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E’ una storia d’amore la cucina. Bisogna innamorarsi dei prodotti e poi delle persone che li cucinano.
(Alain Ducasse)
Mi piace studiare, imparare cose nuove, mettermi in gioco e sono sempre entusiasta quando mi si propone qualcosa di stimolante. E’ ora di cucinare!
Ed eccomi qui, in un antico convento francescano del 1200 dove risiede oggi il Campus Etolie Academy, una delle scuole di cucina più prestigiose, grazie al premio vinto al Rice Food Blogger 2016 dedicato alla chef Giuseppina Carboni legato alla kermesse Risate & Risotti di Luca Puzzuoli. Una struttura meravigliosa nel borgo di Tuscania che venne danneggiata pesantemente nel terremoto del 1971 e dopo diverse vicissitudini nel 2010 Rossano Boscolo la salvò dall’abbandono ideando un vero campus all’avanguardia per gli studi enogastronomici.
Il venerdì sera Beatrice ed io siamo partite per raggiungere la scuola ed essere pronte la mattina successiva per la lezione. L’emozione ci faceva palpitare il cuore. Sapevamo che avremmo incontrato la mia amica Ilaria Bertinelli, anche lei vincitrice del corso e autrice del blog Uno Chef per Gaia, ed avremmo vissuto insieme questa avventura.
Appena arrivate, già ci siamo sentite immerse nell’arte e nella storia culinaria: stampini settecenteschi di tutte le forme, pagine di antichi testi e vari suppellettili d’altri tempi ci hanno accolte nella hall dove ci ha sorriso una giovane receptionist, assegnandoci la stanza. Cosa ci aspettava la mattina seguente?
Innanzitutto una splendida colazione con i lievitati, la piccola pasticceria preparati dai ragazzi della scuola, poi una visita a tutta la struttura accompagnate dallo chef Antonio Paolino ed il suo staff. Lo avevo già conosciuto il 28 maggio alla semifinale del contest, faceva parte della giuria insieme allo chef Francesco Triscornia ed al leggendario e severo chef Rossano Boscolo. Anche quella è stata una giornata dalle emozioni indimenticabili.
Un autentico gotha della cultura culinaria con una biblioteca di pù di 200 testi antichi per esempio più copie del “Coquinaria” di Bartolomeo Scappi, Pellegrino Artusi con la sua “La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene”, solo per citare i più conosciuti.
Poi gli attrezzatissimi laboratori di pasticceria, panificazione, le cucine, la cantine e le varie aule didattiche. L’orto dei semplici, dove vengono coltivate le erbe aromatiche e tante piante interessanti, domina la vallata. Una meraviglia!
Ero felice come una bambina.
La sala della lezione è strepitosa. E’ una sorta di teatro, con un lungo bancone, dove su un lato ci sono i fuochi e dall’altro si può seguire la lezione oppure addirittura cenare (come già abbiamo fatto una volta). Molto di più di una cucina a vista!
Nella parte più alta della sala ci sono le varie postazioni dotate di ogni ben di dio.
Gli chef ci illustravano le ricette spiegandoci accuratamente tutte le tecniche ed i vari passaggi, poi ognuno di noi tornava alla propria postazione e doveva replicare quanto imparato. Ovviamente con l’assistenza e la supervisione dei docenti.
La prima ricetta è stata un Polpo in pignatta con schiacciatina di patate alle erbe ed agrumi eseguito e spiegato dalla chef Roberta Filippone, un piatto succulento e gustosissimo che abbiamo replicato con grande successo.
Inutile dire che fare questo corso con mia figlia è stato divertentissimo. Spadellare insieme è sempre molto divertente e farlo in un contesto così stimolante lo è stato ancora di più. Mentre il polpo cuoceva abbiamo iniziato a preparare la seconda ricetta.
E’ vero, sono abbastanza protettiva e vedere Beatrice che disossava il pollo per preparare la Jambonette farcita con caciocavallo, lardo di Colonnata, cipolle borrettane in agrodolce e flan di spinacio verde mi ha messo una certa ansia almeno finché non ha posato quell’affilatissimo coltello. Comunque è stata una ricetta interessantissima piuttosto complessa che comprende diverse tecniche. Replicata il giorno dopo a casa…eheheh.
Il docente che ce l’ha insegnata è lo chef Steven Tarantino.
Chi si ferma è perduto! Appena terminata la Jambonette, subito a marinare il pesce per preparare la Torretta di rombo e patate con crema di zucca infornata e cime di broccolo saltate insieme allo chef Carlo Amoroso. Non solo un ottimo piatto, ma anche una vera impresa architettonica che ci ha visto impegnate a sfidare la gravità dandoci grandi soddisfazioni.
Di nuovo con il coltello in mano per preparare la Suprema di pollo farcita con ricotta e limone con scapece di zucchina e rosti di patate con lo chef Antonio Paolino. Anche questo un piatto da riproporre assolutamente e che comunque ci ha consentito di imparare tanto.
A questo punto, quando stavamo per avere un cedimento strutturale dovuto ad un calo di zuccheri, ecco che appare una torta bellissima, come quelle dei film, con tanto buon caffè caldo. Pausa veloce per poi ricominciare subito.
Rinfrancati e con nuove energie, ci siamo impegnati a capire l’ultima strepitosa ricetta, il Baccalà in olio cottura su zuppetta di ceci e curcuma, un abbinamento classico in una nuova interpretazione slurposissima insieme allo chef Antonio Paolino.
Che dire… un sogno!
Ilaria, Beatrice ed io ci siamo ripromesse di fare almeno un corso all’anno per godere di nuovo di questa giornata adrenalinica. Per chi ama cucinare ed imparare penso che non ci sia un luogo più stimolante e non vediamo l’ora di tornare tra i “banchi” dell’Etoile. Sono stata fortunatissima a poter vivere così tante emozioni e conoscere persone meravigliose. Grazie!
Esperienza indimenticabile! Alla prossima avventura
Concordo! Sempre pronta!