Avrete sicuramente notato che in molte nelle mie ricette uso la farina di manioca. Ad essere onesta mi ci sono imbattuta per caso e da quella volta non posso piu’ farne a meno. L’adoro e la metterei veramente ovunque; dalla farofa (piatto tipico brasiliano a base di farina di manioca), alla verdesca con panatura di manioca o al tonno ai semi di chia. Insomma ovunque 😀
Ma conosciamola un po’ meglio.
La manioca e’ una pianta originaria del sudamerica ed è la terza più importante fonte di carboidrati (senza glutine) nell’alimentazione dei paesi tropicali. La farina di manioca (o cassava) si ricava dalla radice a tubero di questa pianta, che sono ricche di amido, calcio, fosforo e vitamina C. Contengono tuttavia scarsissime quantità di proteine e altri nutrienti. Le varietà di manioca sono classificate in “dolci” o “amare”; la polpa della radice di manioca dolce può essere mangiata cruda (la consistenza e il sapore ricordano vagamente la castagna cruda), mentre quella della manioca amara è tossica, e deve essere elaborata.