Insalata con tartufo alla Rossini

La nostra bella Italia è ricca di Arte e di Storia e questa ricetta ha veramente un’ origine particolare che ho scoperto durante il mio press tour sul tartufo a Città di Castello. La Mostra mercato del tartufo si svolge da decenni e nel 2019 giunge alla sua 40° edizione. Il programma è sempre fitto di eventi molto interessanti dove la protagonista è la nostra amata trifola.

Il tartufo è presente tutto l’anno con diverse qualità e qualcosa comunque si trova sempre visto che ci sono anche ottimi prodotti sott’olio. Se consideriamo i prodotti freschi, il celebre tartufo bianco, il Tuber Magnatum Pico è protagonista della stagione autunnale. Durante l’inverno è possibile trovare il nero pregiato (Tuber melanosporum), il bianchetto o marzuolo (Tuber borchii) in primavera e il tartufo nero estivo, o scorzone (Tuber aestivum), nel periodo più caldo dell’anno.
  • DifficoltàMolto facile
  • CostoMedio
  • Porzioni
  • Metodo di cotturaSenza cottura
  • CucinaItaliana

Ingredienti

  • gInsalata mista
  • Olio extravergine d’oliva
  • Senape
  • Aceto di mele
  • Succo di limone
  • Tartufo
  • Sale
  • Pepe
  • Fiori eduli

Preparazione

Gioacchino Rossini era ghiotto di tartufo e ce lo rivela in diverse epistole. Nella lettera inviata al suo grande amore, la cantante Isabella Angelica Colbran, ci spiega questa ricetta.
  1. Gioacchino Rossini stava raccontando che la prima rappresentazione del Barbiere di Siviglia, al Teatro Argentina di Roma, era stato un grande insuccesso (mentre poi le repliche furono molto applaudite). Comunicando l’accaduto il compositore tenne a precisare: “…Ma ciò che mi interessa ben altrimenti che la musica, cara Angela, è la scoperta che ho fatto di una nuova insalata, della quale mi affretto ad inviarti la ricetta…”.

  2. Preparazione “Prendete dell’olio di Provenza, mostarda inglese, aceto di Francia, un po’ di limone, pepe, sale, battete e mescolate il tutto; poi aggiungete qualche tartufo tagliato a fette sottili. I tartufi  danno a questo condimento una sorta dl aureola, fatta apposta per mandare in estasi un ghiottone. Il cardinale segretario di Stato, che ho conosciuto in questi ultimi giorni, mi ha impartito, per questa scoperta, la sua apostolica benedizione”. Oltre a delle fettine di tartufo nero, ho usato l’olio con tartufo bianco grattugiato di Penna, brevettato, ottimo olio con vero tartufo pregiato al 7%, nessun aroma.

Note

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