Massa e Carrara, blog tour in una perla della mia Toscana!

La provincia di Massa Carrara è una zona collocata nella parte più a Nord della mia Toscana, una zona meravigliosa e per me quasi sconosciuta, che ho potuto conoscere ed apprezzare grazie al Blog Tour organizzato da AIFB (l’associazione italiana food blogger) in collaborazione con l’ente Turismo Massa e Carrara.
Sono iscritta da poco all’AIFB e devo dire che farlo è stata un’ottima scelta. L’associazione è formata da componenti giovani, con un sacco di idee, volte a valorizzare il nostro meraviglioso territorio sia in senso culturale che, ovviamente, culinario…cose che spesso e volentieri viaggiano di pari passo.
Quando mi è stato comunicato di essere stata scelta per partecipare a questo blog tour sono stata davvero contenta perché, benché toscana, non ho mai visitato in maniera approfondita questa zona.
Inoltre il poter affrontare questo viaggio in ottima compagnia è stato un valore aggiunto. Le mie colleghe blogger, alcune conosciute e altre piacevoli scoperte, sono state delle compagne di viaggio fantastiche e voglio proprio partire presentandole e ringraziandole per questi tre giorni stupendi. Prima di tutto devo ringraziare l’organizzatrice e l’anima di questo blog tour, Stefania del blog Dolcissima Stefy, che è stata un fantastico cicerone, ci ha fatto divertire e mantenere i tempi serrati di questo blog tour. Le mie compagne di viaggio invece sono stata Serena di Cucina Serena, Aylin di Una famiglia in cucina, Micaela di Le ricette di Michi, Maria Rosaria di Cucina Casereccia e Gabriella di In cucina con mamma Agnese.
Curiosi di scoprire tutte le meraviglie di Massa e Carrara? Continuate a leggere*_*
massa carrara blog tourGiorno 1 – 13 Ottobre 2017

Partenza di prima mattina dalla stazione, emozionantissima e accompagnata da un sole splendido!
Mentre sono in viaggio mi documento un po’ sulla provincia di Massa Carrara. La spettacolarità di questa zona è che fonde mare e terra in un contrasto creato dalla natura davvero unico e particolare. In pochi chilometri trovate il mare di Marina di Massa (Bandiera Blu anche nel 2017) e le cave di Marmo di Carrara, un vero e proprio patrimonio che ha dato lustro e notorietà a questa zona, passando per i vigneti del Candia, che effettuano un’agricoltura definita eroica, in quanto posti quasi in montagna, con un dislivello che arriva fino al 70%, potete quindi immaginare le condizioni di coltivazione in questa zona!
Arrivate alla stazione veniamo recuperate dalla fantastica Stefy che, con un pulmino messo a disposizione dal comune, ci porta all’Hotel Villa Undulna-Terme della Versilia, situato a Cinquale di Montignoso, a pochissimi chilometri anche dalla famosa Forte dei Marmi.

Terme della Versilia

La storia di questo Hotel è davvero particolare: mentre veniva costruito è stata scoperta una polla di acqua bromo-sulfurea e quindi è stato ampliato anche con il centro termale. Si tratta di un vero e proprio posto da sogno, perfetto sia per le famiglie che per coppie in cerca di relax. Inoltre oltre ai trattamenti termali, di tutti i tipi e perfetti per rilassarsi e rimettersi in forma, è possibile godersi anche il favoloso mare posto davvero a pochissimi metri dall’Hotel. Insomma, un posto che vi consiglio assolutamente di provare!! Qui ci hanno accolto benissimo, mettendoci a disposizione una suite davvero fantastica…mi sono sentita una vera e propria regina!!

Dopo aver lasciato la valigia siamo partite alla volta di Marina di Massa, per visitare l’Istituto “Giuseppe Minuto”, un professionale riservato ai Servizi enogastronomici e Ospitalità alberghiera. Il posto è davvero meraviglioso, non ha affatto l’aspetto di una scuola. E’ stato ricavato da una vecchia colonia ed ha l’aspetto di un vero e proprio albergo, con tanto di reception-segreteria e scalinata da struttura di inizio 900! La preside, i professori e gli studenti ci hanno accolto in maniera meravigliosa, raccontandoci tutti i piatti della tradizione massese e carrarina che avevano preparato per noi. Mi hanno trasmesso davvero l’amore per la loro terra e per il loro lavoro e penso che la scuola dovrebbe insegnare proprio questo! Abbiamo mangiato divinamente, scoprendo tantissimi piatti, uno più buono dell’altro! In assoluto il mio preferito sono stato le cozze ripiene, che vengono riempite con un impasto formato da mortadella, pane ammollato, aglio, prezzemolo, uova e parmigiano e poi cotte in una salsa di pomodoro passato, aglio e prezzemolo. Ne avrei veramente mangiate una padella intera*_* Abbiamo poi assaggiato la Cucina massese, una zuppa di borlotti ed erbe di campo, a cui può essere aggiunta anche la farina di mais per ottenere la Polenta ficca, le Lasagne stordellate, un piatto di recupero formato da pasta all’uovo verde e ragù, il Baccalà Marinato, infarinato, fritto e poi conservato in una marinata preparata con rosmarino, salvia, aglio, aceto e concentrato di pomodoro, la Torta di riso, una torta a base di riso e crema aromatizzata con un mix di liquori e infine un millefoglie di farina di castagne e ricotta aromatizzata al miele della Lunigiana DOP, prima DOP per il miele di acacia e castagno. Questi ragazzi diventeranno famosi…;-)

Istituto alberghiero

Finito il meraviglioso pranzo ci siamo congedati e ci siamo spostati sulla spiaggia di Marina di Massa e qui abbiamo assistito a qualcosa di davvero meraviglioso! Conoscete i bilanciatori di pietre? Si tratta di uno sport di rilassamento, dove dei veri e propri fenomeni impilano pietre creando delle strutture meravigliose e che vanno davvero contro le leggi della natura*_*

Stone balance

Il 19 e 20 Maggio si svolgerà a Marina di Massa il raduno mondiale dei bilanciatori di pietre, se passate da quelle parti dovete assolutamente andare a vedere! Potete ammirare le loro creazioni anche sulla pagina SBAM!

Dalla spiaggia ci siamo poi spostati a Massa dove abbiamo visitato il Castello Malaspina, posto al di sopra della città, una rocca meravigliosa, esternamente in stile medioevale, ma con un chiostro e gli interni invece in stile rinascimentale. Il contrasto è meraviglioso, una commistione tra pietra e marmo che lascia senza fiato…dovete assolutamente visitarlo! I Malaspina hanno governato il territorio per molti anni, creando una piccola signoria tra Genova e Firenze. All’interno del castello, ogni due anni, in Primavera, viene organizzato lo Spino Fiorito, una festa dedicata ai vigneti della zona! Deve essere uno spettacolo splendido.

Castello MalaspinaDa qui ci siamo spostati nel centro di Massa, dove si trova la Piazza degli Aranci, il cui nome deriva da una doppia fila di piante di arancio, che riescono a fiorire grazie al clima mite assicurato dalla protezione delle Alpi Apuane! Lateralmente alla piazza troviamo il Palazzo Ducale, il più imponente e bel monumento della città. Voluto dal principe Alberico I Cybo-Malaspina per dare decoro alla città, ha al suo interno il meraviglioso Salone degli Svizzeri, oggi utilizzato per mostre d’arte curate e innovative.

Palazzo ducaleA Massa abbiamo visitato anche il Caffè degli Svizzeri, una drogheria nata alla fine dell’800 come liquoreria e oggi è anche bar! Un posto che ricorda profumi antichi, dove è possibile trovare anche il mix di liquori per realizzare la favolosa torta di riso*_*

Caffè degli SvizzeriNon contente di tutto quello che avevamo già assaggiato e mangiato ci siamo recati al Birrificio Apuano, per una degustazione delle loro meravigliose birre! Marco, uno dei fondatori del birrificio, ci ha descritto tutto il procedimento di produzione della birra, ci ha fatto conoscere la differenza tra i vari componenti e l’importanza di ogni passaggio e ci ha trasmesso tutto il suo amore per questo nettare, che io adoro! Il loro motto mi è piaciuto molto: “Bevete, non accontentatevi, non abituatevi, rimanete assetati”. Il birrificio Apuano produce 10 diversi tipi di birre, noi abbiamo assaggiato:

  • BREZZA, una Golden Ale prodotta con malto inglese e luppoli americani, profumata e non troppo alcolica
  • LUPUS, una Pale Ale, un’americana ambrata con una piccola parte di malto caramellato, molto agrumata e profumata
  • GRUNT, una Strong Ale, più alcolica e “maltosa”, con una leggera affumicatura e una schiuma più persistente
  • BUIA, una Stout nera, con un malto tostato e pochissimo luppolo, una versione tutta personale della famosa Guinnes

In dono abbiamo ricevuta anche la “CAZZI AMARI”, che devo assolutamente provare*_*

Birrificio ApuanoPer concludere la serata in bellezza (visto che non avevamo mangiato e bevuto nulla^^) siamo stati ospiti dell’Hotel Nedy Versilia, dove la fantastica titolare Fiorenza ci ha accolto e coccolato con piatti della tradizione davvero fantastici!! Abbiamo gustato un mix di salumi e formaggi della zona, le ormai famose cozze ripiene, le panzanelle, che qui sono delle donzelline di pasta di pane fritta, e le cipolle fritte. Come primo abbiamo gustato un farro della Lunigiana con gamberi, i Tordelli, dei ravioli ripieni di erbette, ricotta e carne macinata, e i Taglierini nei fagioli, una minestra di fagioli con pasta fresca, che mi sono piaciuti tantissimo. Come secondo abbiamo gustato un’ottima frittura di pesce davvero ben fatta. E per concludere un tiramisù rivisitato con cantuccini e vin santo che mi ha davvero conquistato!

Hotel Nedy Versilia

Dopo una giornata così intensa e con tanti ricordi gustosi siamo andate a dormire, pronte ad affrontare la seconda giornata.

Giorno 2 – 14 Ottobre 2017

Dopo esserci viziate all’Hotel Undulna con una colazione degna di un re, di quelle che quando sono in vacanza mi piacciono tanto, siamo partite alla volta di Carrara, per visitare la cava Fantiscritti.
Esistono tre bacini marmiferi delle cave di marmo, che sono Torano, Fantiscritti e Colonnata. E’ possibile visitarle con dei tour guidati e vi consiglio davvero di provare perché sono dei paesaggi meravigliosi, ci si immerge in una natura maestosa che lascia a bocca aperta.
La nostra prima tappa è stata la Cava Museo Fantiscritti, dove Walter e la sua famiglia gestiscono il museo fondato dal nonno. Non si tratta di un museo come gli altri…qui si respira davvero l’emozione e il ricordo di quella vita faticosa e dolorosa che fino a nemmeno cento anni fa vivevano i cavatori e le loro famiglie. Walter ci ha spiegato come i cavatori estraevano il marmo, utilizzando delle seghe a mano che tagliavano pochi centimetri all’ora, e come poi i blocchi venivano portati a valle su dei tronchi di legno, come le pietre delle piramidi, con un processo pericoloso e faticoso chiamato lizzatura. Nel museo a cielo aperto c’è poi una piccola casetta arredata con pezzi dell’epoca, che fa ben vedere in quali condizioni vivevano i cavatori e le loro famiglie. Walter ci ha trasmesso così tanta emozione che alla fine ci siamo ritrovate tutte con le lacrime agli occhi.
Per concludere la mamma di Walter ci ha fatto vedere come preparare il pesto nel mortaio, è stato fantastico, fatto da lei sembra facilissimo e per tutta la stanza si è sparso un profumo di basilico che non vi dico! Walter ci ha anche regalato un mortaio di marmo con inciso il nostro nome…un regalo davvero splendido!!

cava museoDopo questo momento così emozionante abbiamo fatto il tour con la Jeep del Marble Tour, che ci ha portato fino alla cima della cava (il viaggio nello sterrato è stato divertentissimo) dove poi la guida ci ha spiegato come viene effettuata oggi l’estrazione e il trasporto dei blocchi di marmo. Infine abbiamo visitato l’interno della cava, dove abbiamo scoperto tante altre curiosità sull’estrazione e sulla scelta del marmo!

Cava fantiscritti

Dalle cave ci siamo spostati a Colonnata, la patria del lardo. Questo piccolo paesino, incastonato tra le cave di marmo, è ormai famosissimo per la produzione del famoso salume e qui ci sono numerose ladrerie che producono il vero e proprio lardo di Colonnata IGP. Da disciplinare il lardo deve essere preparato con maiali provenienti da allevamenti di Toscana, Emilia-Romagna, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Lombardia, Piemonte, Umbria, Marche, Lazio e Molise. Il “Lardo di Colonnata” e’ ottenuto dai tagli di carne corrispondenti allo strato adiposo (ripulito dalla parte sugnosa) che ricopre il dorso. Lo spessore deve essere superiore ai 3 cm. Gli ingredienti per la lavorazione e la stagionatura del prodotto sono: sale marino naturale, pepe nero macinato, rosmarino fresco, aglio sbucciato e spezzettato grossolanamente. Detti ingredienti sono tassativi, anche se le quantità sono a discrezione del produttore. Inoltre si possono utilizzare altre spezie, intere o macinate, in particolare cannella, anice stellato, coriandolo, noce moscata e chiodi di garofano ed altre erbe aromatiche, in particolare salvia e origano. Ovviamente sono esclusi le sostanze liofilizzate, gli aromi naturali e artificiali, conservanti, additivi e starters. Il lardo deve essere conservato e fatto stagionare in vasche di marmo e per un periodo di almeno sei mesi.
Abbiamo visitato tre Larderie:

ladrerie

In tutte e tre abbiamo trovato un vero e proprio amore per questo prodotto che era il cibo tipico dei cavatori. Veniva mangiato insieme a pane e pomodoro, un cibo semplice ma dall’altissimo valore energetico, che riusciva a sostenere il cavatore per tutta la giornata, visto il faticoso lavoro che si trovava ad affrontare! Abbiamo anche noi gustato la colazione del cavatore e devo dire che merita di essere provata almeno una volta nella vita!

colazione del cavatore

Da Colonnata ci siamo spostati allAntico Mulino Pandolfo, dove abbiamo gustato una favolosa schiaccia con la mondiola (qui la Mortadella viene chiamata così) e abbiamo visto l’amore e la cura con cui viene preparato il pane da questi giovani ragazzi, che utilizzano ingredienti scelti e naturali per realizzare tante creazioni, una più buona dell’altra! L’edificio in cui si trova il panificio è un vecchio stabile del 1500, di proprietà di un notaio amico di Michelangelo, che lo ospitò in questo edificio durante il soggiorno per la scelta dei marmi per le sue statue.

Antico Mulino Pandolfo

Altra tappa del pomeriggio è stata la visita di Carrara, che abbiamo fatto insieme al professor Daniele Canali, che ci ha deliziato con un racconto-passeggiata per le vie della città. L’esperienza è stata davvero unica e se vi capita vi consiglio di visitare la città con il professore, durante  le cosiddette passeggiate balorde, un’esperienza sicuramente da provare! La storia di Carrara si intreccia con la storia di tutto il mondo, il marmo è stata una merce di scambio con tutte le signorie di Europa e a Carrara arrivavano per la prima volta prodotti sconosciuti e preziosi. Quindi anche il cibo e la cucina sono parte fondamentale della storia di questa città!

Carrara

Come ultima tappa della giornata abbiamo visitato l’Azienda Agricola Calevro, un’azienda a livello familiare che fa parte del Consorzio Candia dei Colli Apuani, che produce diverse tipologie di vino, uno migliore dell’altro. L’agricoltura in questa zona è definita eroica, perché i terreni sono difficilissimi da lavorare e quindi ci sono altissimi costi di produzione. Con l’enologo dell’azienda, Federico, abbiamo visitato i meravigliosi vigneti con i  colori dell’autunno e le ultime ciocche di uva ancora profumate, un’esperienza davvero bella…i paesaggi che si vedono da queste colline sono da mozzare il fiato!

vigneti

Dopo aver visitato i vigneti ci siamo spostati nell’azienda, dove Lorenzo, il proprietario, ci ha raccontato come produce il vino e ci ha poi offerto una cena a dir poco strepitosa.
Nel suo ristorante siamo partiti alla grande con l’antipasto: abbiamo assaggiato una passatina di fagioli e patate con polpo, calamaro e palombo, un totano ripieno di ricotta e pesce persico con spinacino saltato e un crostone con baccalà e pomodoro con cipolla massese in agrodolce. Come primo piatto abbiamo gustato i testaroli con scampi e zucchine e di secondo il baccalà con patate e funghi al forno. Il tutto è stato accompagnato dai vini dell’azienda, in particolare il Rosato, La Costa e  Le Piane. Abbiamo concluso le serate con un tris di dolci deliziosi, la crostata di fichi e nocciole,  la torta di riso la crema di mascarpone. Era tutto davvero buonissimo, se passate Da Calevro dovete assolutamente fermarvi a gustare tutte queste bontà!!

caleròDopo questa fantastica cena siamo andate a riposarci, pronte per affrontare (purtroppo) l’ultima giornata di questo blog tour.

Giorno 3 – 15 Ottobre 2017

Appena sveglie, dopo aver fatto una visita per il meraviglioso centro termale dell’Hotel (di cui dovete assolutamente provare i trattamenti), ci siamo dirette all’Azienda Agricola “Il Caprile”, dove la gentilissima titolare Elena ci ha raccontato come produce dei fantastici formaggi di capra, rispettando i periodi di fertilità delle capre, senza quindi utilizzare ormoni, ma producendo il formaggio solo da metà Marzo a metà Novembre. Abbiamo anche visto le favolose 58 caprette che fanno parte del suo allevamento e che sono riconducibili a due razze: una cosmopolita, le scamosciate delle Alpi, e una autoctona, delle Alpi Apuane.

Caprile

Dopo aver salutato le caprette (come potete vedere dalle foto!) ci siamo dirette nuovamente verso il centro di Massa, per visitare il negozio Cucinandodove i titolari Valentina e Riccardo ci hanno accolto per mettere alla prova le nostre capacità culinarie! La nostra Serena infatti ha cucinato, seguendo le indicazioni di Stefania, i Bollenti, delle specie di crepes realizzate con acqua e farina di castagne, cotte in dei testi tipici della zona e poi farciti sia con ricotta e miele, che con affettati come il biroldo, un insaccato di maiale tipico di questa zona. Serena è stata bravissima e i bollenti sono proprio buoni*_* Se passate da Massa dovete visitare “Cucinando”…è una piccola oasi piena di oggetti per la casa, tutti bellissimi, avrei veramente comprato di tutto! Inoltre vengono organizzati corsi di cucina in negozio, dove c’è tutta l’attrezzatura per imparare a realizzare tantissime bontà!

Cucinando

L’ultima tappa del nostro viaggio è stato il ristorante La No’, dove lo chef Fernando Lorenzetti ci ha deliziato con un pranzo veramente favoloso, curato nei minimi dettagli e con tanti prodotti particolari, tipici della zona. Come antipasto abbiamo gustato una focaccia di Grani Antichi, dei fagioli all’uccelletto con salsiccia di Adò (un salumificio della zona molto noto, che produce salumi di altissima qualità), il biroldo e della mortadella nostrana, le ormai famose cozze ripiene, il classico crostino toscano, dei mini hamburger di razza Chianina pontremolese con porcino e una formaggetta di Fivizzano e poi il particolarissimo pane marocco, preparato con farina gialla, olive nostrane, salvia , rosmarino, peperoncino e servito con pomodoro e lardo. Come primo abbiamo gustato una deliziosa minestra di farro e come secondo la rosticciana cotta in pentola a bassa temperatura con rapini. Come dolce abbiamo assaggiato le frittelle di mele con crema di vaniglia  e la torta di castagne con ricotta, accompagnati dall’Elisir di China della farmacia Clementi di Fivizzano, un’eccellenza locale, perfetta come fine pasto!

La no'

Dopo questo meraviglioso pranzo ci siamo recate in stazione, con un po’di tristezza ci siamo salutate e abbiamo salutato questo meraviglioso territorio, che vi consiglio di visitare, per immergervi nella cultura e nell’immenso amore che queste terre e i loro abitanti riescono a comunicare.
Ringrazio di nuovo AIFB e Stefania per questa opportunità unica, il comune di Massa e Carrara e tutte le strutture che ci hanno accolto con gentilezza, professionalità e simpatia. Non dimenticherò mai questo blog tour e spero presto di poter tornare a visitare queste terre splendide!

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Pubblicato da cinquequartidarancia

Ciao a tutti!! Mi chiamo Valentina, faccio la fisioterapista ma ho una passione grandissima per combinare pasticci in cucina. Qui voglio condividere con voi tutti i miei disastri e piccoli successi^^

8 Risposte a “Massa e Carrara, blog tour in una perla della mia Toscana!”

    1. Lisa mi sono davvero innamorata di questi luoghi e spero di avervi trasmesso almeno 1/10 della loro bellezza! E se capiti di nuovo visita quelli che ti mancano…meritano davvero!

  1. Vediamo se ora, esce, ho riaperto il mio blog su giallo ^_^
    anche per lasciarti il commento!!!
    Concordo nel dire che è stata una esperienza decisamente fantastica!!!
    ciaooo

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