore giallo, marroncina, viene raccolta e impacchettata dalle api in quantità notevolmente superiori all’esigenza, per cui gli apicoltori hanno pensato di raccoglierne una parte semplicemente applicando una griglia all’ingresso dell’arnia, in modo che l’ape, entrando, ne possa perdere una parte che viene raccolta in cassettine apposite. Una delle caratteristiche del polline è proprio la fragranza che emana: profumata, gradevole e dolce. Ma lo stesso non si può dire del sapore, infatti il polline viene solitamente consumato sciolto in altre bevande come thè, latte o yogurt, piuttosto che consumato così com’è.

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Nei cambi stagionali e soprattutto per affrontare l’autunno in maniera positiva prendiamo l’energia che ci manca e che ci serve dal polline.
Si tratta infatti di un portentoso integratore naturale: poiché contiene tantissime sostanze e micronutrienti che stimolano le difese immunitarie e l’attività del sistema enzimatico antiossidante, con benefici su tutti i sistemi corporei. Il polline, infatti, è una ricca fonte di selenio che contrasta l’azione invecchiante dei radicali liberi e, in sinergia con la vitamina E, tonifica muscoli e cuore. Contiene anche un’alta dose di vitamina C, che rafforza il sistema immunitario, e un aminoacido, la lisina, che  protegge il cuore. Grazie alla vitamina C il polline aiuta inoltre a combattere infiammazioni e stress, a eliminare le tossine e a rafforzare mucose e capillari. Un’altra vitamina ben rappresentata è la A sotto forma di betacarotene: protegge mucose, occhi e vista, sovrintendendo all’attività dell’ipofisi e alla regolazione del sonno. Il polline contiene aminoacidi, ferro, vitamine del gruppo B, acido folico, manganese e niacina, che rigenerano ormoni e tessuti nervosi. E’ presente anche la vitamina D, che protegge le articolazioni. Altri due aminoacidi (tirosina e metionina) combinati con lo iodio sovrintendono al corretto funzionamento della tiroide. Lo zinco e l’acido glutammico, infine migliorano l’attività dei neuroni.

Il polline  stimola l’organismo e lo aiuta a prevenire le aggressioni microbiche, rafforzandone le difese. Regolarizza le perturbazioni funzionali, riequilibrando i metabolismi fragili. Ridona forza ai convalescenti, alle persone affaticate, indebolite, intossicate. Aiuta le persone che soffrono di anoressia a ritrovare l’appetito e riacquistare peso. E’ raccomandato in tutti i casi di decalcificazione, rachitismo, ritardi nella crescita, allattamento. È  anche un eccellente rimedio contro l’anemia. Combatte l’affaticamento intellettuale, la nevrastenia, l’astenia. Migliora l’attività del cervello, il lavoro intellettuale, la memoria. Regolarizza le funzioni intestinali, ristabilisce le funzioni dell’intestino perturbato da costipazione cronica o diarrea. Combatte la colite, gli stati fermentativi, è sussidiario nei trattamenti di colibacillosi, grazie alla sua azione attiva sui batteri intestinali patogeni.

Inoltre, il polline è l’alimento per eccellenza dell’intestino, lo si può definire ‘agente di polizia’ dell’intestino. Grazie alla rutina combatte efficacemente la caduta dei capelli. È ottimo contro l’astenia sessuale e l’impotenza. Aiuta a combattere l’invecchiamento precoce e la senescenza.

La dose quotidiana di polline consigliata è di un cucchiaino al giorno, meglio al mattino a colazione: poiché ha un effetto tonico, è meglio evitarlo alla sera. Per un’azione d’urto nei periodi di forte stanchezza, si può arrivare a 3 cucchiaini nell’arco di 24 ore. La “cura” può durare circa un mese: va ripetuta in primavera e in autunno se non si è presenza di casi particolari come convalescenze, depressione, immunodeficienza. In questo caso la terapia può durare anche per 2-3 mesi. Il polline (che in commercio si trova in versione disidratata) va sempre masticato bene ma, se non si gradisce il suo sapore, può essere mescolato a yogurt o miele.

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Pubblicato da cookingtime

Cucinare. Un modo unico per rilassarsi e perdersi tra mille profumi.