Percorsi sensoriali con Marcello Valentino

Risate e Risotti nella serata di sabato ha organizzato all’Enoteca Regionale dell’Umbria una cena di Marcello Valentino, uno dei miei chef preferiti come ho già avuto modo di raccontare. Come potevo mancare?9 feb 2013

Con figlioli e genitori al seguito, ho approfittato della ghiotta occasione visto che il prezzo era eccezionalmente basso confrontato a quanto abitualmente si spende per eventi del genere con personaggi di questo calibro…. perdonate il discorso prosaico ma realista. E come mi aspettavo Marcello ha preparato dei capolavori.

Partendo dai profumi, dai colori e dai sapori della sua terra questo grandissimo chef li interpreta usando antiche ricette e tecniche all’avanguardia. I risultati sono spettacolari un vero percorso sensoriale fatto di contrasti cromatici, di temperature e di consistenze diverse.

Il primo piatto è stata una mezza sfera di arancina al pecorino e prosciutto non panata, una delle più vecchie ricette di Palermo. Infatti sembra che le arancine (al femminile nella Sicilia occidentale e arancini in quella orientale) fossero state portate dagli arabi e la panatura è subentrata solo in un secondo momento, con la corte di Federico II per  facilitarne il trasporto durante i viaggi o la caccia. Quindi quella di Marcello anziché fritta, è stata ricoperta con una glassa di pecorino e aveva la nota croccante del pistacchio di Bronte! Infine una salsa di marmellata di arancia in agrodolce andava a chiudere il classico abbinamento che normalmente si ha tra pecorino e marmellata.arancina

Il secondo piatto è stata una sontuosa zuppa di vialone con centrifuga di spinaci appena colti e verdissimi perché la clorofilla è stata bloccata con il ghiaccio a fine cottura. Il profumo intenso era dato da porcini cotti sottovuoto a bassa temperatura e per il tocco di croccantezza sopra alla zuppa c’era dello speck scottato.

zuppa vialoneIl terzo piatto era composto da un hamburger di baccalà prima fritto e poi cotto al vapore di finocchietto selvatico, quindi una doppia cottura: la prima per dargli consistenza, la seconda per la fragranza. Sempre con il finocchietto selvatico è stata preparata una vellutata dove è stato adagiato il baccalà accompagnandolo con delle striscioline di patate, un pomodorino confit, del finocchio marinato al limone e riso venere…una poesia! Il concetto di questo piatto è il contrasto caldo freddo e crudo e cotto di alcuni degli elementi presenti.hamurger baccalà

Il dolce era costituito da un variegato al cioccolato ai due tipi di latte, su salsa di agrumi, con arancia candita e riso integrale cotto al vapore di vaniglia! Un equilibrio per palati raffinati, infatti se una mousse così concentrata eccedesse nel sapore, si rischierebbe di sdegnare e infastidire il commensale…. invece era stupendamente perfetta!!!

Marcello Valentino ha confermato la sua indiscussa classe e l’uso sapiente di eccellenti materie prime che riesce a valorizzare facendo sprigionare il meglio da ogni componente dei suoi capolavori.variegato

A fine serata i comici Pero e Christian hanno allietato la serata con il loro spettacolo ma a dire il vero eravamo tutti un po’ infreddoliti…. Si perché la temperatura dell’enoteca è ottima per la conservazione del vino un po’ meno per i commensali![banner corners=”rc:0″]

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