Frutta&Verdura

Tartufi di quinoa con toma fresca e basilico per #sedici.

Sei foodblogger si riuniscono con un libro di cucina (“La grammatica dei sapori” di Niki Segnit) che parla di famiglie di sapori e nasce “#sedici – l’alchimia dei sapori“; un contest/progetto interessante e innovativo che ogni mese prenderà in considerazione una delle famiglie di sapori suggerite dalla Segnit e i suoi innumerevoli possibili “matrimoni”.
Il secondo appuntamento di #sedici propone alle alchimiste dei sapori la Famiglia dei caseari (#sedici_caseari) con una lunga lista di possibili e suggestivi abbinamenti.
Io ho deciso di scegliere il Formaggio fresco dal momento che i miei gusti sono orientati al sapore delicato del buon latte poco stagionato e alle consistenze morbide e cremose.
Per quel che riguarda l’abbinamento la mia scelta è immediatamente ricaduta sul basilico perchè ho da subito pensato che potesse andare ad aggiungere un ulteriore sentore di freschezza con il suo inconfondibile gusto e il suo piacevolissimo profumo.
…e così dall’abbinamento Formaggio fresco & Basilico sono nati dei piccoli tartufi di color bianco candido, leggermente screziati di verde che grazie alla loro freschezza e al loro profumo ad ogni assaggio fanno pensare ai raggi di sole, al tepore e al cielo blu della bella stagione di cui forse un po’ tutti iniziamo ad avere bisogno.
Nello specifico ho scelto una toma fresca artigianale di un piccolo caseificio piemontese scoperto da poco e brillanti minute foglie di basilico; al tutto ho aggiunto un po’ di quinoa per poter conferire alla cremosità dei tartufi una lieve consistenza “croccante”.

INGREDIENTI PER 12 TARTUFI:
100 gr. di toma fresca
2 cucchiaini di basilico fresco tritato
70 gr. di quinoa
20 gr. di Grana Padano
olio extra vergine di oliva q.b.
sale q.b.
pepe nero q.b.
*per accompagnare:
misticanza q.b.
granella di pistacchi q.b.
maionese di pomodorini q.b.

Tartufi di formaggio

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Insalata di grano saraceno (per provare a salutare l’inverno).

Difficile che io riesca a rinunciare a una buona insalata di cereali ricca di verdure o abbondante di legumi; durante lo scorrere dell’anno cambiano gli ortaggi, variano profumi, si “sfumano” i colori, si alzano o si abbassano le temperature di portata per seguire le stagioni e assecondare le necessità ma io del mio bel piatto di cereali in insalata non posso proprio farne a meno.

Il sole di questi ultimi giorni ha fatto volare la mia mente verso una primavera colorata e tiepida ma so già che il fine settimana la riporterà alla realtà dei fatti invernali.
…ci vuole pazienza e ogni cosa arriverà a suo tempo.
Ma con questa insalata di grano saraceno (servita tiepida o forse anche un po’ di più) ho deciso di provare a salutare questo inverno, di cui onestamente non voglio più la compagnia, in attesa di una primavera fatta di nuove tinte e nuovi odori, in cucina e a tavola (asparagi, agretti, spinaci, fave, zucchine…).

INGREDIENTI PER 4 PERSONE:
280 gr. di grano saraceno
2 piccoli Pak Choi
1 patata rossa dolce grande (oppure 2 piccole)
1 piccola cipolla bianca
olio extra vergine di oliva q.b.
sale q.b.
pepe nero q.b.

Insalata di grano saraceno

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Pak Choi: ma che cavolo mangio?

Oggi per il #meatfreemonday non una ricetta ma l’invito spassionato, nel caso riusciate a trovarlo tra le bancarelle di frutta e verdura (non dovrebbe più essere un’impresa epica come sarebbe invece stato qualche tempo fa), ad assaggiare un ortaggio che trova le sue radici nella lontana Asia: il Pak Choi.
Della famiglia delle brassicacee (parente stretto quindi di cavolo verza, cavolo cappuccio, cavolo nero, broccoli e cavolfiore) il Pak Choi si presenterà però ai vostri occhi molto simile alle nostre ben più conosciute bietole, con foglie di colore verde scuro e coste bianche per intenderci.
E se anche voi, come me, non riuscirete a resistere alla tentazione di acquistarlo sappiate fin da subito che porterete nella vostra cucina un ortaggio davvero prezioso perchè ricco di sostanze anti-tumorali, di vitamine (come la A e la C), di proteine, di fibre e di sali minerali.
Le sue foglie carnose e croccanti le dovrete cuocere per breve tempo in modo da preservarne al meglio la ricchezza di proprietà nutritive e mentre spadellate prestate attenzione al suo profumo meno pungente e invadente perchè questo non trascurabile dettaglio si rifletterà, al momento dell’assaggio, in un sapore davvero delicato adatto anche a chi generalmente non gradisce il gusto degli altri cavoli.

Pak Choi

Come cucinarlo?
Stufato, al vapore, al forno, spadellato.
Come protagonista di sformati, frittate, risotti, zuppe o minestre.
…a voi la fantasia insomma.
Io però come primo assaggio vi consiglio di gustarlo in naturalezza, nel modo più semplice possibile per assaporare il suo buon gusto e la sua piena consistenza.

Ho fatto così…
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Curry vegano (verde).

Terzo #meatfreemonday che oggi ho deciso di colorare di verde (è divertente creare piatti monocromatici) grazie a un delizioso curry vegano di verdure miste.
…più green di così!
Io ho pensato di accompagnarlo con un bel piatto di pasta integrale al kamut condita con un filo di olio extra vergine di oliva e spinacini freschi.
…scegliete di accompagnare il vostro curry vegano con ciò che più preferite ma tenete comunque a mente il mio suggerimento (ne vale la pena).

INGREDIENTI PER 4 PERSONE:
1 kg di verdure verdi (fagiolini, piselli, edamame e broccoli)
1 cipolla bianca
200 gr. di panna di riso
curry q.b. (io ho abbondato)
olio extra vergine di oliva q.b.
pepe nero q.b.

Curry vegano

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Insalata di riso tiepida con finocchi e melagrana.

Secondo appuntamento con la ricetta dedicata al #MeatFreeMonday.
Cielo grigio, aria fredda e qualche rimasuglio di neve a bordo strada in questo lunedì mattina piemontese.
…è inverno non è che si possa chiedere molto di più.
E nonostante il primo piatto di oggi abbia sapori indubbiamente invernali porta con sè, forse grazie ai suoi colori, una leggera e frizzantina brezza di primavera capace con la sua delicatezza di sollevare animi e cuori un po’ di tutti noi (chi non ne sente il bisogno?).
…indispensabile, per l’effetto “non è primavera ma è come se lo fosse”, servire quest’insalatina su immacolati piatti bianchi adagiati  a loro volta su una graziosa tovaglia fiorata in nuance con i colori della portata.
Ho parlato di insalatina.
…insalata tiepida di riso (pilaf profumato al limone) con finocchi e melagrana per l’appunto.
La suggestione arriva da un piatto di Jamie Oliver in cui ho deciso però di sostituire il cous cous con il riso basmati per un semplicissimo fattore cromatico (volevo il bianco più assoluto) e per una legittima questione di gusto (adoro il riso e lo mangerei ogni giorno); ma voi sentitevi liberi di usare il cereale che meglio si sposa con il vostro (di gusto).
Ma adesso basta chiacchiere.
…andiamo in cucina.

INGREDIENTI PER 4 PERSONE:
280 gr. di riso basmati
2 finocchi
chicchi di melagrana q.b. (abbondate)
1 piccolo limone non trattato
olio extra vergine di oliva q.b.
sale q.b.
pepe nero q.b.

Insalata di riso tiepida con finocchi e melagrana

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