Piatti salentini

FRISELLA SALENTINA la ricetta originale

La frisella, o frisa, è un alimento della tradizione povera salentina. Nasce dall’esigenza contadina di poter avere sempre a disposizione una fonte di nutrimento proprio quando il pane fresco era considerato un lusso per pochi.
Infatti la frisella è una sorta di puccetta impastata con acqua, sale, lievito e farina di grano duro, mixata a volte con farina d’orzo. Farina questa ancora più povera proveniente infatti da un cereale spesso destinato all’alimentazione del bestiame. Le farine raffinate erano destinate ai “signori”. I contadini utilizzando il grano duro e l’orzo ottenevano un pane compatto, dalla consistenza grezza e dal gusto deciso.
La frisella veniva dapprima cotta nel tradizionale forno a legna, che spesso veniva acceso una sola volta la settimana e riuniva tutta la comunità per cuocere quello che si poteva. Poi una volta spento si lasciavano ad asciugare un giorno intero tagliate a metà nel forno ancora caldo. In questo modo diventava completamente asciutta e dura, e poteva essere conservata per mesi.
Così oggi, come allora, all’occorrenza vene fatta rinvenire nell’acqua (termine specifico dialettale “sponzare” nell’acqua) ed è pronta per essere condita nei modi più disparati. Dal semplice olio e pomodoro, passando per i tradizionali “pummidori schiattariciati” (ovvero pomodorini saltati in padella) fino alle versioni gourmet con polpi scottati o altro. Ce n’è davvero per tutti i gusti!
Oggi vi mostro l’originale ricetta delle frittelle salentine, il vero metodo di impasto, lavorazione e cottura per poterle replicare a casa vostra in pochi e semplici passaggi. Mettiamoci al lavoro!

  • DifficoltàMedia
  • CostoEconomico
  • Tempo di preparazione30 Minuti
  • Tempo di cottura1 Ora 15 Minuti
  • Porzioni8
  • Metodo di cotturaForno
  • CucinaItaliana

Ingredienti

  • 500 gfarina di grano duro
  • 280 gacqua
  • 10 glievito di birra fresco
  • 10 gsale

Preparazione

  1. Sciogliete il lievito in metà parte di acqua tiepida.

    Disponete la farina a fontana sul piano da lavoro mescolata con il sale.

  2. Quindi iniziate a lavorare con la punta delle dita aggiungendo poca il composto di acqua e lievito.

  3. Poi continuate ad aggiungere la restante acqua fino ad ottenere un panetto liscio e compatto.

    Quindi ponetelo in una ciotola, copritelo con pellicola e lasciatelo lievitare per circa un’ora.

  4. Trascorso il tempo di lievitazione, trasferite l’impasto sul piano di lavoro e dividetelo in porzioni da circa 100 g ciascuna.

  5. Assottigliate ogni pezzo facendolo leggermente affusolato all’estremità e attorcigliatelo su se stesso. Continuate così per tutti i pezzi e accoppiateli tra loro unendoli nel punto in cui avete bloccato le estremità. Questo è un piccolo trucchetto per far in modo che in cottura non si aprano perché lievitando faranno forza l’uno sull’altro.

  6. Quindi disponete le frittelle in teglia rivestita con carta forno, copritele con pellicola e lasciatele lievitare un paio d’ore.

  7. Poi cuocetele in forno caldo preriscaldato a 220 gradi per circa 15 minuti. Poi sfornate e lasciate intiepidire.

    Altro consiglio: non fatele raffreddare troppo, altrimenti saranno troppo dure e farete difficoltà a tagliarle.

  8. E’ giunto il momento del taglio. Potete farlo semplicemente con un coltello, ma non avrete lo stesso risultato. Come vedete dalla foto, quelle in basso a destra sono più lisce, e non hanno la caratteristica grana della frisella.

  9. Per ottenete quella tipica ruvidezza, Dovete tagliarle con uno spago, va benissimo lo spago da cucina.

    Dovrete arrotolarlo attorno alla frisella e tirare fino a fargliela attraversare tutta così da tagliarla.

    Tradizionalmente si utilizza una “collana” a cui è appeso un filo di spago e si taglia tirando la frisella tra le due mani avvolgendole attorno lo spago e aiutandosi facendo forza col collo, perché appunto come vi dicevo in precedenza, se le frittelle si raffreddano diventano dure.

  10. Una volta tagliate tutte le frittelle, disponetele in teglia con la parte interna rivolta verso l’alto, e cuocetele ancora una volta a 160 gradi per almeno 1 ora, finché saranno completamente asciutte e dure.

  11. Ecco pronte le vostre frittelle fatte in casa, da gustare farcite a piacere!

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2 Commenti

  • Sigismondo lecce

    Niente di più sbagliato….1 va usato il lievito madre, 2 l’impasto va arrotolato a spirale di almeno 3 cerchi (questi nel video sembrano taralli)-3 la frisella una volta cotta non va tagliata con il coltello ma spaccata con un fil di ferro per mantenere una certa rugosità sulle due metà

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