Partendo dal principio che il vino è un’arte, il connubio tra una mostra di opere contemporanee e una degustazione è sicuramente perfetto. In una location fantastica, molto di più di un hotel di design, che ospitava l’Esposizione di Arte Contemporanea del Primo Step Espositivo del Premio Art Abitart (a cura di Sonia Mazzoli – Galleria Gard e Pamela Cento – Cento Produzioni Arte e Comunicazione), si è svolto un percorso gustativo tra prodotti di nicchia e di eccellenza.
Ma come sono capitata qui? Diciamo che sto cominciando a frequentare le persone giuste e all’ultimo evento di finger food della chef Eleonora Cesarini, ho conosciuto un’altra persona fantastica, Diana Daneluz, dal sorriso rassicurante per una neofita come me. Quella domenica all’Helio Cabala di Marino mi ha invitato a questo evento, catturando la mia attenzione e stuzzicando la mia curiosità.
Entrare in quell’hotel è già stimolante per quanto pulsa di opere d’arte, non fredde come in un museo, ma fruibili. Un’arte accanto alla quale si legge il giornale, si fanno telefonate di lavoro, si sorseggia un aperitivo o ci si siede per cena con gli amici più cari-
Entrando abbiamo ricevuto la sacchetta con il calice e siamo stati accompagnati in un’ampia sala dove a sinistra c’era un buffet, sulla destra la mostra delle opere e il resto era occupato dalla zona vini dove dei preparatissimi ed elegantissimi sommeliers professionali ci hanno accompagnato nella degustazione organolettica…ed edonistica, in un percorso sensoriale molto coinvolgente.
Abbiamo iniziato il percorso guidato e devo dire che ho trovato dei prodotti veramente interessanti. Una delizia per il palato e per me una vera sorpresa, è stata la salsa di lumache di Cantalupo, un ragù un po’ speciale e prezioso, strepitoso sulle tagliatelle o sugli gnocchi, ma anche perfetto per una bruschetta. Una ricetta antica a base di lumache, pomodoro, verdure dell’orto e finocchio selvatico racchiusa in un vasetto di sugo pronto con la tradizione, la storia e la vita di un’intera comunità.
E’ doveroso menzionare anche l’olio proposto dell’azienda toscana Marnia che avevo già avuto modo di assaggiare in un precedente evento dedicato alla carne rossa (chianina, limousine e blu belga). Inoltre, per me è stato memorabile il Secco Bertani Vintage che ho trovato stupendo.
Infine, last but not least, il Sollucchero, vero “motivo” dell’invito alla degustazione. Già quando l’ho degustato la prima volta, ne ero rimasta ammaliata. Formidabile unione di vino rosso e visciole, nasce a Pietralunga, in provincia di Perugia, da un’originale ricetta di famiglia. Il bisnonno del produttore, Giuseppe Polchi, mise infatti a punto questa fortunata alchimia di ingredienti e dal 2013 Nicola Polchi lo produce in maniera artigianale. Declinato in Sollucchero e Sollucchero Riserva, quest’ultimo con passaggio in barrique di rovere, questo particolare liquore si sposa perfettamente con i dolci a base di confettura a bacca rossa, con la ganache al cioccolato, col cioccolato fondente. Inoltre si abbina, soprattutto il Riserva, con i formaggi come il gorgonzola, il roquefort e qualche pecorino.
scheda tecnica Il Sollucchero – vino liquoroso alle visciole
scheda tecnica Secco_Vintage_IT
Evento degustativo guidato da
FEDERICA CHRISTINE MARZOLI
sommelier e docente.