Tutti conosciamo il sapore di quei minuscoli pezzi di sfoglia ripiena di pesto fatto con la carne i cappelletti. Oggi dedico un poco di tempo alla mia regione: l’Emilia Romagna. E’ una terra di gente solare, audace, tosta, alla mano, ma soprattutto buongustaia!!! Si varia dai tanti prodotti tipici Parmigiano Reggiano, Lambrusco, Erbazzone, Prosciutto crudo di Parma, Prosciutto cotto di Vignola, Salame di Felino, frutta/verdura e, per non parlare delle pietanze tipiche dalle Tagliatelle alla bolognese, alle Lasagne, ai vari tipi di Tortelli, e per finire i Cappelletti… Questi sono solo alcuni esempi del nostro panorama culinario. Ecco la mia ricetta per fare i cappelletti
Per non perdere le mie ricette seguitemi su Facebook.- DifficoltàMedio
- CostoMedio
- Tempo di preparazione2 Ore
- Tempo di cottura10 Minuti
- Porzioni4 Persone
- Metodo di cotturaFornello
- CucinaRegionale Italiana
Ingredienti
Per la pasta sfoglia
- 400 gFarina 0
- 4Uova
Per il ripieno
- 500 gMacinato di carne misto
- 170 gParmigiano reggiano
- 1Uova
- q.b.aromi e odori
- q.b.Pane grattugiato
- q.b.Noce moscata
- q.b.Sale
- q.b.Olio extravergine d’oliva
- q.b.Burro
Strumenti
- Ciotola
- Rotella dentata
- Sfogliatrice
- Spianatoia
- Tegame
Preparazione
Per prima cosa prepariamo il ripieno. Mettere sul fuoco un tegame con una noce di burro e un filo d’olio evo, inserire gli odori e gli aromi, tra cui la cipolla, il sedano, la carota, rosmarino, salvia, aglio e lasciarli appassire. Appena il soffritto di verdure è pronto aggiungere il macinato di carne e lasciarlo asciugare del tutto dall’acqua che si crea. La carne deve risultare ben asciutta quasi secca. Togliere dal fuoco e lasciare raffreddare. Prendere una terrina mettere la carne, il Parmigiano Reggiano, l’uovo, la noce moscata e amalgamare il tutto. Se il composto dovesse risultare troppo umido aggiungere un pò di pangrattato, deve risultare come quello per fare le polpette, bel compatto. Aggiustare di sale. Riporre il ripieno pronto nel frigo.
Dedichiamoci ora alla sfoglia. Su una spianatoia disporre a fontana la farina e nel centro mettere le uova, impastare il tutto sino a quando diventa omogeneo. Questo passaggio è possibile eseguirlo nella planetaria e attendere che l’impasto si stacchi dalle pareti della ciotola. Dalle nostre parti è usanza tirare la sfoglia con il mattarello, ma per velocizzare il tutto e, per le meno esperte si può utilizzare la macchina apposita. Tiriamo la sfoglia a uno spessore di 1 o 2 millimetri prendere il ripieno e disporlo sulla sfoglia con delle palline di un cm al massimo e distanziandole di circa tre cm l’una dall’altra. A questo punto coprirle rigirandole su se stesse, comprimerle facendo uscire l’aria e tagliare la pasta in esubero come nella foto che segue:
Una volta fatto questo passaggio dividerli con la rotellina formando tanti rettangolini tipo dei ravioli in mignatura. Prendete un cappelletto appena formato, girate le due punte attorno all’indice della mano sinistra e unite i due angoli di pasta esterna premendola bene. (vedere foto)
Qui ho cercato di semplificare la chiusura del cappelletto per agevolare le meno esperte. Continuare sino alla fine degli ingredienti. Una volta era nostra tradizione che nonne, mamme e figlie si riunivano per fare i cappelletti, specialmente sotto alle feste dove sono tradizione mangiarli.
I cappelletti si cuociono rigorosamente nel brodo di carne, ma molti li gradiscono anche in tanti altri modi: tipo al ragù, con prosciutto e piselli, gratinati a voi la scelta di cucinarli nel modo preferito.BUON ASSAGGIO DALLA MIA REGIONE!!!
Differenza tra cappelletto reggiano e tortellino modenese
I cappelletti che faccio e che mi sono stati tramandati da madre in figlia sono quelli descritti nella ricetta, con carne cotta. I miei cappelletti si differenziano da quelli romagnoli nella farcitura: dove vengono fatti solo con il formaggio.
Altro enigma sono i tortellini: quelli modenesi fatti anche loro con gli ingredieniti sopra elencati, ma vengono piegati in modo differente (come si può vedere nella foto sottostante). Anche i tortellini modenesi si differenziano da quelli bolognesi nella farcitura: a Bologna utilizzano un pesto di carne cruda.
Consiglio
Il mio consiglio è quello di utilizzare ingredienti di prima qualità specialmente il Parmigiano Reggiano. I cappelletti si possono conservare nel congelatore per alcuni mesi. Per chi non digerisce il brodo di carne (soprattutto di cappone) può sostituirlo con quello più leggero di pollo. I cappelletti sono un primo da portare in tavola soprattutto nelle feste e varie ricorrenze.