Uno dei più amati bianchi italiani, un’elegante villa con terrazza con una vista mozzafiato su Roma, un parterre di appassionati ed operatori del settore importanti! Tris perfetto per mettere a segno un altro successo targato Cucina & Vini!
In un bel pomeriggio di questo strano giugno (che ci ha regalato anche un bell’acquazzone), si è svolta una ricca ed interessante degustazione monotematica sul Verdicchio che ha richiamato 27 cantine con più di 70 etichette di questo gustoso nettare.
E’ stata una grande occasione di incontro, di crescita e confronto sia per le aziende che per i partecipanti che hanno potuto effettuare un viaggio ricco di sensazioni, profumi e sapori in un territorio specifico e limitato. Una location così gradevole predispone gli animi a godere in pieno dell’esperienza che si va a provare e con questo spirito (è il caso di dirlo) ci si appresta alla scoperta dei vini, scambiando opinioni sui vari calici dalle diverse fragranze. Sono state coinvolte entrambe le aree di produzione di questo generoso vitigno, i Castelli di Jesi e la zona di Matelica grazie alla collaborazione dell’ Istituto Marchigiano di Tutele dei Vini dando così ai partecipanti una più completa gamma delle offerte presenti sul mercato.
Per rimanere in tema territoriale, la proposta del cibo è stata rivolta a prodotti delle Marche di eccellenza e conosciutissimi in tutto il mondo: l’oliva ascolana e il salame di Fabriano ma anche tanto altro! I fritti caldi ed i panini con dei salumi pregiati di cui a fine serata restavano solo le briciole, testimonianza certa dell’alto gradimento.
Tantissime etichette interessanti ed è stupefacente quanto lo stesso vitigno possa variare a seconda del terreno, dell’esposizione ai venti marini e al lavoro dell’uomo sia in vigna che in cantina. Degna di nota sicuramente la Cantina Benforte della tenace Signora Giuliana Campolucci che racconta con i suoi vini storie di Calvino e ricordi di famiglia. Delizioso il suo Julì, ha anche una percentuale di passerina che gli conferisce degli aromi intensi di ginestra e frutta esotica.
Da tenere presente anche la cantina Broccanera che ha presentato un Verdicchio extra brut, metodo classico, 42 mesi sui lieviti, elegante e particolare. La dolce e paziente titolare Ondine De La Feld ha condotto la degustazione dei suoi vini della Tenuta di Tavignano, ha deliziato i palati con ottimi prodotti diversi da solito come il Pestifero, un frizzante dal tappo a corona ed un’etichetta buffa e carina che si memorizza facilmente.
Tante le aziende apprezzabili e non è possibile scrivere di tutte. Tra loro resta in mente Col di Corte il cui slogan è “seguire le stagioni” come viene riportato scrupolosamente sulle etichette dove ci sono i simboli meteorologici relativi alle stagioni di ciascuna annata. Rigorosamente biologica, questa azienda si prefigge una massima attenzione all’ambiente. Non da meno i simpatici ragazzi di Politi che sorridendo versavano nei calici dei vini strepitosi e premiati più volte.
Il tempo è trascorso lietamente grazie anche alla compagnia di nuovi e vecchi amici ed anche diversi personaggi di spessore come il noto sommelier Alessandro Scorsone e la chef Maria De La Paz che sono intervenuti all’evento. Fantastici anche i sommelier FISAR sempre molto preparati e professionali.
Non ci resta che sperare che questo appuntamento diventi una ricorrenza e che magari si possano fare anche ulteriori focus su altri vitigni interessanti quanto il Verdicchio.