Nikita Sergeev: storie da chef

Pochi giorni fa, siamo andate a scoprire cosa bolle in pentola a casa di Nikita Sergeev. Chi è Niki?

Moscovita di nascita, marchigiano di adozione, classe 1989 laureato in Scienze politiche ha lasciato presto la Russia per trasferirsi in Italia. Ha frequentato l’Alma senza sapere chi fosse Gualtiero Marchesi ma seguendo il suo amore per la cucina. Ben presto, supportato dalla sua famiglia, ha aperto un suo ristorante a Porto San Giorgio. Pochi posti, raffinato, in aria di stella.

La sua cucina è estrosa, colorata, divertente, sostenibile e passionale. Bei piatti equilibrati dai sapori insoliti con accostamenti azzardati e azzeccati. Molto sicuro di sé, bizzarro come il suo ciuffo biondo ben ritto sulla testa. Entrando all’Arcade spicca sullo sfondo la foto di un gallo che richiama fortemente allo spirito di Nikita. Un sorriso tranquillo, un accento marchigiano e un fare gioviale da ragazzo ci accompagnano nel percorso delle sue proposte gastronomiche.

Ma nella pentola di Nikita si sta cuocendo anche un altro bel progetto: Banco 12 che ha come co-pilota lo chef Francesco Pettorossi. E’ aperto per la colazione, il pranzo , l’aperitivo e la cena. Per la mattina vengono proposti  croissant dolci e salati, qualche torta da forno e un buon caffè”. “Cotto e mangiato” questo è il motto che più si adatta alla cucina di questo locale ricavato all’interno dell’antico Mercato coperto di Porto San Giorgio. In posizione angolare con due affacci: uno su strada e uno all’interno del mercato. Verdure fresche della Val d’Aso, pesce locale freschissimo, carni selezionate dagli allevamenti di zona sono uno dei punti forti di questo progetto. Le preparazioni sono più semplici rispetto al ristorante madre, più fruibili e comprensibili che danno tanta soddisfazione alla clientela già fidelizzata a pochi giorni dall’apertura.   I crostoni di pane a lievitazione naturale con baccalà, hummus oppure la lasagnetta vegetariana con lattuga grigliata e tartufo di Amandola, i calamari alla griglia su crema di ceci… tutti piatti semplicemente fantastici.  Viene usato molto con “LU FURNU”, quello progettato da Paolo Parisi, che consente la cottura alla brace e ad alte temperature.  Questo locale aperto il 19 giugno sta già facendo parlare molto e Nikita si vede divertito e appagato dalla sua idea di una cucina gustosa, comprensibile e salutare

Ma torniamo all’Arcade. Leonardo Niccià, maître e sommelier, assicura in sala un servizio impeccabile. Luci giuste e musica soft, acustica buona e giusta climatizzazione. Tutto deve essere di accompagnamento per avere un’esperienza gradevole e possibilmente indimenticabile. L’atmosfera è soft e ci mette a nostro agio. Mi diverto a vedere le stoviglie che si alternano sulla tavola con delle preparazioni sorprendenti attraverso un autentico viaggio sensoriale. Le entrée sembrano adagiate su delle foglie di ninfea, seguono dei  Gamberi rosa, estratto di verdure fermentate e limone bruciato in una ciotola che ricorda il Sol levante, quindi in un niveo piatto del Ceviche di rombo, vongole nere, cannolicchi, una pezzatura magnum per le Canocchie e calamaretti in consommé orientale versato con sapienza al tavolo dal maître, spettacolare la Capasanta alla Rossini in salsa al Vin Jaune du Jura;  ho gradito moltissimo la particolarità della Testina di vitello, ostrica, capperi di sambuco ed erba cipollina un piatto particolare che farà discutere ma veramente grandioso. Passando ad un primo piatto, ecco arrivare le Trenette di Carla Latini al brodetto bianco di razza, un’ottima pasta da mangiare ad occhi chiusi per assaporare appieno il gusto dell’Adriatico. Il secondo piatto che ci è stato servito ricordava le ricette di Apicio, erano delle Guanciotte di rana pescatrice e rognoncini di coniglio in 2 salse , degno di un imperatore infatti una delle passioni dello zar erano i rognoni di lepre. Anche i dolci sono stati stupendi e sono finiti con un quartetto colorato di mignon. Abbiamo chiesto dei calici in abbinamento ai piatti e sono stati scelti per noi dei vini che hanno esaltato e completato le proposte gastronomiche.

E’ stata una cena incredibile che ricorderemo sicuramente, un’esperienza che auguriamo a tutti.

C’è tanto fermento intorno a questo ragazzo definito da molti enfant prodige, è riuscito a farsi conoscere ed apprezzare in tutta Italia ma anche all’estero. Gli auguriamo di riuscire a far splendere una nuova stella sopra a Porto San Giorgio.

Banco 12

via Gentili, 7

0734 253444

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L’Arcade

via Giordano Bruno, 76

0734 675961

63822 Porto San Giorgio

info@ristorantelarcade.it

Gamberi rosa, estratto di verdure fermentate e limone bruciato
Ceviche di rombo, vongole nere, cannolicchi
Canocchie e calamaretti in consommé orientale
Capasanta alla Rossini in salsa al Vin Jaune du Jura
Testina di vitello, ostrica, capperi di sambuco ed erba cipollina
Trenette di Carla Latini al brodetto bianco di razza
Guanciotte di rana pescatrice e rognoncini di coniglio in 2 salse
trelatti
Trelatti
dolcetti dello zar
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