Cucinare ad “Impatto Zero”

Ebbene sì, la sostenibilità ambientale invade anche il campo culinario. Sono semplici e piccole regole che, a pensarci, i nostri nonni hanno sempre seguito, ma con gli anni del benessere economico sono state abbandonate per seguire pigrizia, capricci e mode.
• Rispettare i tempi della natura: no alle pesche a Natale, no alle arance in estate. Comprare solo prodotti di stagione, che oltre tutto sono indiscutibilmente più buoni
• Riciclare gli avanzi: il pane raffermo può essere riutilizzato per fare canederli o polpette e, se tritato, regala un ottimo pangrattato utilizzabile per panature o per gratinare le verdure al forno; le verdure cotte avanzate si possono ripassare in padella il giorno seguente, oppure usare per condire la pasta, a sua volta la pasta avanzata può essere utilizzata per arricchire gustose frittate.
• E’ possibile ridurre il consumo domestico dell’acqua installando sui rubinetti aeratori e limitatori di portata, il flusso di acqua sembrerà più forte, ma sarà composto da meno acqua e più aria. I rubinetti provvisti di aeratore possono ridurre il flusso di acqua del 30-40%.
• Elettrodomestici: mettere in funzione la lavastoviglie solo quando è a pieno carico. Sarebbe buona cosa avere un frigorifero di Classe A. E’ utile inoltre ricordare di far raffreddare il cibo caldo prima di metterlo in frigorifero, scongelare il cibo passandolo dal congelatore al frigo e di tenere aperto lo sportello non più del tempo necessario. Così facendo, la bolletta sicuramente calerà.
• E’ consigliabile inoltre bere acqua del sindaco: è gratis, è buona e non necessita di imballaggi, di trasporto e di stoccaggio.
• Mettere il coperchio sulla pentola: è possibile risparmiare fino a un quarto dell’energia necessaria per la cottura. Ancora meglio, nel caso di cotture prolungate, sono le pentole a pressione e a vapore che consentono di risparmiare circa il 70%! Inoltre è buona regola far bollire solo l’acqua che realmente ci serve (se per esempio dobbiamo fare solo una tazza di the)
• E infine, ovviamente, spegnere le luci che non servono, scollegare i carica-batteria e usare bene le tende: facendo entrare il sole che scalda per irraggiamento nelle ore più tiepide delle giornate invernali e creando penombra nelle calde giornate estive.

4 Risposte a “Cucinare ad “Impatto Zero””

  1. ciao ma che bel blog e quante cose interessanti hai da dire! Ti ho appena inserito nel blog roll della home page di Giallo Zafferano 🙂 te lo meriti! sei proprio brava!
    Un abbraccio
    Martina

  2. Grazie per questo bell’articolo, è utile che qualcuno ci ricordi queste sempici aòccorgimenti.
    Oramai la sostenibilità non è più una scelta moralista e ambientalista, ma una necessità. Io sono un grande sostenitore della pentola a pressione, e ottengo anche delle “ottime” ricette.
    Avremmo un desiderio, vedere le foto del pandoro farcito e relativa ricetta.
    Un abbraccio

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