Polpette di riso alla zucca e toma.

Nella Giornata Nazionale della Polpetta non potevo, dopo la raccolta che trovate appena sotto, esimermi dal proporvi una ricetta inedita.
…dal momento che adoro e impazzisco per le polpette!
Così facendo riaffiorare il concetto di “avanzo”, “ricetta del recupero”, “in cucina non si spreca nulla” che ben si sposa con l’immaginario della polpetta e di cui troverete qualche curiosità sul Calendario del Cibo Italiano nella giornata a lei dedicata ho preparato con del risotto avanzato dalla sera prima delle deliziose polpette di riso alla zucca cotte in forno dalla crosticina sfiziosa e dal ripieno di toma filante.

INGREDIENTI:
300 gr. circa di risotto alla zucca
1 tuorlo d’uovo
30 gr. di Grana Padano
toma q.b.
pangrattato q.b. + 1/2 uova per la panatura
olio extra vergine di oliva q.b.
pepe nero q.b.

Polpette di riso alla zucca e toma

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…sulla giornata della polpetta

Vere ghiottonerie fino a qualche tempo fa scomparse dai menù dei ristoranti per lasciare posto a piatti più “in” e modaioli, a oggi le polpette (di cui potrete leggere albori e curiosità sul Calendario del Cibo Italiano nella Giornata Nazionale a loro dedicata) stanno ricominciando a tornare in auge anche sulle tavole delle ristorazione, come del resto tante altre ricette della “cucina povera” (se proprio così vogliamo chiamarla), in veste più raffinata e con una presentazione più elegante.

Cosa vuol dire per me polpetta?
…famiglia.
Dalle polpette di manzo con i piselli di mamma Graziella pranzo rassicurante di ogni sabato finita la scuola nel periodo delle elementari, a quelle al sugo di nonna Teresa che si scioglievano in bocca “costringendoti”  quando le avevi mangiate a una doverosa scarpetta per finire con le pallottole di nonna Vigina grandi e schiacciate ai poli dall’irresistibile crosticina e dall’indimenticabile profumo di allora che sprigionavano in tutta la cucina.

Oggi sono cresciuta, le polpette di carne sono rimaste un affettuoso ricordo dell’infanzia e hanno lasciato il posto alle tante varianti “appallottolate” a base di legumi, verdure, tofu e pane che oggi vi ripropongo per festeggiare a dovere Signora Polpetta.

Sulla giornata della polpetta

*Falafel di piselli alla menta
*Polpette di tofu alla provenzale
*Polpette di quinoa e lenticchie
*Polpette di pane e spinaci al sugo

…sulla giornata degli involtini di verza.

Quarto giorno di gennaio e quarto appuntamento con il Calendario del Cibo Italiano.
La dedica di oggi va agli Involtini di verza di cui sono fieramente Ambasciatrice e di cui potete leggere storia, fiere, varianti nazionali e non cliccando proprio QUI.
Da buona piemontese sono andata alla scoperta di una ricetta del focolare domestico che ha il sapore di un tempo lontano fatto di condivisione e di recupero degli avanzi: i Capunet.
Sulle pagine del mio blog celebro con orgoglio queste delizie avvoltolate con una ricetta che non perde il sapore del mio amato Piemonte.
Gli ingredienti parlano chiaro: cavolo verza di Montalto Dora, riso superfino Carnaroli del vercellese e toma della Val di Susa.
I sapori sono intesi.
I bocconi riempiono palato e pancia.
…come tradizione contadina comanda.

INGREDIENTI PER 6 INVOLTINI DI VERZA, RISO E TOMA:
6 foglie di cavolo verza

300 gr. di riso superfino Carnaroli
200 gr. di cuore di cavolo verza
180 gr. di toma (più è stagionata meglio è)
60 gr. di burro
1 cipolla bianca
100 ml. di vino bianco
brodo vegetale q.b.
foglie di alloro
foglie di salvia
2 spicchi di aglio

Involtini di verza, riso e toma

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…sulla giornata della lenticchia.

Il 2016 inizia con un grande progetto.
Un progetto lungo un anno e che ha il sapore dell’amore incondizionato nei confronti della cultura gastronomina italiana.
Tradizione e cultura popolare, eccellenze, territorio, ingredienti e piatti che non devono in alcuno modo essere perduti ma anzi celebrati è tutto ciò che troverete sfogliando giorno dopo giorno il Calendario del Cibo Italiano.
Tutti i soci Aifb in veste di Ambasciatori e/o Contributors ogni giorno celebreranno con le loro storie e le loro ricette una Giornata o una Settimana Nazionale dedicata a prodotti e piatti che hanno maggiormente influenzato la storia e la cultura della cucina italiana.

La prima giornata del #calendariodelciboitaliano è dedicata alla Lenticchia di cui potrete leggere storia, curiosità e ricette cliccando QUI (l’articolo è a cura di Maria Greco Naccarato – Kitchen in the City).

…per quanto mi riguarda oserei quasi parlare di sua maestà la lenticchia.
Seguendo una dieta pressoché vegetariana e vegana i legumi sono i protagonisti di molte mie ricette e le lenticchie sono senza dubbio sul gradino più alto del mio personalissimo podio.
La mia dispensa ne è ricca: dalle mignon, alle giganti verdi, oppure quelle di Altamura e quelle rosso decorticate e non.
Adoro affondare le dita fra le loro piccole rotondità e sono pazza della loro grande versatilità.

Oggi le celebro raccogliendo e condividendo ancora una volta con voi le ricette che preferisco.

Collage giornata lenticchia

*Patè di lenticchie rosse
*Insalata di pane e lenticchie
*Pappardelle di farro con lenticchie stufate
*Polpette di quinoa e lenticchie

Pappardelle di farro con lenticchie stufate.

Capodanno si avvicina e come sempre tutti ci raccontano che “mangiar lenticchie porta bene”; chi più e chi meno, inutile negarlo, ogni tretun dicembre si augura che l’anno venturo abbia quel pizzico aggiunto di fortuna rispetto al tempo appena passato.
Ci speriamo sempre…
Allora perchè non sperare gustandosi il buon sapore delle lenticchie?
Mal che vada ci saremo mangiati uno di quei piatti che fanno bene alla pancia e anche un po’ al cuore.
Se però siete stufi di presentare sulla vostra tavola imbandita a festa le lenticchie come irrinunciabile contorno del buon augurio oggi vi suggerisco un’idea semplice ma efficace per “mangiarvi” un po’ di buona e sana fortuna: pappardelle di farro con lenticchie stufate.
…e tanti auguri! 

INGREDIENTI PER 4 PERSONE:
200 gr. di lenticchie rosse (NON decorticate)
600 gr. di polpa di pomdoro
2 spicchi di aglio
1 costola di sedano
1 piccola carota
1 piccola cipolla bianca
100 ml. di vino bianco
brodo vegetale q.b.
olio extra vergine di oliva q.b.

sale q.b.
pepe nero q.b.
200 gr. di semola rimacinata di grano duro
100 gr. di farina di farro integrale
2 cucchiaini rasi di erbe aromatiche essiccate
150 ml. circa di acqua tiepida
2 pizzichi generosi di sale integrale

Pappardelle di farro con lenticchie stufate

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