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Nasce Latium Explorandum
Ci abbiamo preso gusto, non c’è che dire. Abbiamo deciso di identificare il nostro gruppo gitaiolo con un nome Latium Explorandum, perché le nostre gite si svolgeranno principalmente nel Lazio o zone limitrofe e andremo alla scoperta del buono e del bello. Vi ricorderete la nostra gita in Tuscia e quella nell’Agro Pontino.
Questo gruppo nasce all’interno dell’ Associazione Italiana Food Blogger ma è aperto anche a chi ha i nostri stessi interessi e ci vuole seguire (o ispirare come in questo caso) nelle nostre esplorazioni.
Com’è nata questa nuova gita?
La mia cara amica dottoressa Tina Serraino è un medico particolare: è una ginecologa che si prende cura delle sue pazienti ben oltre il mero dovere professionale. Questo ci rende particolarmente unite e ha creato un gruppo di sue pazienti ormai diventate amiche.
Quando Tina ha visto le foto delle nostre gite e letto gli articoli che abbiamo scritto, ha suggerito alla sua amica Irene Ducoli, Farm Manager della Cantina Santo Iolo di organizzare una visita nella sua azienda. La nostra dottoressa ha anche organizzato il pranzo e ci ha fatto da guida il pomeriggio al Parco Archeologico di Ocriculum. Ma andiamo per ordine.
Santo Iolo – Cantina & Country House
Il nome si ritrova nelle vecchie mappe catastali che identificavano il podere ma Santo Iolo è un santo misterioso, storicamente non identificato. L’azienda sorge su una collina, in Umbria meridionale, al confine con il Lazio nella campagna tra la cittadina medievale di Narni e l’antico porto romano di Otricoli. Qui le colline sono morbide, il paesaggio ricorda quello dei quadri cinquecenteschi. Un tempo qui (nel Pliocene) era tutto bagnato dal mare e il terreno è ricco di fossili di conchiglie, sembra di passeggiare su una spiaggia dopo una mareggiata.
Il terroir è tutto da scoprire e ha tutte le caratterische per regalarci ottime uve: l’altitudine delle colline, la ventilazione e l’escursione termica, la grande luminosità, la peculiarità del terreno fossile.
Il terreno vitato è poco più di tre ettari e mezzo e ci sono vitigni particolari: Malbec, Alicante, Syrah, Cabernet Sauvignon, Merlot e Vermentino. Recentemente sono stati acquistati 6 ettari che verranno impiantati presto con un ambizioso progetto paesaggistico. L’enologo che segue Santo Iolo è il famoso Maurilio Chioccia che sicuramente valorizza al massimo i risultati ottenuti in vigna.
E’ una cantina che fa parte dei Vignaioli Indipendenti, vale più di tante certificazioni vuol dire cura, amore, trasparenza.
I Vini
L’azienda produce per ora 7 referenze molto interessanti, alcuni in purezza ed altri in blend. Il Pratalia, IGT Umbria Vermentino è l’unico che non abbiamo degustato perché è termitato. E’ molto interessante la produzione in anfora e ci siamo ripromessi di tornare appena sarà pronto.
l’Alicante ha un naso prorompente e i tannini scalpitanti. Un vino con una bella personalità e sicuramente avrà una bella evoluzione. Il Malbec ha un buon equilibrio e si ritrova in bocca ciò che ci si aspetta dai profumi. Potente ma allo stesso tempo di grande bevibilità, avvolge morbidamente le papille gustative. Il Syrah è fresco, sapido e persistente, ricorda i suoi cugini cortonesi. Il Santoiolo è un blend di Cabernet Sauvignon 60%, Merlot 30% e Syrah 10%, l’unico che ha un passaggio nelle barriques di rovere. E’ il vino di punta dell’azienda ed esprime grande piacevolezza e personalità. Il Rosso Fossile, anche questo è un blend, Syrah, Malbec e Alicante in proporzioni differenti in base agli anni. Un bel rosso rubino con sentori di ciliegia e mora dalla grande bevibilità.
Insieme al vino abbiamo potuto degustare anche i preziosi oli de La Corte di Frezza con degli ottimi stuzzichini che ci hanno stimolato l’appetito (qualora ne avessimo avuto bisogno!).
Il pranzo dalla Trattoria da Sara
Per conoscere un territorio bisogna capire quali sono le tradizioni culinarie e non veniamo certo meno in questo nostro compito! Ci siamo recati poco distante dalla cantina Santo Iolo, a Moricone di Narni, alla Trattoria da Sara . Ormai la conduzione è affidata alle nipoti di nonna Sara e le quote rosa del locale sono altissime. I prodotti serviti sono quasi tutti di produzione propria e ovviamente si segue la stagionalità. Ottima pasta fatta in casa con le uova delle galline dell’aia. Da non perdere i Manfricoli (con diversi condimenti), una sorta di pici rettangolari dal morso tenace e gustosissimi. Per secondo ci sono stati serviti il piccione ripieno e la faraona alla leccarda, porzioni enormi, da leccarsi i baffi! Anche con i dolci non si scherza, sempre tutto home made, ovviamente.
Il Parco Archeologico di Ocriculum
Dopo aver ben bevuto e ben mangiato non potevamo non fare una passeggiata.
“Post prandium aut stabis aut lente deambulabis“
I resti della città romana di Ocriculum si trovano in un parco lambito da un’ansa del Tevere. E’ uno dei centri più importanti per le sue dimensioni, per l’importanza dei ritrovamenti e per lo stato di conservazione dei monumenti. Passeggiando nei lussureggianti prati del parco sono ben visibili una cisterna romana su cui poggia l’Antiquarium, l’area del Foro e della basilica; le imponenti strutture delle Grandi Sostruzioni; il teatro; le terme; un grande Ninfeo; un tratto basolato di via Flaminia su cui si affacciano un Monumento funerario rotondo e una fonte pubblica.
I rapporti commerciali con Roma furono molto intensi grazie alla presenza del vicino porto fluviale sul Tevere, detto “porto dell’Olio” e alla via Flaminia
Alla prossima
Dopo aver appagato il corpo e la mente, ci siamo diretti verso casa certi che questo è stato solo un appuntamento al quale seguiranno tanti altri.
I partecipanti
- Anna Tortora – Satti di gusto
- Giovanni Lucci – Cuciniere Vagabondo
- Irina Ras – Russia News – Russky Klub
- Tina Serraino – medico
- Candida De Amicis – Mmm… Buonissimo
- Maria Teresa Cutrone – De Gustibus Itinera
- Elis Rubino – La Polpetta sui tacchi
- Vittoria Tassoni – Vittoria in cucina
- Cristiana Curri – Le chicche di Cristiana – Cucina & Vini
Che racconto appassionato ed appassionante! Per me è stata una vera scoperta, e far parte di questo gruppo mi entusiasma moltissimo! grazie davvero!
Maria Teresa
Faremo tante altre cose insieme! E’ solo l’inizio!
Dalla Cantina Santo Iolo un grazie per il bellissimo post. Anche per noi è stato interessante conoscere voi Food Blogger e la vostra competenza appassionata. Vi aspettiamo tutti di nuovo per farvi assaggiare il Vermentino in anfora e le altre prossime novità e presentarvi un altro pezzetto dello straordinario territorio che ci circonda.
Siamo molto curiosi e torneremo volentierissimo!