Spaghetti con le bibarasse vongole

Spaghetti con le bibarasse vongole

Ingredienti:

  • 1 kg di bibarasse (vongole)
  • 2 spicchi di aglio
  • olio evo qb
  • pepe qb
  • prezzemolo qb
  • 180gr di spaghetti

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Molluschi Bivalvi

 

Prima di iniziare:

Iniziamo la preparazione dei spaghetti con le bibarasse (vongole), con qualche accorgimento per non avere brutte sorprese in cottura e rovinare la pietanza.

Visto che questi molluschi vivono nel fondale marino e quindi sulla sabbia, possono non essere pulite anche se, di solito, vengono vendute già ‘purgate’ dalla sabbia.

Perciò, mettete le vongole in una ciotola, copritele con acqua e salate l’acqua (per ogni litro circa si mettono 2 cucchiai di sale grosso).

Lasciarle riposare per 2 ore circa, affinchè rilascino l’eventuale altra sabbia.

Una volta ‘purgate’ dalla sabbia, pulire bene il guscio delle vongole sotto l’acqua corrente per eliminare ulteriori residui di sabbia.

Eliminate anche quelle con il guscio rotto o già aperte perché non sicure da mangiare, useremo così, solo quelle integre.

Sicuri della qualità della materia prima, adesso possiamo iniziare con la preparazione della pasta.

Preparazione:

Mettere gli spicchi di aglio schiacciati ma interi in una padella con l’olio, le bibarasse e accendere il fuoco, lasciarle schiudere.

Sgusciare i molluschi e rimetterli nella padella, lasciandone qualcuno con la conchiglia.

Conserviamo il brodo rilasciato dalle conchiglie (dopo averlo filtrato con un passino e una garza), che useremo per saltare la pasta.

Cuocere la pasta al dente, scolarla e metterla nella padella con le vongole.

Saltarla bene utilizzando l’ acqua delle vongole conservata in precedenza, concludere con una spruzzata di prezzemolo.

Buon appetito

Note: ho trovato, se qualcuno ne vuol sapere di più, in rete queste notizie sulle Bibarasse.

I lupini, denominati in veneziano ‘bibarasse’, sono dei molluschi della famiglia delle Veneridae, ricordano delle vongole medie ricche di gusto e facili da reperire.

Fino agli anni Cinquanta, le Bibarasse  erano considerate il cibo dei poveri, perché erano pescati con facilità a mani nude, scavando nella sabbia.

Caratteristiche fisiche:

Questi esseri marini hanno due valve robuste di forma circolare, ricordano una goccia dai bordi tondeggianti, più stretti nella parte superiore e allargati in quella inferiore.

Il colore del guscio esterno varia, con delle striature grigie, brunastre o con sfumature azzurognole. All’interno, ogni valva è liscia e di solito ha un colore bianco, tendente al paglierino.

Questi frutti si differenziano dalle vongole perché non hanno i sifoni, gli organi che fuoriescono dal guscio per potersi nutrire, respirare e avere contatti con l’esterno.

Habitat:

I lupini vivono prevalentemente in fondali sabbiosi e non molto profondi, in Italia sono reperibili principalmente nel Mar Adriatico.

Proprietà nutrizionali:

Le proprietà nutrizionali dei lupini sottolineano l’importanza e i benefici di quest’alimento nella dieta quotidiana.

100 grammi di prodotto ci sono circa 80 calorie, tra cui molte proteine e minerali fondamentali per l’organismo, come: il sodio, il fosforo, il selenio, il potassio, il ferro e il calcio.

Anche la vitamina A è una delle principali qualità della piccola vongola, che ha solo grassi “buoni” consentendo un’alta digeribilità.