Uova

Albero di Natale biscotto con ganache al cioccolato fondente.

Da sempre l’otto dicembre è un po’ per tutti il giorno dell’albero di Natale.
E’ un giorno speciale, mi fa tornare bambina e per un paio di settimana è capace di farmi respirare quell’aria di magia che durante il resto dell’anno inevitabilmenete si perde.
Così speciale che il mio giorno dell’albero di Natale in questo duemilasedici si eleva al cubo.
Quello che farò con Enrico, piccolo ma già carichissimo di palline e luci scintillanti; quello che mi divertirò a veder fare dai miei nipoti che, tra un pasticcio e l’altro, lo addobbano a casa dei nonni aspettando la visita di Babbo Natale tra una frittella di mele e l’altra e quello che finalmente dopo qualche anno riesco a rifare in compagnia di mia sorella, di mia mamma che si lamenta per il disordine e mio di papà che sbuffa perchè mia mamma si lamenta.
Condividere.
I sorrisi di questa mia nuova piccola famiglia.
Gli occhi sognanti dei bambini che hanno il privilegio di vivere il Natale nel modo più speciale.
I ricordi e le sensazioni che custodisci gelosamnete in una parte del cuore.

Ma in tutto questo bel daffare può forse mancare una merenda che piaccia a grandi e piccini?
Uova, zucchero, burro, farina e scorza d’arancia per una frolla profumata a cui ho dato una simpatica forma di alberello e una golosissima ganache al cioccolato fondente a completare il tutto.
L’albero di Natale biscotto è una piccola leccornia da condividere per rendere ancora più dolce, tra un addobbo e l’altro, i vostri pomeriggi di festa.

INGREDIENTI PER UNO STAMPO
ALBERO DI NATALE TESCOMA:
250 gr. di farina 0
125 gr. di burro
1 uovo medio
80 gr. di zucchero semolato
1 arancia (la scorza)
1 pizzico di sale
75 gr. di cioccolato fondente
100 ml. di panna fresca
zucchero a velo q.b.

 Albero di Natale biscotto

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Gnocchi di patate e nocciole ripieni di toma di Lanzo.

La sfida è ufficialmente la numero CINQUANTANOVE (#mtc59) ma per me si tratta in realtà del secondo round.

…e che round!!!
Se con la PIZZA della sfida numero CINQUANTOTTO(#mtc58) la felicità era velata da una certa ansia da prestazione con gli GNOCCHI di patate proposti da Annarita nel suo delizioso BOSCO DI ALICI la gioia ha preso ben stretta per mano una piacevole sensazione di tranquillità.
In famiglia gli insuperabili gnocchi di nonna Teresa sono apprezzati da tutti e io, che fin da bambina mi divertivo a mettermi in piedi su una sedia della cucina per guardarla mentre li preparava, da qualche anno a questa parte amo mettere le mani in pasta perchè più passa il tempo più mi rendo conto che fanno parte delle mie ricette del cuore.
Quelle ricette che ti fanno emozionare sulla scia immagini che capisci essere incancellabili nelle tante pagine dei ricordi di cui si riempie la vita.

Tre sono le possibilità per mettersi in gioco.
Dagli gnocchi classici, ai succulenti gnocchi ripieni fino agli insoliti gnocchi preparati con farine meno convenzonali.
Io che ho sempre preparato i classici gnocchi di patate ho deciso di proporre una bella miscellanea delle altre due alternative suggerite da Annarita.
Mi sono così ritrovata a spadellare “cicciosi” gnocchi arricchiti con farina di farro e prelibate tonde gentili delle Langhe finemente tritate nell’impasto e resi ancora più succulenti da un filante ripieno di toma delle valli di Lanzo.
…il mio amore incondizionato per i sapori piemontesi emerge sempre di più.

INGREDIENTI PER 4 PERSONE:
600 gr. di patate di Mombarcaro
60 gr. di farina di farro
60 gr. di nocciole tritate finemente
(tonda gentile delle Langhe)

1 uovo 
80/100 gr. di toma di Lanzo
60/70 gr. di burro
foglie di salvia fresca q.b.
pepe nero q.b.
50 gr. di nocciole spezzettate grossolanamente
(tonda gentile delle Langhe)

sale q.b.

Gnocchi di patate e nocciole ripieni di toma

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I persi pien, dolce delizia della cucina piemontese.

Passano gli anni e mi rendo conto che il legame con il mio amato Piemonte, con le verdi colline che mi hanno vista nascere e crescere diventa sempre più intenso e viscerale.
Amo l’aria lieve che si respira quando ci si “perde” nel verde incontaminato degli infiniti vigneti, mi sento molto più vicina di quanto potessi immaginare a quel mondo contadino fatto di mani sporche di terra e genuinità, i profumi che invadono le cucine di case e trattorie mi “accendono” l’appetito anche quando sono a pancia piena.
Le portate della cucina piemontese, da gustare davanti a un calice di buon vino sapientemente abbinato e panorami spettacolari tanto da essere diventati patrimonio mondiale dell’umanità, sono tante ricche e saporite: vitello tonnato, bagnet, bagna caoda, insalata russa, agnolotti, tajarin, bolliti, brasati, fritto misto.
Poi ci sono i dolci.
…ah i dolci piemontesi!
Gioia e delizia per tanti golosi palati.
Bonet, panna cotta, zabaione, torta di nocciole, torcetti, amaretti, baci di dama, coppi di langa, salame di cioccolato, paste di meliga, pesche ripiene da “annaffiare” con l’ottimo Moscato delle colline astigiane.

Così quando qualche tempo fa ho letto l’accorato annuncio che chiamava a gran voce un volenteroso ambasciatore per la giornata delle PESCHE ALL’AMARETTO mi sono detta ancora una volta che sarebbe stata l’occasione giusta per celebrare tutto il mio amore per la cucina piemontese, per portare in tavola quei sapori buoni che ti scaldano il cuore perchè capaci di far riaffiorare ricordi di bambina e di estati fatte di cesti pieni delle pesche dell’orto del papà.
Nell’articolo, che ho scritto a cuore palpitante mentre i miei “persi pien” cuocevano in forno, troverete le ricette di nomi illustri e quella famosa storia della cucina che conforta grazie alla carica sentimentale che un sapore o un profumo può avere.

Se già ne conoscete il gusto non perdete l’occasione di portare in tavola ancora una volta queste delizie ripiene (anche perchè ad agosto il sapore delle pesche raggiunte il culmine della bontà) e se mai prima d’ora le avete assaggiate è arrivato il momento di scoprirle sapendo fin da subito che diventeranno un appuntamento irrinunciabile estate dopo estate.

Ingredienti per 5/6 persone:
4 pesche gialle
120 gr. circa di amaretti secchi
4 cucchiai rasi di cacao amaro in polvere
3 cucchiai di zucchero di canna
3 cucchiai rasi di moscato
2 tuorli di uova medie
burro q.b.

Persi pien

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Sbriciolata all’olio con crema di nocciole.

Capita che tua sorella arrivi a casa con una barattolo di crema alle nocciole in dono.
Una crema alle nocciole senza lattosio e senza olio di palma perfettamente in linea con la direzione che il tuo blog ha ormai preso da un po’ di tempo.
Oltre ad assaggiarne con slancio goloso qualche cucchiaiata inizi a pensare che non puoi certo farti scappare la ghiotta occasione di preparare qualcosa di davvero buono da pubblicare tra le pagine della tua piccola cucina virtuale (anche perchè ti rendi conto di essere forse una delle poche bloggers rimaste a non avere tra gli ingredienti delle sue ricette la “crema spalmabile di nocciole”).
Parola d’ordine: RIMEDIARE!!!
Rimedio: sbriciolata all’olio con crema di nocciole.
Facile facile.
Buona buona.
Senza lattosio e senza discutibili grassi vegetali.

INGREDIENTI PER UNO STAMPO DA 22 CM:
200 gr. di farina di farro bio
50 gr. di farina di nocciole
1 uovo + 1 tuorlo
75 ml. di olio di semi di girasole
80 gr. di zucchero di canna chiaro 
1 pizzico di sale
1 pizzico di lievito per dolci
5 cucchiai di crema spalmabile di nocciole

Sbriciolata all'olio con crema di nocciole

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Torta salata con patate, fagiolini e pesto.

Le torte salate.
Aaahhh le torte salate!
Non c’è stagione o mese dell’anno che non possa avere la sua torta salata.
Dal guscio sfogliato o croccante, scrigno di pasta di pane o di pasta brisè, dal ripieno gustoso o delicato, classica o audace la torta salata è un delizioso “sempre verde” a cui donare i sapori e i colori che il mercato stagionale è capace di offrire.
Potrà mai non esserne sfegatata fan una che quando si mette ai fornelli ha sempre, o quasi, il calendario mensile di verdura e frutta sotto il naso da seguire meticolosamente per portare in tavola solo gusti genuini e materie primi cresciute seguendo i veri ritmi della natura?
Patatine novelle, fagiolini tenerissimi e pesto fatto in casa sono il ripieno della torta salata che ho deciso di proporvi; una torta salata davvero semplicissima da preparare con cui scoprire anche il piacere di impastare con le proprie mani il guscio che andrà a “custodire” una farcia dal sapore tutto “alla genovese” che difficilmente vi farà fermare alla prima fetta.
…e non indugiate mi raccomando! P
Perchè dalla bontà bisogna lasciarsi tentare e conquistare.

INGREDIENTI PER UNA TORTA SALATA DA 24 CM:
150 gr. di farina 0
50 gr. di farina integrale
80 ml. di olio extra vergine di oliva
80 ml di acqua naturale fredda
120 gr. di prescinseua (in alternativa ricotta)
2 uova
100 gr. di pesto genovese 
40 gr. Grana Padano
150 gr. di patate novelle
100 gr. di fagiolini
20 gr. di pinoli
1 spicchio di aglio

olio extra vergine di oliva q.v.
sale q.b.

Torta salata con patate, fagiolini e pesto

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