Hotel Vilòn: lo chef Gabriele Muro e lo charme di Adelaide

chef Gabriele Muro
Il fiore si nasconde nell’erba, ma il vento sparge il suo profumo. (Tagore)
In ebraico Vilòn significa velo, tenda e noi siamo andati a scoprire cosa c’è dietro.

Roma nasconde sempre dei segreti anche a chi ci abita da una vita come me. Millenni di storia rendono unica questa città ed ogni strada o viuzza cela aneddoti o leggende. Palazzo Borghese è considerato una delle quattro meraviglie di Roma insieme al dado di Farnese, la scala di Caetani e il portone di Carboniani. E’ un maestoso palazzo rinascimentale che ha il suo ingresso principale in Largo della Fontanella Borghese. Forse non tutti sanno che la Principessa Adelaide de la Rochefoucauld, consorte di Scipione Borghese ricavò da una parte della dimora degli spazi per aprire la Prima Scuola per Fanciulle Povere e affidata alle monache francesi Figlie della Croce. Realizzò così il suo sogno di dare un’educazione raffinata  alle fanciulle meno fortunate che  avrebbero potuto ricevere un’istruzione adeguata e sperare in un futuro migliore. Ed è proprio in questa parte di Palazzo Borghese che ora troviamo l’Hotel Vilòn che si affaccia su via dell’Arancio, nel Rione Campo Marzio.

Hotel charmant, membro della Small Luxury Hotel of the World, 18 camere e suites, in cui il fascino e l’emozione di una Roma aristocratica si fanno elegante quotidianità. Un’ospitalità d’altri tempi ma al tempo stesso un’atmosfera giovane, easy, senza alcuna soggezione. L’unico hotel a Roma nella it list 2019 di Travel&Leisure dei nuovi hotel più belli al mondo. 

Un ingresso riservato, quasi segreto, aggiunge fascino e meraviglia una volta entrati, quasi fosse uno speakeasy gastronomico.
Avvolti dalle coccole, si passa per il cocktail bar dove la barlady Magdalena Rodriguez ci delizia con dei cocktail estrosi ed uno stile di mixology che ci porta in atmosfere tropicali tradendo la sua origine del Costa Rica. 

Raggiungiamo il ristorante Adelaide. Tutto è accogliente e caldo come un abbraccio elegante e raffinato. La tavola è sobria e resto affascinata dalla mise en place con dei piatti antichi e differenti e posate particolari. La carta dei vini ha circa 80 referenze molto interessanti. Mi soffermo un bel po’ a leggere il menù cercando di immaginare le pietanze ma poi decido di affidarmi allo chef. A chi è stata affidata questa cucina magica? Sì, perché qui c’è bisogno di una persona molto particolare che faccia sentire a casa questa clientela particolare ma che allo stesso tempo riesca a divertire e a stupire. 

Panzanella di Traiano 

Rassicuranti,  colorate, garbate, creative, spiritose e buonissime, questi sono gli aggettivi che accomunano le creazioni dello chef Gabriele Muro. Niente di pretestuoso o esageratamente forzato ma tutto molto equilibrato nonostante non ci risparmi qualche sorpresa gustosa. Gabriele riesce magistralmente a dar vita a grandi classici in modo brioso, come nella Panzanella di Traiano, un crudo di pomodoro, insalata di molluschi e crostacei oppure ne Un Pizzico di Roma, dei ravioli al plin ripieni di vitello alla fornarina e spuma di patate. 

Un Pizzico di Roma

Il CV di Gabriele, originario di Procida, è piuttosto lungo nonostante abbia solo 35 anni. Docente  presso Gambero Rosso Academy e un anno di esperienza da Achilli al Parlamento, ha girato cucine significative oltre confine tra le quali realtà stellate in Svizzera e in Spagna. Tra tutte è quella di Ramòn Freixa a Madrid che ricorda con più piacere. Significativo è stato il passaggio da Pietro Leeman al Joia Alta Cucina Naturale in giovanissima età. 

 

Conciato per le Feste
Baccalà in olio cottura, concia di zucchine, olio al prezzemolo e vinaigrette all’aceto

Sia carne che pesce sono trattati con tecniche moderne rispettando le tradizioni delle ricette storiche. La brigata è serena e sorridente e sicuramente questo clima influisce sulla riuscita delle portate. 

Tra coccole, tradizione e sorprese con degli abbinamenti a nettari preziosi si arriva al dolce. Lo chef pâtissier Andrea De Benedetto ci ha detto: “Vi svelo un segreto!” … questo in realtà è il nome del biscotto morbido alla mandorla, crumble di mandorla, namelaka alla mandorla, gel di pompelmo e agrumi freschi. Meraviglioso! Ora è di stagione un dolce strepitoso: Il Mont Vilòn,  è una sfera di meringa ripiena di salsa di cachi freschi, mousse alla vaniglia e spaghetti di marroni.

Ho trovato tanti piatti interessanti e mi sono ripromessa di tornare a provarne altri. Il rapporto qualità prezzo è assolutamente equo e una cena si aggira intorno ai 70 euro.

Vi svelo un Segreto

Nel Salotto della Principessa Adelaide si vive un’esperienza gastronomica affascinante e memorabile. Lo charme che vi avvolgerà sarà caldo e confortevole come un abbraccio di un familiare, sarete subito a vostro agio e vi rilasserete in modo naturale. 

 

Capriccio d’Estate 
Linguine di Gragnano, mantecata ai ricci di mare, carpaccio di pezzogna, menta, capperi e limone candito
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