Limone

Arrosto di cavolfiore al timo e limone.

Provate a cercare su Google “arrosto di cavolfiore” e la rete vi metterà a disposizione una lunghissima sfilza di ricette – che si tratti della solita moda “cool”inaria? -.
Incuriosita ho deciso di mettermi immediatamente all’opera, visto che in frigorifero avevo un bellissimo cavolfiore comprato al mercato, per trovare una risposta alla questione.
Che dire…
Una volta sfornato, affettato e assaggiato il responso è arrivato in un lampo: quella dell’arrosto di cavolfiore non è affatto una moda!
La rete pullula di così tante ricette e versioni per il semplice fatto che il cavolfiore arrostito al forno è assolutamente delizioso e il suo sapore viene esaltato da questo tipo di cottura.
Io ho scelto di di insaporire il mio arrosto di cavolfiore in modo semplicissimo: olio extra vergine di oliva, sale, succo di limone e un po’ di timo fresco.
Ho anche pensato che per essere davvero un piatto perfetto non potesse mancare una salsa di accompagnamento e così ho preparato una crema di ceci e capperi molto saporita e salina che si sposa magnificamente con il sapore dell’arrosto di cavolfiore.

INGREDIENTI PER UN ARROSTO DI CAVOLFIORE:
1 cavolfiore intero
3 cucchiaio di olio extra vergine di oliva
succo e scorza di 1/2 limone non trattato
sale q.b.
pepe nero q.b.

4 rametti di timo fresco
INGREDIENTI PER LA SALSA DI CECI E CAPPERI:

250 gr. di ceci lessati
1 cucchiaio abbondante di capperi dissalati
succo di 1/2 limone
3 cucchiai di olio extra vergine di oliva
2 cucchiai di acqua

Arrosto di cavolfiore

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Passatelli in brodo.

C’è voluta un’influenza a inzio anno per farmi finalmente decidere a preparare i celeberrimi passatelli in brodo; non ricordo nemmeno più da quanto tempo mi ripetessi che era davvero ora di assaggiarli ma le parole tali restavano.
Stufa di mangiare la solita minestrina in brodo la sera, che per quanto possa far piacere quando si è malaticci dopo un paio di volte annoia il palato che almeno un po’ bisogna comunque cercare di gratificare, in un momento di lieve ripresa sono finalmente riuscita a prepararli e all’ora di cena, dopo tanto parlare, me li sono gustati con grande piacere cucchiaiata dopo cucchiaiata.
I passatelli sono un piatto tipico della tradizione culinaria romagnola a base di pangrattato, uova e Parmigiano Reggiano.
Dall’impasto rugoso e consistente questi saporiti “filoncini” vengono cotti e serviti in brodo, rigorosamente preparato in casa.
Già citati nel ricettario del Pellegrino Artusi, i passatelli sembrano discendere dalla “tardura”, meglio conosciuta come straccialtella, famosa minestra a base di uova, formaggio e pangrattato.
Un tempo erano preparati con il “ferro per passatelli” ma se come me non avete la fortuna di possederlo, anche perchè di difficilissima reperibiltà, non rinunciate a questa delizia e ripiagate su un più banale schiacciapatate a fori larghi che pur privandola della sua tradizionale irregolarità non andrà a intaccarne il sapore unico di cui potrete godere a pieno.

INGREDIENTI PER 6 PERSONE:
160 GR. di Parmigiano Reggiano
180 gr. di pangrattato
4 uova medie
1 limone non trattato
1,5 lt. di brodo fatto in casa
sale q.b.
noce moscata q.b.
2 rametti di maggiorana fresca

Passatelli in brodo

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Confettura di pere cotogne, la cotognata dei ricordi.

Capita spesso che mia mamma racconti, sospirando, di quando bambina gioisse con l’acquolina in bocca per un piccolo pezzo di cotognata.
Le sue parole hanno un po ‘il sentore di un gusto perduto, di una felicità perle  piccole cose che oggi ci sfugge di mano.
Quante sono le leccornie che oggigiorno ci fanno letteralmente leccare i baffi?
Con quale facilità ce le possiamo assaporare in tutta la loro bontà?
Ma il loro gusto però avrà lo stesso sapore di quel pezzettino di cotognata che di tanto in tanto mia mamma si vedeva regalare?
Sempre più spesso mi ritrovo a pensare che siamo dei privilegiati che hanno però perso il privilegio speciale del gusto della rarità.

“Raro è trovare una cosa speciale
nelle vetrine di una strada centrale
Per ogni cosa c’è un posto
ma quello della meraviglia
è solo un po’ più nascosto.”
(Il negozio di antiquariato – Niccolò Fabi)

Capita per fortuna, grazie a un gesto generoso, di portarti a casa un cesto di splendide pere cotogne e veloce il tuo pensiero vola verso quei racconti nostalgici per farti poi decidere in un batter d’occhio di provare a regalare un po’ di quel tempo passato e di quella meraviglia che il crescere ha forse solo un po’ nascosto.

Pere-cotogne per cotognata

Mia mamma vi suggerirebbe di mangiare la cotognata proprio come quando era bambina, a piccoli pezzetti in tutta la sua semplice bontà.
Io vi posso però assicurare che in abbinamento a dei buoni formaggi è davvero deliziosa e sulla vostra tavola avrà vita breve.

A voi la scelta.

 INGREDIENTI:
1 kg. di pere cotogne (al netto degli scarti)
1 limone
400 gr. di zucchero 
1/2 bicchiere di acqua

Cotognata

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Hummus di ceci del mezzè libanese.

Dicono che la cucina libanese sia una gastronomie de l’oeil, una cucina che prima del palato appaga la vista; colorato, profumato, misterioso e affascinante il mezzè libanese è la perfetta sintesi del “anche l’occhio vuole la sua parte”.
Il mezzè è, fin dai tempi dei sultani, un rito collettivo imprescindibile tanto da essere diventato col tempo una sorta di monumento nazionale della cucina del medio Oriente: una tavola imbandita a cui sedersi per godere di decine di delizie e leccornie.
Il passato ci porta fino ai banchetti di corte del periodo ottomano durante i quali piccoli piatti dall’aspetto invitante venivano offerti in infinità quantità al fortunato ospite di turno per poi vestirsi di panni più umili durante le feste agricole e religiose in cui, col passare del tempo, prese a diffondersi.
Una vastissima selezione di antipasti tipici, da servire freddi o appena tiepidi, che vanno a precedere il pasto vero e proprio.
L’hummus di ceci è proprio una delle portate tipiche di questo magico momento in cui il cibo si fa cultura e la cultura diventa cibo.
Non faccio fatica ad ammettere che io ne vado ghiotta, me ne sono letteralmente innamorata tanto che lo troverete tra le primissime ricette pubblicate sul blog.
Devo allo stesso tempo anche ammettere che a quell’hummus bisognerebbe attaccare un bel cartellino con su scritto “alla mia maniera”; senza dubbio buono ma senza quel sapore autentico e unico che solo la tahina, ingrediente che ho capito essere fondamentale, può donargli.
La ricetta dell’hummus di ceci di oggi vuole perciò essere la celebrazione di un rito che mi affascina nel pieno rispetto di una tradizione che ha radici salde e profonde.

INGREDIENTI PER 2 PERSONE:
120 gr. circa di ceci secchi
2 spicchi di aglio
2 cucchiai di olio extra vergine di oliva
2 cucchiai di acqua di cottura dei ceci
3 cucchiai abbondanti di salsa tahina
 1 piccolo limone (il succo)
sale q.b.
paprika o peperoncino (opzionale)

Hummus di ceci

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Crostatine di grano saraceno con marmellata di arance.

Ultimamente mi piace usare per le mie preparazioni farine che non siano necessariamente bianche e troppo raffinate: integrale, di farro, di kamut, di segale e negli ultimi tempi di grano saraceno.
Comprata la prima volta per provare a fare in casa i classici pizzoccheri quest’inverno l’ho poi usata per preparare la famosa galette bretonne, che giuro prima o poi arriverà anche tra le righe di questo blog perchè fino ad ammetto di non essere proprio riuscita a resistere a non mangiarla appena pronta per poterla fotografare a dovere, per sperimentare dei deliziosi cappellacci ripieni di ceci e dei crackers croccantissimi da affondare in una ciotola strabordante di hummus ma mai in un dolce a ben pensarci.
Complici i miei nuovi stampi da crostatine la scelta è venuta da se’.
Crostatine di grano saraceno, senza uova e burro, farcite con la marmellata di arance, la mia preferita in assoluto, che secondo me si sposa alla perfezione con il sapore rustico di questa farina che vi consiglio davvero di non far mai mancare nella vostra dispensa.

INGREDIENTI PER DUE CROSTATINE DI GRANO SARACENO
DA 12 CM:

180 gr. di farina di grano saraceno
50 gr. di farina di mandorle
50 gr. di fecola di patate
140 gr. di zucchero di canna chiaro
60 ml. di olio di semi
60 ml. di acqua
1 cucchiaino da tè di lievito per dolci
1 limone non trattato
100 gr. circa di marmellata di arance
zucchero a velo q.b.

Crostatine di grano saraceno con marmellata di arance

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