Il pane casalingo a lunghissima lievitazione è un pane semplice, preparato con lievito madre e fatto lievitare per circa 48 ore.
La lunga lievitazione in frigo permette di utilizzare poco lievito e di ottenere un pane soffice e alveolato, facilmente digeribile e conservabile a lungo.
Con pochi accorgimenti e un po’di pazienza la casa si riempirà dell’impagabile profumo di pane casalingo!
Pane casalingo a lunghissima lievitazione
Ingredienti:
- 250 g di farina 0
- 50 g di farina manitoba
- 60 g di lievito madre rinfrescato
- 220-230 g di acqua
- 1 cucchiaino di malto d’orzo (o di miele)
- 1 pizzico di sale
Sciogliete il lievito madre in 100 g di acqua tiepida, insieme al malto d’orzo. Setacciate le farine e mettetele in una ciotola (o nella planetaria). Aggiungete il lievito e cominciate ad impastare. Aggiungete ancora un pochina di acqua, il sale e spostatevi su un piano per lavorare l’impasto (se utilizzate la planetaria impastate con il gancio apposito,circa a velocità 2). Aggiungete l’acqua poco alla volta, aspettando che venga assorbita bene prima di aggiungerne altra. Quando l’impasto sarà liscio ed omogeneo (ci vorranno circa una quindicina di minuti) formate una palla e mettetela in una ciotola per un’oretta, coperta da un panno.
Trascorso questo tempo date un giro di pieghe e rimettete di nuovo l’impasto nella ciotola:
Fate riposare di nuovo per un’oretta e poi date ancora un giro di pieghe.
Mettete di nuovo nella ciotola, coprite con la pellicola e mettete in frigo per circa 40-48 ore. Trascorso questo tempo riprendete l’impasto e fatelo acclimatare per una mezz’oretta.
Rovesciatelo su un piano e date una forma al vostro pane (io ho formato un filoncino).
Adagiate il vostro pane casalingo in un cestino ricoperto con un panno e ben infarinato. Coprite ancora con il panno e fate lievitare per circa 5 ore, fino a raddoppio.
Infornate a 210° dopo aver bagnato con dell’acqua fredda le pareti del forno e fate cuocere per circa 50-60 minuti.
Sfornate il vostro pane casalingo e fatelo raffreddare su una griglia prima di gustarlo!
Se amate realizzare il pane in casa vi consiglio di provare anche il pane di semola e il pane integrale!
Ciao,
volevo farti due domande circa questo metodo di panificazione che hai esposto.
1) Ipotizzando una maggior quantità di impasto, la pirlatura quando la faccio? Prima dell’ultima lievitazione fuori frigo?
2) Come faccio a tirar fuori, senza distruggerlo, il lievitato dal cestino e dal canovaccio?
Spero potrai aiutarmi… grazie in ogni caso.
Ciao Mauro,
per quanto riguarda la prima domanda io di solito la faccio nell’ultima lievitazione e po’ dò la forma! Se aumenti la quantità di impasto io ti consiglio di fare una pezzatura e realizzare un paio di pagnotte, almeno sono più facilmente lavorabili.
Per togliere il pane dal canovaccio devi acquisire un pochino di manualità, se lo fai delicatamente vedrai che il tuo pane non si rovinerà!