Ricette vegetariane

…idee menù vol. II.

Una delle prossime domeniche potrei avere gli “suoceri” a pranzo: bella responsabilità!!!
Il mio cervello si è messo subito all’opera, essendo un’impresa non da poco, per preparare qualcosa di sfizioso seguendo un po’ i gusti di tutti e per poter soddisfare in ogni caso palati “carnivori” senza proporre carne o pesce (io personalmente non ne mangio e cerco anche di cucinarne il meno possibile. La mia fantasia riesce a spaziare molto di più con verdure, legumi, cereali e via dicendo).
Queste sono le mie prime idee, ditemi anche voi come vi sembra questo menù.

Antipasto: cubotti di patate con crema al gorgonzola
Primo: farrotto al radicchio rosso tardivo con salsa di noci
Secondo: sformato di zucca profumato alla salvia con cuore filante al brie
accompagnato con spinaci saltati con parmigiano e granella di pinoli
Dolce: coppe di “mousse cioccocaffè” 

Aspetto i vostri commenti!

Vellutata di patate profumata al curry con crostini, ricetta comfort food.

La vellutata di patate è un delizioso primo piatto facile ed economico da preparare.
Un vero è proprio piatto in stile comfort food, cremoso e saporito, ideale per la stagione fredda in arrivo e per riportare in tavola piatti della propria infanzia.
Questa vellutata di patate risulta cremosissima e delicata al palato senza l’uso della panna, come spesso capita, in modo tale da avere un occhio di riguardo a calorie e linea.

INGREDIENTI PER 2 PERSONE:
500 gr. di patate
1 cipolla piccola
700 ml. di brodo vegetale
1 cucchiaio di parmigiano
2 cucchiai di latte
olio extra vergine di oliva q.b.
sale q.b.
pepe nero q.b.
curry q.b.

Pelare le patate e tagliare a cubetti.
Affettare la cipolla e rosolarla in olio caldo con una bella spolverata di curry aggiungendo un po’ di acqua tiepida per evitare che si bruci.
Quando la cipolla sarà ben stufata ed appassita aggiungere le patate e un po’ di sale (la quantità dipende se il brodo vegetale è più o meno salato) e farle rosolare per un paio di minuti.
Aggiungere il brodo ben caldo e far cuocere fino a quando le patate saranno morbide e si sfalderanno.
Spegnere il fuoco, aggiungere il parmigiano, il latte e frullare con il frullatore ad immersione fino ad ottenere una crema densa liscia ed omogenea.
Far cuocere ancora per un paio di minuti.
Servire la vellutata di patate calda con una spolverizzata di parmigiano, di pepe nero macinato fresco e un filo d’olio a crudo.
Accompagnare la vellutata di patate con crostini fatti in casa (tagliare a cubetti del pane e farli saltare in padella nell’olio caldo con qualche spezia a piacere fino a quando diventano belli dorati e croccanti o con l’agginata di parmigiano a fuoco spento).
Varianti: possibile insaporire questa vellutata di patate con le spezie che si preferiscono (dal curry, allo zafferano, alla paprika dolce, al peperoncino) per portare in tavola sapori e profumi sempre diversi.


Riso con germogli di soia e mandorle.

Domenica sera ho aperto il frigo per studiare qualche ricetta per la cena e i miei occhi sono caduti su una confezione di germogli di soia comprati il giorno prima ed essendo un’amante della cucina cinese/giapponese mi è venuta una bella idea.
Ho preso riso, germogli, mandorle, uova, salsa Tamari e mi sono messa all’opera.

INGREDIENTI PER 2 PERSONE
(porzioni abbondanti):
180 gr. di riso Thai o Basmati
200 gr.di germogli di soia
100 gr. di mandorle a lamelle
1 cipolla non troppo grande
4 cucchiai di salsa Tamari*
2 uova
olio

Mettere a bollire il riso senza salare troppo l’acqua.
Affettare sottilmente la cipolla e farla rosolare nell’olio in un wok.
Aggiungere i germogli di soia e le mandorle e far saltare il tutto per un paio di munti.
Aggiungere due cucchiai di acqua di cottura del riso e quando i germogli di soia saranno cotti unire al tutto due cucchiai di salsa Tamari e spegnere il fuoco (mi hanno insegnato che la salsa di soia o la salsa Tamari in linea di massima non vanno mai cotte).
In un padellino a parte fare friggere due uova con un po’ di olio e un cucchiaio di salsa Tamari.
Scolare il riso un minuto prima del tempo di cottura previsto e versarlo nel wok insieme alle uova e a tutti gli altri ingredienti.
Aggiungere ancora un cucchiaio di salsa Tamari e far saltare il tutto per un minuto a fuoco allegro.
Servire ben caldo.

(*Il Tamari è una salsa di soia giapponese, molto salata e dal sapore più forte rispetto alla shoyu. È tradizionalmente usata per condire il riso e i piatti a base di verdura.)


 

Sfoglia di spinaci gratinata al taleggio e mandorle.

Sono un’appassionata di torte salate e oggi vi propongo questa dal gusto deciso e goloso.

INGREDIENTI:
1 rotolo di pasta sfoglia
500 gr. di spinaci freschi
1 porro
250 gr. di taleggio
200 ml di panna vegetale
1 uovo grande
1 cucchiaio di parmigiano
150 gr. di mandorle a scaglie
olio
sale
pepe
pangrattato 

Pulire gli spinaci e affettare sottilmente il porro.
Far soffriggere il porro nell’olio e poi aggiungere gli spinaci e farli saltare in padella per qualche minuto con un pizzico di sale.
Far raffreddare il tutto per bene.
Stendere la sfoglia, bucherellare il fondo con i rebbi della forchetta, cospargere con un po’ di pangrattato (servirà ad assorbire un po’ dell’umidità degli spinaci).
Fare un primo strato con gli spinaci e poi un secondo con il taleggio a pezzetti.
Ricoprire il tutto con la panna e l’uovo sbattuti con il parmigiano e il pepe.
Cospargere con le mandorle e spolverare con una manciata di parmigiano.
Cuocere in forno a 180 gradi per una quarantina di minuti.
Servire tiepida per gustarne meglio i vari sapori accompagnata con cubotti di patate al rosmarino.

N.B.: io faccio molta attenzione a non salare troppo gli spinaci e la panna sbattuta con l’uovo perchè il taleggio risulterà essere molto saporito.

 

Spaghettoni con pesto di ricotta, pistacchi di Bronte e mandorle.

Spaghettoni con pesto di ricotta, pistacchi di Bronte e mandorle: un primo piatto che unisce cremosità e croccantezza in un irresistibile connubio di contrasti.
Importante, per la buona riuscita di questo piatto, usare tutti ingredienti di ottima qualità.

INGREDIENTI PER 4 PERSONE:
400 gr. di spaghettoni
150 gr. di pistacchi di Bronte non salati
100 gr. di mandorle
250 gr. di ricotta vaccina o di bufala
2 cucchiai di parmigiano reggiano + parmigiano reggiano per guarnire 
olio extra vergine di oliva q.b.
sale q.b.
pepe nero q.b.

Tritare grossolanamente i pistacchi di Bronte e le mandorle; tenerne una manciata da parte per guarnire i piatti.
Amalgamare il tritoalla ri cotta aggiungendo due cucchiai di parmigiano reggiano, tre di olio extra vergine di oliva, un pizzico di sale e una macinata di pepe nero.
Cuocere gli spaghettoni in abbondante acqua salata.
Mentre gli spaghettoni cuociono aggiungere al pesto di ricotta, pistacchi e mandorle due/tre cucchiai di acqua di cottura in modo da ottenere un composto cremoso.
Scolare gli spaghettoni al dente e condirli, in un’ampia terrina di vetro, con il pesto di ricotta, pistacchi di Bronte e mandorle.
Servire subito gli spaghettoni (in modo che non si asciughino e non perdano la loro cremosità), guarnire ogni piatto con la granella messa precedentemente da parte, aggiungere una spolverizzata di pepe nero macinato fresco, un po’ di parmigiano reggiano e un filo di olio extra vergine di oliva a crudo.
Un’idea alternativa alla pastasciutta: questo pesto è ideale per farcire delle brioches di sfoglia salata, dei coni di brisè o come alternativa alle classiche farciture dei voul-au-vent per sfiziosi finger-food.Spaghettoni con pesto di ricotta, pistacchi di Bronte e mandorle.

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