Ieri sera, su consiglio di Claudio Pedone caro amico e selezionatore di eccellenze, sono andata con Sabrina Rinaldi a provare la pizzeria Il Piccolo Buco in via del Lavatore 91, proprio a due passi da Fontana di Trevi. Ho avuto una soddisfazione grandissima!
Prima di tutto chi conosce Roma sa benissimo che in centro la maggior parte dei ristoranti sono mediocri per lo più turistici, con tanto di acchiappino all’esterno. Brutte vetrine colorate, sfolgoranti e con prodotti veramente di bassa qualità. Passando abbiamo notato comunque che tanti tavoli di questi locali erano vuoti.
Giunte invece davanti al Piccolo Buco di Luca Issa notiamo una fila di persone che aspettano fuori pazientemente. Per fortuna Claudio aveva prenotato per noi! Il locale è innegabilmente piccolo ma curato ed accogliente. Spicca il forno a legna. Già da un primo sguardo noto che sono esposti gli ingredienti usati per la pizza: farina biologica del Mulino Marino, l’acqua Plose, il pomodoro Pomilia, il sale grigio di Guérande, mozzarella di Fior d’Agerola ed il prosciutto di San Daniele Dok Dell’Ava. Fantastico! Già questo prometteva molto bene.
Dopo averci fatto accomodare, si è avvicinato Luca e ci ha raccontato brevemente la sua storia. Ha 31 anni e per 10 anni ha lavorato in questo stesso locale gestito da suo padre. Prima la scelta commerciale si uniformava a quella dei locali limitrofi. Da circa 6 mesi è diventato il proprietario de Il Piccolo Buco dandogli un taglio completamente differente. Vuole puntare sulla qualità, il suo sogno è quello di far tornare i romani a mangiare a Fontana di Trevi. Sicuramente una scelta coraggiosa ma a quanto pare vincente. Per prima cosa ci ha offerto una degustazione di tre olii con il mitico pane di Roscioli e si è soffermato a spiegarci cultivar e caratteristiche. Che dire? Commovente.
Arrivate le pizze abbiamo potuto constatare che le premesse erano state assolutamente tutte confermate ed anche il gusto era eccellente. Un bel cornicione soffice e il centro basso e con un filo d’olio crudo. Non abbiamo preso nulla dal menù della cucina perciò ci dovremo tornare… ma ne abbiamo tutte le intenzioni.
Altro pregio, la presenza di un sommelier e di una buona carta dei vini. Quando mai in una piccola pizzeria?!?!
Un posto del genere rende onore a Roma e all’Italia. Vedere i visi sorpresi degli stranieri che finalmente assaporano le eccellenze italiane, mi fa sentire orgogliosa e non posso che ringraziare Luca Issa di questa sua nuova politica imprenditoriale.