Pane

La scampagnata, buoni consigli per una giornata tra gusto e natura.

Immagino un cestino in vimini foderato con una stoffa colorata, un prato verde fiorito, i raggi del sole e l’ombra degli alberi, una grande coperta, visi sorridenti e chiacchiere allegre, un pranzo fresco e leggero…

Il cielo blu e l’arietta tiepida di una primavera ormai inoltrata sono senza dubbio lo stimolo migliore per decidere di iniziare a trascorrere le giornate di festa all’aperto per godere di piacevoli momenti in compagnia di famiglia o amici.

Che sia su un prato in collina, su una spiaggia in riva al mare, sulle sponde erbose di un lago o di un fiume, la gita fuori porta è davvero l’occasione più azzeccata per tornare a deliziarsi di un tempo rilassato ben lontano dalla caotica frenesia quotidiana.

A questi momenti di ritrovato contatto con la natura fatti di buon cibo e di lieve convivialità, che dovremmo imparare a concederci sempre di più, il Calendario del Cibo Italiano dedica un’intera giornata ricca di spunti, idee e gustose ricette.

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La scampagnata nasce come un pasto frugale e improvvistao nel XVII secolo quando si devideva di mangiare all’aria aperta per il semplice gusto di farlo e si portava da casa quello che la cucina aveva da offrire (in francese “piquer” significa prendere, rubacchiare e “nique” sta indicare un qualcosa di poco valore, quindi è un termine azzeccatissimo per chi prende qualche semplice pietanza per andare a mangiare fuori, secondo la maniera del “piquenique”).
Poi, durante il XVIII secolo, la storia del pic nic vira sulla strada della formalità perdendo gran parte della caratteristica improvvisazione tanto da diventare un’occasione per partire, con la servitù al seguito, e per cucinare sul posto il bottino di caccia della giornata.
Anche in questo caso non si tratta pranzi fastosi come quelli che si celebravano abitualmente a palazzo, ma non sono più i semplici e famigliari momenti di convivialità tipici del “piquenique”.
Ma ecco che nel XIX secolo il rito della scampagnata prende piede anche tra il ceto medio della popolazione diventanto così un momento non più riservato solo all’aristocrazia ma un pasto spensierato e allegro in cui si vanno ad allentare anche le rigide regole del galateo.
E nel nostro bel paese come e quando fa capolino il pic nic?
In Italia la gita fuori porta risale al 1877, quando per la prima volta in Sicilia si cominciò a pranzare “a picchi nicchi”, portando cioè il cibo “a borsa a borsa”.
Allora come oggi ognuno portava qualcosa di buono per il pasto di gruppo che diventava in questo modo uno splendido momento di condivisione e di impegno reciproco per la buona riusciuta dell’escursione all’aria aperta.

In linea di massima per far sì  che un pic nic sia davvero un buon pic nic sarebbe bene optare per la scelta di pietanze pratiche, ancor meglio se monoporzioni, che possano essere mangiate con le mani o con l’aiuto del minor numero di stoviglie, possibilimente biodegradabili perchè visti i tempi che corrono una scelta “green” consapevole e oculata è davvero quello che ci vuole.

Via libera allora a pratiche insalate in barattolo, belle da vedere e deliziose da mangiare, che, se preparate con ingredienti freschi e genuini, possono diventare le indiscusse protagoniste di un’allegra e rigenerante scampagnata durante quei fine settimana in cui la bella stagione fa svegliare la mattina con la voglia di spendere buona parte della giornata immersi nella natura.

Insalate in barattolo per scampagnata

Largo alla fantasia con i panini, meglio se belli panciuti e farciti con verdure di stagione, ideali per essere trasportati in comodi sacchetti per il pane o avvolti singolarmente con carta per alimenti infiocchettata con un filo di spago e per essere comodamente assaporati un morso dopo l’altro.

Panini per scampagnata

Ma una gita in compagnia sarà davvero perfetta solo se, insieme a tante buone leccornie da gustare comodamente circondati da tutto il bello che la natura è capace di donare, si porteranno anche ottime intenzioni. Già, perchè stendere una coperta su un prato vuol dire anche decidere di godere di un tempo che si dilata e volta le spalle alle frenetiche giornate che sembrano purtroppo essere sempre più una routine data per accettata, significa abbassare la suoneria del cellulare per dedicarsi a lievi chiacchiere faccia a faccia, per abbandonarsi a rumorose risate che riempiono cuore e orecchie, vuol dire riscoprire un po’ di quel mondo genuino, sano e di contatto umano che a volte sembra essere lontano anni luce parte da questa moderna realtà sempre più tecnologica e slegata dal confortante calore del fare gruppo.

Pronti allora a riempire il vostro cesto del pic nic di buon cibo e piacevoli intenzioni?
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Panini alle zucchine (la tranquillità del pranzo al sacco).

Il tempo del cesto da scampagnata all’aria aperta è arrivato mentre quello della schiscetta da spiaggia è alle porte ma con un solo e indiscusso protagonista (almeno per quel che riguarda i miei pranzi al sacco): il panino imbottito.
E se la farcia si lasciasse scoprire solo moroso dopo morso?
Volete mettere la comodità di panini da non dover farcire in loco con possibili rovinose cadute o la serenità di non pensare con preoccupazione costante a una possibile fuga di farcitura dalle fette di pane?
I panini alle zucchine diventeranno a pieno titolo i vostri panini della serenità; l’unica preoccupazione che dovrete avere sarà quella di gustarli nei momenti di massimo relax per poter godere a pieno della loro rustica consistenza integrale e della loro fresca imbottitura estiva.

INGREDIENTI PER SETTE PANINI ALLE ZUCCHINE:
250 gr. di farina integrale
3 gr. di lievito di birra fresco
130/140 ml. di acqua tiepida
150 gr. di zucchine
4 foglie di menta
olio extra vergine di oliva q.b.
sale q.b.
semi di sesamo q.b.

Panini alle zucchine

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Pane giallo al rosmarino.

Il pane giallo al rosmarino è un profumatissimo pane a base di farina di mais.
Semplicissimo da preparare il pane giallo al rosmarino è ideale per accompagnare fresche insalate e verdure grigliate.

INGREDIENTI:
220 gr. di farina di mais tipo fioretto
125 gr. di farina bianca
4 gr. di lievito di birra disidratato
1 cucchiaino da tè di zucchero
200 ml. di acqua

3 cucchiai di olio extra vergine di oliva
1 cucchiaino di sale
pepe nero q.b.

Pane giallo

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